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Il più grande errore della chiesa: l'Inquisizione
L'Inquisizione
La Santa Sede, con l'intenzione di estirpare i movimenti ereticali e nel periodo della diffusione degli ordini mendicanti, prese l'iniziativa di creare l'inquisizione, cioè dei "tribunali ecclesiastici" ai quali venne dato il compito di cercare e punire (praticamente uccidere) gli eretici, tutto ciò per (secondo loro) tutelare la dottrina della chiesa e l'unità religiosa. L'inquisizione autorizzava i giudici (che venivano presi per lo più dall'ordine domenicano), a "adempiere al loro compito" anche in totale assenza di specifiche accuse; era sufficiente che un uomo fosse considerato eretico (anche per motivazioni assurde) dall'opinione pubblica. Nel 1229, il "Sinodo di Tolosa" stabilì, per chi avesse dato un tetto ad un eretico, confisca di tutti i beni e tortura. Papa Gregorio IX nel 1231, impartì alcune "linee guida" su come affrontare i processi, dando così all'inquisitore il potere di attuare punizioni fisiche e il rogo per coloro che venivano giudicati colpevoli di apostasia cioè abbandono della fede cristiana. Papa Innocenzio IV nel 1252, legittimò la tortura per indurre a confessare. L'inquisizione con i suoi giudici, fece calare un alone di paura in tutta Europa e provocò un enorme rancore verso la chiesa.@World Archive | RIPRODUZIONE RISERVATA ©Mugiwara941.