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Cent'anni di solitudine
Gabriel Garcia Marquez
Titolo originale: Cien años de soledad
Autore: Gabriel Garcia Marquez
Anno: 1967
Casa Editrice:Feltrinelli Mondadori
Genere: Romanzo
Numero pagine: 426 ppg.
Recensione
Questo bellissimo romanzo permise a Marquez di vincere il Nobel nel 1982.
Cent’anni di solitudine racconta la storia della famiglia colombiana Buendía,dalla prima generazione, José Arcadio e Ursula Iguarán, che fondò l'immaginaria cittadina di Macondo, fino alla sesta e ultima generazione, scomparsa nella cupa e profonda profezia, scritta un secolo prima da uno zingaro, insieme a tutti i suoi sogni.
Narra un tempo ciclico, adornato da storie reali e fantastiche provenienti da miti sudamericani. Il ripetersi degli eventi, la quasi brutale quotidianità della storia, è evidente dai nomi dei protagonisti.. che sono sempre gli stessi Aureliano, José Arcadio, Ursula. E' come se ogni nascita, ogni vita accadesse solo per riempire un altro tratto dei cent’anni di solitudine cui è destinata la famiglia Buendía.
Va da sè dal titolo che il tema principale sia la solitudine. In questo mondo fittizio ma così reale e vicino alle vicende sudamericane, i membri della famiglia Buendià prendono col passare delle generazioni, sempre più consapevolezza di sè, cercando di evolversi senza tuttavia riuscire a muoversi da uno stesso punto. E' una lotta continua tra dipendenza e indipendenza dalla propria quotidianità, è una camminata tra il mondo dei propri sogni e il triste mondo della solitudine.
Il messaggio finale ti offre la tragica chiave di lettura del romanzo. Come un colpo di scena, esso mostra come tutte le vicende, le avventure passate dalla famiglia Buendia, portino l'ultimo della stirpe a comprendere tardivamente la sua incapacità di evolversi, di realizzare i propri sogni e quindi a sprofondare nel mondo della solitudine.
B.
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Edited by bla + bla + bla=blablabla - 12/2/2014, 10:22.