La Vipera della Morte

Acanthophis antarcticus

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  1. .Ema
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    Vipera della Morte
    Classe: Reptilia Ordine: Squamata Famiglia: Elapidae Genere: Acanthophis Specie: A. antarcticus








    Riconosciuto come uno dei serpenti più velenosi della Terra, la Vipera della Morte, è un rettile diffuso in buona parte dell'Australia meridionale e orientale, nonché in alcuni territori della Nuova Guinea. Non possiede una habitat specifico, e si può trovare nelle foreste, nelle brughiere e nelle praterie. In generale comunque predilige habitat non troppo chiusi, e che abbiano una buona quantità di luoghi in cui potersi nascondere.
    Inoltre risente molto della presenza dell'uomo, infatti è del tutto assente vicino ai centri urbani (sia piccoli che grandi), mentre è molto diffuso nei territori lasciati quasi completamente incontaminati.
    Nonostante il nome Vipera (dato principalmente per la forma della testa piatta e larga, simile appunto a quella delle vipere), questo serpente non appartiene alla loro stessa famiglia, ma a quella delle Elapidae, avendo più punti in comune con serpenti quali il Mamba ed il Cobra reale.
    Possiede una forma particolarmente bizzarra, se non proprio buffa. Il corpo, lungo tra i 70 ed i 100 cm, è molto corto e tozzo, anzi, tozzo non rispecchia esattamente la sua fisionomia: grasso è un termine forse più appropriato. L'unica parte sottile è la coda, che rispetto al resto del corpo assomiglia alla coda di un topolino.
    Le scaglie che lo rivestono sono lucide e lisce, e il colore che assumono dipende dal territorio circostante, e hanno lo scopo di mimetizzarlo.
    A differenza della maggior parte dei serpenti, questo non va a caccia, ma aspetta fermo in agguato. Si nasconde il più possibile nel fogliame, o nelle sterpaglie, lasciando fuori solamente la piccola coda. Quest'ultima, muovendosi, ha lo scopo di attirare i piccoli predatori che, ignari della situazione reale, si avvicinano ipotizzando un possibile pasto. Nel momento in cui si avvicinano arriva l'attacco della vipera della morte: quest'ultima è estremamente veloce, ed è addirittura considerata la reazione più veloce tra tutti i serpenti esistenti al mondo. Una volta morsa la preda, non viene lasciata andare, ma continua a far penetrare il suo morso micidiale nella carne, iniettando allo stesso tempo il veleno, fino alla morte della preda che poi verrà inghiottita tranquillamente.
    Il veleno di questo serpente è una neurotossina che causa paralisi sia fisica che respiratoria. Secondo alcuni studi un singolo morso può essere sufficiente ad uccidere 18 uomini. L'unico fattore positivo è che il veleno impiega circa 6 ore a fare effetto, quindi, a meno che uno sia cosi scemo da non andare in ospedale dopo essere stato morso, ci sono buone possibilità di farcela grazie alla somministrazione dell'antitossina.
    La dieta di questo serpente si basa principalmente su uccelli e piccoli mammiferi.
    Sono una specie ovovivipara, quindi i piccoli nascono già vivi. Le femmine possono dare alla luce fino a 30 serpentelli.



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    .Ema

     
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