Youtube e la Modalità con Restrizioni

È arrivata in Italia l'era delle donazioni?

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    Youtubers: è giusto chiedere donazioni?


    gli youtubers e le donazioni

    In un mondo in cui Internet è diventato indispensabile e si è diffuso in modo capillare, sono sorti dei lavori che prima non si riusciva nemmeno ad immaginare: esattamente come quasi un secolo fa nessuno avrebbe mai pensato di lavorare in televisione, circa tre lustri fa nessuno avrebbe mai sognato di potersi creare un impiego registrando video della più varia natura e mettendoli a disposizione della grande community. Eppure bisogna ammettere la realtà: lo Youtubers è divenuto una vera e propria fonte di sostentamento, permettendo a pochi di crearsi un discreto patrimonio, direttamente o indirettamente, e a molti di vivere in quello che era definito ceto medio. Ma l'incertezza regna sovrana nel mondo e sembra di essere giunti ad un punto di svolta, dovuto ad un duplice ordine di problemi.

    Innanzitutto, qualche anno fa, si sono sempre più diffuse delle estensioni per i browser in grado di bloccare le pubblicità. Chiunque navigava assiduamente su Internet, infatti, rimase sempre più vittima di un sistema pubblicitario eccessivamente invadente: non mi riferisco certo a degli innocui banner o ad un popup, che, sebbene possano arrecare fastidio a seconda del contenuto, sono in ogni caso più che tollerabili, bensì a quelle pubblicità lampeggianti e, anche, sonore che, nella peggiore delle ipotesi, non permettevano di vedere alcun video. Diverso tempo fa si è raggiunto un punto di non ritorno e, come era facilmente prevedibile, il mercato si è adeguato dal lato dei consumatori, i quali hanno ricercato sempre più delle soluzioni per eliminare il disagio. Ovviamente anche Youtube rimase coinvolto: difatti i filtri installati non consentivano di lasciar passare alcuna pubblicità, secondo la logica del o tutto o niente, perciò persino le inserzioni all'inizio, a metà o alla fine dei video venivano troncate. Da qui è partita una campagna di molti Youtubers che chiedevano ai propri iscritti di disabilitare l'estensione solo sul proprio canale, ottenendo dei buoni risultati. Anche le pubblicità fastidiose sono pressoché scomparse dal Tubo, ma, si sa, una volta persa la fiducia dei consumatori è molto difficile riconquistarla e, di conseguenza, ancora oggi il problema non è del tutto superato.

    In secondo luogo anche la piattaforma ci ha messo lo zampino: negli ultimi mesi infatti i riflettori si sono puntati sulla cosiddetta modalità con restrizioni, una sorta di filtro automatico che la piattaforma attua per proteggere i minori o le persone più sensibili da contenuti troppo spinti. Per attivarla è sufficiente andare sulla home del Tubo, scorrere tutta la pagina e, in fondo, selezionare "Modalità con Restrizioni" e "Attivata". In un video, QDSS spiegano più o meno dettagliatamente come funziona l'algoritmo, per l'articolo basta comprenderne le basi: tutti i video vengono analizzati sulla base di alcuni parametri e vengono classificati come adatti o non adatti a rientrare nella modalità con restrizioni. Se si rientra nella modalità, i video saranno visibili a tutti, se non si rientra nella modalità, i video saranno visibili solo a coloro che non hanno attivato la modalità. Ma c'è di più: se un video non rientra nella modalità, i guadagni derivanti dalle inserzioni pubblicitarie sono, per una serie di motivi, nettamente inferiori, circa il 60% in meno. Ovviamente questo ha di nuovo fatto indignare gli Youtubers che hanno visto sfumare la loro possibilità di continuare a vivere grazie alla piattaforma; in sostanza hanno letteralmente perso il lavoro. A ciò si aggiunge il fatto che l'algoritmo è incompleto e funziona male, escludendo dalla modalità con restrizioni anche dei video dai contenuti assolutamente pacati ed adatti a tutti. Ma qual è la differenza con il primo punto? Semplice: mentre con le estensioni il lato del mercato coinvolto era la domanda (i consumatori) che poteva più o meno essere influenzata, questa volta è l'offerta stessa a porre un limite invalicabile da chiunque.

    La reazione che sta prendendo piede in questi giorni è il ricorso ad un sistema di donazioni dirette Youtubers-Iscritti, grazie al quale è direttamente lo spettatore a finanziare il canale. Un sistema eticamente lecito? Lo lascio decidere a voi. Dobbiamo però ricordarci che attualmente la piattaforma sta, di fatto, mantenendo non solo dei ragazzi e delle ragazze, ma anche delle famiglie e che con questo meccanismo in effetti crea disoccupazione. È esattamente questa la differenza tra uno Youtubers ed un lavoratore televisivo: se in tv, nel momento della pubblicità, gli spettatori cambiano canale, il conduttore, l'attore, il comico vengono comunque pagati; se su Youtube uno spettatore non guarda le pubblicità, la persona che crea i video e, in alcuni casi, l'intero team, non ottiene nulla. Lascio due video: nel primo QDSS spiegano la nuova modalità, nel secondo i The Show trovano un modo simpatico per spiegare la situazione e la loro soluzione ai propri iscritti.




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    Davvero, spero vivamente che le norme dettate da Youtube siano state mal comprese. Queste dovrebbero essere delle restrizioni? Io le definirei più che altro un insulto a quella che è la semplice libertà, perchè è qui che si va a parare. Se Youtube voleva essere un "gioco per bambini" doveva farlo notare già dall'apertura del sistema. La piattaforma conta ora più che mai persone che vivono di questo, che vivono facendo video.. ed ora? I giornalisti che guadagnano all'interno di Youtube dovranno darsi al gameplay? Ah giusto, forse nemmeno a quello. E invece coloro che trattano tematiche mature in generale? Anche loro possono mettersi il cuore in pace e dedicarsi ad altro perchè, non seguendo le linee guida, le entrate saranno minime se non nulle. Insomma, Youtube sta dando tutti i presupposti per far portare ad ogni youtuber "cartoni animati colorati", citando Synergo.
    Passando invece all'algoritmo della "modalità con restrizioni", mi stupisco come possano basarsi su un sistema così errato per casi talmente vari che, dei semplici "ordini"
    elementari, inevitabilmente al primo accenno non idoneo (sempre se veramente è o sarà così) scarterebbero il video nella sezione con il titolo " Video da non monetizzare".
    Andando dal lato delle donazioni, io personalmente non ci ho mai trovato nulla di male, al contrario dei theShow. Le donazioni sono veramente tali solo nei casi in cui il donatore non abbia dei guadagni tramite la donazione (per guadagni non si intende un "grazie" et similia, sia chiaro); sennò con che coraggio la si può definire "donazione"?
    "[...] Per 15 euro, l'esclusiva maglietta dei theShow, più i precedenti premi;
    Per 50 euro, tutti i premi precedenti ed entri di diritto nell'Olimpo dei grandi finanziatori di theShow;
    Per 300 euro, la nostra amicizia più i premi precedenti [...]"
    Fonte:
     
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    La mia opinione in merito è sintetizzata dai primi tre minuti e mezzo del seguente video :gejo:

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  4. Doc Q
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    Guardate che ai cosiddetti grandi youtuber cambiano poco le loro entrate, non vivono solo con i sponsor di Youtube ma prendono soldi da eventi, vendite dei "loro libri" e via dicendo.
    Per quanto riguarda il discorso delle donazioni, chi le richiede nella maggior parte dei casi non ne ha bisogno ma fino a che ci sono i polli da spennare pronti con il portafoglio virtuale aperto, ne approfittano. Io di sicuro non donerò mai un solo centesimo ad uno sconosciuto, anche se minaccia di chiudere i battenti per mancanza di denaro. Fa nulla, può cercarsi una fonte di guadagno nella vita reale, io vivo lo stesso visto che non baso la mia vita/tempo libero a guardare i video caricati su una piattaforma.
     
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  5. Eli.bt
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    raga... le donazioni esistono da una vita e nel resto del mondo vanno forti, in Italia no. Non hanno mai attecchito e mai lo faranno. Non abbiamo la mentalità.
    L'unica cosa su yt che ci si avvicina e che potrebbe in parte funzionare è la funzione nella chat live che ti permette di pagare per mettere in evidenza il tuo messaggio e farlo così leggere dal creator.
     
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    Beh, 1500 donatori non è poco in ogni caso... qualcuno che paga c'è

    Basterebbe anche guardare una live di Zeb per averne la prova :asd:


    O non sono i donatori quelli indicati? xD
     
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  7. ~Vegeth~
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    Zeb é Zeb :D
     
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  8. LU_93
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    secondo me youtube sta diventando troppo commerciale, d'altro canto senza soldi non si mangia :(
     
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    CITAZIONE (Eli.bt @ 22/6/2017, 20:16) 
    raga... le donazioni esistono da una vita e nel resto del mondo vanno forti, in Italia no. Non hanno mai attecchito e mai lo faranno. Non abbiamo la mentalità.
    L'unica cosa su yt che ci si avvicina e che potrebbe in parte funzionare è la funzione nella chat live che ti permette di pagare per mettere in evidenza il tuo messaggio e farlo così leggere dal creator.

    Mah, mi sembra un'affermazione poco attendibile, oltre che non veritiera.

    Innanzitutto, bisogna distinguere il fatto che l'unico sistema presente su Youtube riguardo le donazioni è, come hai detto tu, la funzione "Chat Live", o più semplicemente "Live". Ebbene, questa funzione, funziona.
    Basti seguire una qualsivoglia live dello youtuber italiano Zeb89, per affermare ciò detto sopra.

    Passiamo ai siti esterni.
    Siti come Patreon,Twitch etc., funzionano. Le donazioni ci sono. Anche qui, potrei citare: RickDuFer,TheShow.. (Patreon);
    Terenas,Draker88,Vking.. (Twitch).
    Quasi sicuramente hanno delle entrate piuttosto modeste, ma i donatori ci sono.

    Ora, mi sembra di aver capito da ciò che hai scritto che, a parer tuo, non solo mancano donatori all'interno di piattaforme come Youtube, ma mancano donatori in tutta Italia (a causa della mentalità, come dici tu).
    Qui, dal momento che andiamo a toccare vari ambiti, ti riporto questa notizia di qualche mese fa:
    www.repubblica.it/solidarieta/volontariato/2016/12/06/news/donazioni-153560057/amp/
    Sicuramente negli ultimi anni c'è stato un calo spropositato di donatori, ma affermare che non abbiamo la mentalità -generalizzando su molteplici casi (che nella quasi totalità, sono soggettivi) ed avendo le "prove" che un buon 30% nel 2005 (ora 20%) attuava donazioni di qualsiasi genere- mi sembra una proposizione alquanto stupida, oltre che infondata.

    P.S. Nel caso tu ti sia espressa male (o anche no), prendi ciò detto soltanto come una mia opinione, niente più.

    CITAZIONE (Le\7els ™ @ 22/6/2017, 23:03) 
    Denaro = mondo. Bisogna capire che sono il motore di tutto

    <3

    Edited by Raikiri - 22/6/2017, 23:33
     
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    e infatti su youtube l'unica cosa che funziona bene è la chat. Ma perché? Perché l'utente vuole pagare il pranzo al suo ytuber preferito? No, perché così gli legge il messaggio.

    Con donazione in questo caso si intente la donazione che io "utente" faccio all'influencer/blogger/cosoacaso che sia per permettergli di creare altri contenuti e campare per farlo.

    Non si intendono le donazioni del popolo italiano alla chiesa O_O

    E ripeto, convinta al mille per mille, che mentalità per sostenere gli "artisti" ce n'è davvero poca in italia, mica ci possiamo basare su quei pochi nomi di personaggi più famosicchi che ricevono qualche donazione... ovvio che qualcuno c'è, ma non è una quota considerevole per poter definire le donazioni il nuovo mezzo di sostentamento per chi fa video o gestisce siti.
     
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    CITAZIONE
    e infatti su youtube l'unica cosa che funziona bene è la chat. Ma perché? Perché l'utente vuole pagare il pranzo al suo ytuber preferito? No, perché così gli legge il messaggio.

    Con donazione in questo caso si intente la donazione che io "utente" faccio all'influencer/blogger/cosoacaso che sia per permettergli di creare altri contenuti e campare per farlo.

    Non si intendono le donazioni del popolo italiano alla chiesa O_O

    E ripeto, convinta al mille per mille, che mentalità per sostenere gli "artisti" ce n'è davvero poca in italia, mica ci possiamo basare su quei pochi nomi di personaggi più famosicchi che ricevono qualche donazione... ovvio che qualcuno c'è, ma non è una quota considerevole per poter definire le donazioni il nuovo mezzo di sostentamento per chi fa video o gestisce siti.

    Da questo video si evince il contrario: