Come fare le “pulizie di primavera” alla memoria

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  1. FrancT90
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    Come fare le “pulizie di primavera” alla memoria
    Vuoi evitare amnesie e distrazioni? Impara a liberare il cervello dei troppi elementi che è costretto a ricordare…

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    Uno dei fenomeni più frequenti, in questa fase dell’anno, è il “mal di primavera”, una sindrome fatta (anche) di distrazione e deconcentrazione, difficoltà a ricordare le cose. Si dà la colpa ai primi caldi di primavera, alla stanchezza psicologica dopo l’inverno che ci siamo appena lasciati alle spalle. A prescindere da quali siano le cause, bisogna fare qualcosa. Come intervenire? Semplice: si deve agire sul cervello proprio come abbiamo appena fatto nelle nostre case. Le pulizie di primavera.

    Troppe cose da ricordare
    Rinunciare a ricordare il superfluo e concentrarsi solo sulle cose necessarie. Più facile a dirsi che a farsi, ma secondo i ricercatori canadesi dell'Università di Concordia di Montreal è uno dei pochi modi per evitare di perdere colpi, scongiurare le amnesie e rendere più fluidi i ragionamenti. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Quarterly Journal of Experimental Psychology”: più che un rallentamento della funzione cognitiva, come accade ad esempio agli anziani, è l'eccessivo traffico e ingombro di cose da ricordare a confondere i pensieri.

    Meglio a 23 anni, peggio a 67
    “Abbiamo constatato che gli anziani hanno più difficoltà a sbarazzarsi delle informazioni precedenti”, spiega il coordinatore della ricerca, Mervin Blair, che ha testato su due gruppi di persone il meccanismo che può mandare in tilt logica e riflessione. L'età in cui la mente è più libera e lavora meglio è 23 anni, intorno a 67 il peso dei ricordi è una zavorra di cui è difficile fare a meno.
    I ricercatori hanno analizzato il fenomeno attraverso test psicologici e della memoria. La tesi di partenza è che la vita sia come un "canovaccio" di un film o di un libro: ha una trama della quale ognuno tenta di seguire un filo logico. Gli scienziati hanno sottoposto ai volontari di età diverse una sorta di copione fatto di frasi dalle quali bisognava estrarre un significato logico ricordando anche l'ultima parola di ogni frase. In un secondo momento veniva mostrata una foto con otto animali chiedendo di memorizzare l'ordine in cui erano apparsi.
    Il gruppo composto di anziani ha faticato a memorizzare le informazioni "fresche". Secondo i ricercatori questo accade non solo per un deficit legato all'invecchiamento o alla perdita di neuroni, quanto per una difficoltà a neutralizzare informazioni irrilevanti.

    Le soluzioni
    Consigli per fare meglio? "Ridurre l'ingombro dei pensieri rilassandosi con esercizi per pulire la mente", spiega Blair. Apprendere un'altra lingua o a suonare uno strumento musicale aiuteranno a tenere il cervello più giovane.

     
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