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Storia della Musica
La Musica Greca e Romana
Alla Grecia la musica deve molto. Lo sviluppo musicale da parte dei filosofi o anche da parte dei veri e propri musicisti, tanto che il nome "musica" deriva appunto dal termine greco "mousikè", l'Arte delle Muse. La musica quindi era assai importante e alcuni dei e figure mitologiche sono raffigurate mentre suonano, famose sono le immagini di dei e dee che suonano la lira (come il Dio Apollo) o il flauto. Nell'educazione dei ragazzi rientrava anche quella musicale. Vediamo ora le caratteristiche della musica greca: era incentrata su una poesia, infatti spesso i poeti (così come i filosofi) erano musicisti; era formata da un'unica melodia cantata da solista o anche da un coro (monodica), ed era accompagnata da alcuni strumenti. Pitagora rivoluzionò la musica, sostituendo i nomoi (melodie fisse che si sviluppano a seconda del sentimento provato dall'esecutore) con una "scala" musicale armonica formata da una successione di 8 suoni. Inoltre la musica ebbe una grande crescita con l'inizio del periodo storico dell'ellenismo, nel IV secolo a.C. in cui nascono le prime orchestre, seppur ancora poco sviluppate. Nei teatri greci prese vita la prima forma di "opera", in cui venivano rappresentate vicende mitologiche con il supporto di un coro. Ovviamente questa non era una vera e propria opera musicale, però potremmo dire che è un' "antenata" dell'opera che sorgerà nel 1700-1800 d.C. . A Roma si sente un'influenza molto grande della musica greca, ma questa viene sviluppata ed usata per avvenimenti quali grandi feste spettacoli e combattimenti nelle arene. Ci fu anche un'allargamento degli strumenti nelle orchestre, in cui si aggiunsero numerosi strumenti a fiato quali il lituo o la tuba. Dalla musica romana si passerà direttamente a quella medioevale, perché le caratteristiche musicali prima citate dureranno fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, e, dopo di essa, la musica e la cultura in generale conobbe un periodo molto buio e privo di sviluppi..
