La Rivoluzione Russa: riassunto schematizzato

La Rivoluzione Russa
Riassunto Schematico


La Russia nella Seconda metà dell'800
Introduzione

Nella seconda metà dell’800, la Russia è un Paese arretrato, governato da una Monarchia Assoluta, controllata dalla dinastia dei Romanov.
Attualmente lo Zar è Alessandro II, cerca di combattere nel 1861 questa problematica legata all’arretratezza dell’agricoltura attraverso l’eliminazione della gleba.
Questo migliorò i medi agricoli, quindi i Kulaki, e i grandi proprietari terrieri, ritorcendosi contro i contadini minori che si videro costretti a vedere i propri appezzamenti di terreno perchè indebitati, proprio ai kulaki e i grandi proprietari.
Successivamente Alessandro II nel 1870 grazie alla disponibilità dei capitalisti inglesi, francesi e tedeschi, riesce a creare le condizioni per un boom industriale, in particolare nell’industria tessile a Mosca, industria siderurgica a Pietro grado e industria petrolifera a Baku, vicino al mar caspio, che si concretizza poi tra il 1885 e il 1898.
Nel 1898 nasce il Partito Operaio Social-democratico, diviso in Bolscevichi (rivoluzionari) guidati da Lenin, e Menscevichi (moderati) guidati da Martov.

L'inizio della Rivoluzione Russa

Nel 1905 durante una manifestazione pacifica con lo scopo di porgere una supplica allo Zar Nicolò II, davanti al Palazzo d’Inverno a Pietrogrado, le guardie Imperiali sparano sulla folla, creando scompiglio e indignazione fra il popolo.
Nasce così il Duma, il parlamento russo che aveva la funzione di far interagire il popolo con il governo, ma che si avvia concretamente solo dal 1917.
Con essi nascono i Soviet, delle assemblee di operai.
Successivamente la situazione si aggravò con l’entrata della Russia in guerra il 1914, nonostante la forte opposizione del popolo.
E’ nel 1917 che si concretizza la cosiddetta rivoluzione russa, che possiamo suddividere in Rivoluzione russa di Febbraio, e Rivoluzione russa di Ottobre.

Rivoluzione di Febbraio

Il 23 Febbraio 1917 scendono in piazza le Donne, per manifestare la giornata internazionale della Donna, con esse scesero e si aggregarono quindi anche altri operai, contro il governo, contro il duma, contro la carestia e perfino contro lo Zar.
Ovviamente in questo periodo lo Zar non è a Pietro grado, ma si trova sul fronte, impegnato sulla situazione della guerra ignora le manifestazioni in atto incitando il governo a non prendere alcun tipo di provvedimento.
Il 25 Febbraio, 2 giorni dopo, i manifestanti sono diventati numerosissimo, e contano all’incirca 240 mila persone, ancora per le strade a manifestare.
Il 26 Febbraio il Governo ordina su richiesta specifica dello Zar, che l’esercito prenda provvedimenti in merito alla situazione.
Le guardie Imperiali sparano sulla folla come accadde la Domenica di Sangue del 22 Gennaio 1905, e si contano all’incirca 40 morti, tutto ciò portò a una serie di reazioni da parte del popolo.
Il giorno seguente, 27 Febbraio un intero regime si ammutina, soldati stufi dei comandamenti dall’alto e di sparare sulla folla decidono di immischiarsi con i manifestanti portando con loro anche altre armi che distribuiranno fornendo così la manifestazione e trasformandola in una vera e propria rivoluzione.
Lo Zar Nicolò II venuto a sapere dell’accaduto decide ci rientrare immediatamente a Pietro grado, e durante il viaggio in treno l’1 Marzo venne deragliato su un altro binario poco distante da Pietro grado a causa del blocco dei rivoluzionari.
Due dei componenti del Duma, a nome e su approvazione del Parlamento spiegano la situazione a Nicolò, il governo poteva essere salvato solo con l’abdicazione sua e del proprio figlio, passando il potere al fratello, e lui ovviamente preso dal panico, incerto, accettò.
Per un motivo anomalo il fratello Michele per l’accettazione del "trono" chiese un’assemblea costituente, che non ebbe mai luogo perché mai richiesta, fu così, quindi, che la dinastia dei Romanov esce di scena.
Nasce così un nuovo governo provvisorio, guidato dal Principe l’Vov, che sosteneva la guerra e voleva continuarla tanto che nonostante la visibile situazione dell’esercito, ormai stremato, invio comunque altre truppe al fronte per combattere sulla linea Austriaca dove non vi furono altro che perdite.
Nasce invece tra i Soviet un Soviet in particolare, quello di Pietro grado guidato inizialmente dai Menscevichi , che riuscirono a bloccare ed occupare le linee telegrafe, delle poste e delle ferrovie prendendone il controllo.
Continuano intanto le rivolte dei contadini, che assalgono le case signorili, confiscano terreni e bloccano la distribuzione alimentare che creò molto disagio nelle città dove ormai il cibo veniva visto con il contagocce.

Il ritorno di Lenin

Il governo Tedesco nota la situazione della Russia ne approfittò, strategicamente favorendo il rientro di Lenin, esiliato dal 1907 in Svizzera perché figura molto imponente in Russia contro la guerra, sostenitore della pace, sperando quindi che quest’ultimo faccia uscire di scena la Russia in modo da concentrarsi solo sul fronte Est.
Con il ritorno di Lenin in Russia, porta con se anche le tesi d’aprile, delle tesi con svariati punti per la ricostruzione del paese, tra cui i fondamentali furono:
- la fine della guerra e quindi la pace;
- il pieno potere ai soviet;
- la confisca dei terreni e la distribuzione ai contadini, e quindi in mano al proletariato.

Rivoluzione d'Ottobre

Fu così che nella notte del 6 Novembre 1917 (24 Ottobre nel calendario Gregoriano), l’armata rossa guidata dal capo dei bolscevichi, iniziò l’assedio occupando e prendendo il controllo dell’intero sistema telegrafo, Lenin vuole combattere il governo provvisorio con la forza questa volta.
Il giorno successivo, 7 Novembre, l’armata rossa occupa l’intera capitale di Pietro grado, prendendo il controllo di tutte le poste, banche, ministeri, ferrovie, telegrafi ecc...
Il Principe l’Vov scappò sul fronte mentre i parlamentari si rifugiarono nel Palazzo d’Inverno, che fu assediato alle 2 del mattino tra il 7 e l’8 Novembre.
L’armata rossa vince la rivoluzione, si instaura un governo bolscevico guidato da Lenin.
La Russia esce dalla guerra e iniziano le trattative di pace di Brest-Litovsk, con il quale la Russia perde il controllo sulla Finlandia, Ucraina, Polonia, paesi Baltici, Lituania con grandi perdite nel settore industriale e agricole. Poco importa perché lo scopo di Lenin era concentrarsi sul governo dell’Unione Sovietica e la ricostruzione del paese.

La politica di Lenin ebbe questi punti principali:
L’abolizione delle grandi proprietà terriere;
Controllo operaio sulle fabbriche;
Banche Nazionalizzate (cioè diventano banche statali)
Lenin tuttavia continua la sua ‘’Politica proletaria”, sospendendo la libertà di espressione civile e politica portando ad altre rivolte ed insurrezioni da parte dell’armata bianca, truppe e ufficiale fedeli allo Zar;
Lo scontro prosegue da 1918 fino al 1921, quando stufo di queste controversie instaura una politica “Comunismo di Guerra”:
Fu richiesta forzatamente la produzione agricola senza che ce ne fosse necessariamente bisogno;
Nazionalizzazione delle industrie;
Vengono razionati gli alimenti;
Viene tolto il potere ai Soviet;
Ciò alimento le insurrezioni da parte dell’armata bianca.
Successivamente nel 1921 in seguito a queste continui scontri, nasce il NEO, Nuova Economia Politica di Lenin, che apre le porte al commercio, favorendo così un libero commercio da parte dei artigiani e agricoltori.
Nel 1922 nasce l’URSS, un consiglio formato dalle assemblee dei soviet che eleggevano il Congresso dei Soviet.

Stalin e la “Nuova Politica Pianificata“

Nel 1924 Lenin muore, e si apre una disputa contrapposta rispettivamente da Stalin e Trotsky.
Trotsky voleva che le rivoluzioni continuassero in modo tale da dare la possibilità alla creazione di nuovi stati comunisti e l’espansione territoriale, mentre Stalin voleva concentrare tutta la politica nella Unione sovietica attuale.
La sua Politica economica era una politica “Pianificata”, i cosi detti “Piani Quinquennali” che avevano lo scopo di produrre nei vari settori agricoli e industriali un tot di obbiettivi in modo organizzato entro questi 5 anni.
Sostegno industriale, siderurgico ed elettrico.
Collettivizzazione di tutte le terre.
Nascono le Kolkoz, cooperative agricole e i Sovchoz, imprese agricole.
Stalin concentrò tutto il potere nelle sue mani, assoluto e indiscusso.
Culto della Personalità:
- Alla figura di Stalin si attribuisce un carattere quasi religioso, di grande venerazione;
- Questa forma di venerazione nasce attraverso l’indottrinamento e delle masse popolari tramite le propagande;
Stali porta avanti una campagna persecutoria contro i suoi oppositori, procedendo attraverso condanne a morte, deportazioni in Siberia nel campo di lavoro forzato di Gulag o meglio grandi purghe, dove venivano brutalmente eliminati gli avversari.
Nel 1959 Muore e avviene la Destallinizzazione, che liberò molti politici a Gulag tra cui Kruscev che denunciò tutti i crimini di Stalin e Mikhail che sale al potere nel 1985 cambiando la situazione, processando attraverso il termine perestroika, il processo di rinnovamento politico economico e sociale.

Il pensiero Marxista e Leninista

Marx teorizzò un modello socio-economico basato su un socialismo scientifico. Secondo Marx la realtà si regge su una struttura e una sovrastruttura dove la struttura è di tipo economica e determina la sovrastruttura quindi i metodi di produzione. Lenin tentò di applicare il marxismo, tuttavia non rispetto una delle premesse-base per la trasformazione rivoluzionaria: la Russia era uno stato con un basso indice di industrializzazione, quasi totalmente agricolo, Marx chiaramente dice che la rivoluzione socialista e la dittatura del proletariato possono realizzarsi solo in stati con un avanzato indice di industrializzazione (insomma, nelle società industriali).
« La differenza è basilare: dove Marx e il suo materialismo erano convinti di arrivare dappertutto (io credo che il materialismo marxista non sia altro che l'evoluzione dell'idealismo hegeliano, quindi concezioni ideali e non reali della realtà), Lenin, a sua insaputa, dimostrò quanto fosse fallimentare e difficilmente applicabile su grande scala la rivoluzione socialista.
Si imbatte in un fattore poco considerato: la natura umana. » (Utente di Yahoo Answer: Marco619 )

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