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Prømetheus.
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Io credo che il mondo di oggi sia fondamentalmente ancora maschilista, ma bisogna fare una distinzione tra mondo occidentalizzato (non occidentale, ma occidentalizzato) e mondo "orientale".
Nel mondo occidentalizzato credo che il maschilismo non sia di tipo "teoretico" ma solo pratico.
Mi spiego meglio.
Se prendiamo il caso dell'ambito lavorativo, non credo che ove un buon posto di lavoro venga assegnato ad un uomo invece che ad una donna ci sia una ideologia maschilista di fondo. Credo più che altro che sia un fatto legato alle varie perdite che un dirigente potrebbe ricavare dai "disservizi" provocati da un dipendente donna: in primis quelli derivanti dal lungo (e sacrosanto) periodo di maternità che non solo non è produttivo per l'azienda, ma provoca anche delle perdite all'azienda stessa, perchè comunque (giustamente) la dipendente continua ad essere retribuita.
Si potrebbero citare altre decine di casi simili... Per quanto riguarda invece il contesto "domestico" non credo sia una cosa legata al maschilismo. Spesso chi si rende protagonista di femminicidio è qualcuno che soffre a livello mentale sia per patologie proprie sia per problemi personali (perdita del lavoro, difficoltà ad arrivare a fine mese e blablabla)... Con ciò non voglio assolutamente giustificare questo (chiamiamolo così, ma per me è sbagliato) maschilismo, però volevo solo sottolineare che forse andava analizzato ad un'altra maniera.
Nel mondo orientale invece è tutta un'altra musica.
Ad eccezione dei paesi più a contatto con l'Occidente (vedi per esempio l'Egitto) le donne lì sono veramente trattate come nel Medioevo... Ma questi purtroppo sono i CANCRI SOCIALI che portano le credenze in amici immaginari, ed è tutto un altro discorso....