Le tre grandi scuole ellenistiche

Le tre grandi scuole ellenistiche







Stoicismo


Il fondatore della scuola stoica è Zenone di Cizio. I suoi più importanti allievi sono stati Cleante d’Asso, che gli successe la direzione della scuola, e Crisippo di Soli che fu considerato il secondo fondatore della scuola stoica. Per Zenone la scienza coincide con la virtù e le divisioni della virtù sono le divisioni della scienza. Le virtù sono 3: naturale, morale e razionale cosi come anche la filosofia si divide in: fisica, etica e logica.
Gli stoici sostengono l’esistenza di un ordine razionale, immutabile perfetto e necessario che governa il mondo. La dottrina stoica è rigorosamente panteistica in quanto identifica quest’ordine con Dio. Alle quattro cause Aristoteliche, gli storici, sostituiscono due principi: il principio passivo, la materia, e il principio attivo che è la ragione, cioè Dio, che agisce sulla materia. La distinzione tra principio attivo e principio passivo non coincide con la distinzione tra corporeo e incorporeo giacché ciò che è incorporeo né agisce e né subisce perciò questi due principi devo essere necessariamente corporei. Anche Dio è corporeo, più precisamente fuoco; un soffio caldo che tutto genera e alimenta, definito anche come ragione seminale del mondo. In questo senso anche l’anima è corporea, in base alla costatazione che è corpo ciò che agisce e l’anima agisce. Per gli Stoici il tempo è ciclico infatti, secondo loro, quando gli astri si troveranno nello stesso segno e nella stessa posizione iniziale, si avrà una conflagrazione che comporta la distruzione degli esseri formando di conseguenza un nuovo mondo dove di verificheranno nuovamente gli stessi eventi del precedente mondo.
In base all’etica stoica l’uomo tende a conservare se stesso in armonia con l’ordine perfetto del mondo. E questa azione è costituita dal dovere. Il dovere si divide in due categorie: il dovere retto che è proprio degli sapienti, e il dovere intermedio che è proprio di tutti e si può realizzare anche solo con l’aiuto di un’indole buona. Il bene, cioè la virtù compare soltanto quando si mantiene in modo costante un’armonia con la natura, grazie al dovere.
Per quanto riguarda le emozioni, gli stoici le negano totalmente in quando esse nascono soltanto quando si giudica di sapere ciò che non si sa.



Epicureismo


Il fondatore della scuola epicurea è Epicuro. La scuola aveva sede nel giardino del filosofo sicché i suoi seguaci venivano chiamati “filosofi del giardino” . Per Epicuro la filosofia aveva lo scopo di raggiungere la felicità (piacere) attraverso la liberazione dai turbamenti.
La filosofia funziona come un “quadri farmaco”: - liberare gli uomini dal timore degli Dei, in quanto essi non si occupano delle faccende umane -liberare gli uomini dal timore della morte poiché quando noi ci siamo la morte non c’è e viceversa quando c’è la morte noi non ci siamo - dimostrare l’accessibilità al limite del piacere -dimostrare la provvisorietà del dolore.
La fisica epicurea è materialistica, escludendo ogni principio spirituale, e meccanicistica, avvalendosi unicamente del movimento dei corpi. Epicuro ammette che ogni sostanza è composta da atomi che si muovono nel vuoto urtandosi e aggregandosi tra loro. A causa del loro peso essi cadono nel vuoto in linea retta e si aggregano tra loro grazie a una deviazione casuale rispetto alla loro traiettoria.
La novità nell’etica epicurea sta nel calcolo e nella misura del piacere. Il piacere deve adempiere ai bisogni naturai e necessari. Il piacere sta appunto nella privazione del dolore quindi bisogna scegliere un piacere misurato che non porti a nessun tipo di dolore. Questo può avvenire solamente attraverso al saggezza, la prima e fondamentale virtù.



Scetticismo

Secondo gli scettici l’uomo non può accedere alla verità ultima delle cose, infatti la saggezza consiste proprio nel saper riconoscere questo fatto. Lo scetticismo nega propriamente la pretesa filosofica di spiegare la natura profonda.

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