Battle of the Immortals

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Battle of Immortals di Perfect World Entertainment è sicuramente la novità free to play del momento. Circa un mese fa ve ne abbiamo proposto la preview, che vi consigliamo caldamente di rileggere prima di dedicarvi a questa review.
Non ci ripeteremo nei concetti ivi espressi per concentrarci su quella che è la mera giocabilità del titolo. Come spesso accade nelle recensioni riguardanti titoli F2P, buona parte dell'attenzione va innanzitutto all'item shop, nella speranza che il suo impatto sul gioco non sia deleterio. Questa speranza si è, purtroppo, rivelata vana con BOI. Vi diciamo infatti da subito che si tratta dell'ennesima, perfetta dimostrazione di come un gioco dalle grandi potenzialità possa venir rovinato da meccaniche appositamente studiate per costringere l'utente a utilizzare lo shop, che non è quindi affatto opzionale ma diventa ben presto indispensabile per il prseguio del gioco. Questo perché è solo presso lo shop che si possono trovare cose fondamentali come cavalcature e equip di alto livello, ma non solo: anche item indispensabili per far progredire i preziosissimi pet come le Mount Gem e i Wishing Charm sono accessibili attraverso le micro-transazioni. Questi oggetti sono ottenibili anche in game, ma con grande difficoltà e scarsa frequenza.

E non è finita qui: Questi oggetti, infatti, non garantiscono il successo, ma ce offrono solo una chance, che va riducendosi man mano che saliamo di livello. Per esempio, se si usa una Mount Gem per far progredire di livello un pet, c'è solo l'80% di possibilità di avere successo, percentuale che andrà riducendosi per il livello successivo. Come se non bastasse, nel caso si fallisca si perde anche un livello! Capite bene come, a queste condizioni, il numero di gem e charm necessari per far progredire i propri pet aumentino esponenzialmente, e come un giocatore "sfortunato" possa essere frustrato da questa meccanica, tanto da rassegnarsi presto a ricorrere all'Item Shop, o, più probabilmente, alla disinstallazione...Un altro aspetto profondamente legato all'Item Shop è probabilmente l'inventario, estremamente ridotto a fronte di un costante flusso di oggetti droppati dai mostri sconfitti, spesso privi di alcuna indicazione, che quindi ci troveremo costretti a tenere con noi nella speranza che siano di qualche utilità. Esistono poi vari altri oggetti privi di valore, a meno che non se ne raccolgano un certo numero, e altri che diventeranno utili solo in un dato momento... Insomma, anche in questo caso sarà necessario armarsi di una buona dose di pazienza o mettere mano al portafogli e comprare un po' di spazio in più.

A proposito di denaro, è possibile, per chi non voglia spendere soldi "veri", acquistare ZEN (la valuta utilizzata per l'Item Shop) tramite il denaro accumulato in gioco. In pratica, alcuni giocatori acquistano ZEN tramite soldi reali e li rivendono in cambio del denaro utilizzato in BOI. Purtroppo il cambio è così alto (circa 45.000 monete di gioco per 100 ZEN, ovvero circa quanto accumulato in 40 livelli di gioco per una quantità di ZEN irrisoria, dato che si sono oggetti che costano anche 5000 ZEN) che, in pratica, gli unici a potersi permettere di acquistare con continuità ZEN in questo modo sono gli stessi ad aver comprato in precedenza la valuta in-game. Un circolo vizioso, insomma.

I grossi difetti terminano qui. Se, infatti, come spesso accade nei giochi F2P, la caratterizzazione dei personaggi è inizialmente molto scarna, a sopperire a questa mancanza di personalizzazione estetica del proprio personaggio ci penseranno le Soul Armor, delle armature dinamiche che evolveranno con il personaggio stesso, e che possiedono un look davvero accattivante. Spendiamo anche qualche parola in più sulle classi: il Berserk, capace di infliggere molti danni e dotato di una discreta difesa fisica, è però poco resistente alla magia; il Champion, eccellente in difesa e abile con lo scudo, è anche in grado di attirare su di sé le attenzioni dei nemici; lo Slayer, dotato di grande destrezza, è specializzato in attacchi rapidi e furtivi, e compensa la sua scarsa difesa con la capacità di schivare e confondere il nemico; il Magus è il maestro degli elementi, in grado di infliggere grandi danni a singoli opponenti o ad aree, ma è debole fisicamente; l'Heretic, infine, è sia l'healer che il crowd controller del gioco, una figura chiave in ogni gruppo che si rispetti.

I primi venti livelli scorrono in un battibaleno, e costituiscono un vero e proprio training che mostra tutte le principali meccaniche di gioco. L'interfaccia è un po' ostica, per cui ci vuole del tempo prima di padroneggiarla completamente. Una volta completata questa prima fase ci si ritrova, un po' spaesati, nell'immensa città di Atlantis. Ci sono un po' di quest che ci fanno fare il giro della città e permettono di conoscere meglio i suoi abitanti, ma occorre leggere tutto con calma e avere buona memoria. Resta comunque qualche dubbio su cosa ci facciano lì alcuni oggetti e NPC. A partire dal ventesimo livello dovremo anche iniziare a progettare il nostro personaggio, decidendo in quale stat investire i nostri punti e quali skill sviluppare.