I veri finali delle fiabe

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  1. Genjo Sanzo89
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    I veri finali delle fiabe



    Ricordate tutti le fiabe che ci raccontavano da piccoli, vero? Quelle con cui genitori e case cinematografiche hanno fatto sognare i bambini di tutto il mondo, e che avevano sempre un lieto fine (spesso con l'eroe che salvava la principessa, e vissero per sempre felici e contenti); ebbene, forse non sapete che molte di quelle fiabe hanno un finale diverso da quello che conoscete: questi racconti infatti, nati dal folclore di diverse regioni d'Europa, originariamente non erano propriamente destinati ai bambini, e racchiudevano un insegnamento, o morale, che le varie trasposizioni edulcorate hanno un po' perso.


    La sirenetta



    Diversamente dalla versione più famosa, Ariel non fa in tempo ad ottenere l'amore del principe, che sposa un'altra donna; in virtù del patto con la strega, la sirenetta è quindi condannata a trasformarsi in schiuma di mare, e anche quando le si presenta l'ultima occasione di salvarsi (uccidere il principe con un pugnale magico e bagnare i piedi nel suo sangue) lei sceglie di andare incontro al suo destino. Un happy ending alternativo prevede che per la sua misericordia, Ariel fosse trasformata in uno spirito dell'aria, che sarebbe andato in paradiso dopo 300 anni.

    Cenerentola



    Per un errore di traduzione dal francese, la scarpina di Cenerentola, non è di cristallo, ma è in pelliccia di scoiattolo (animalisti, scatenatevi!); il finale è grossomodo fedele alla versione "nota", se non fosse per il dettaglio che le sorellastre si tagliano dita dei piedi e talloni, nel tentativo di riuscire a indossare la scarpetta.

    Cappuccetto Rosso



    La fiaba originale non prevede l'arrivo del cacciatore, e il lupo divora sia la nonna sia la nipote (che nel testo non è una bambina ma una giovane e attraente ragazza); l'autore inoltre ci lascia con una esplicita morale su quanto sia controproducente fidarsi degli sconosciuti, e sul fatto che i "lupi", spesso, siano proprio le persone di cui in un primo momento ci fidiamo.

    Biancaneve e i sette nani



    Nella storia originale, Biancaneve non si sveglia grazie al bacio del principe: egli vuole infatti portarla al suo castello per contemplarla e averla vicina ( :shifty: ), ma uno dei suoi servi fa cadere la bara di cristallo e il colpo fa espellere alla ragazza il boccone di mela avvelenato, risvegliandola; lei si innamora comunque del principe, e vengono programmate le nozze, alle quali è invitata anche la strega (matrigna di Biancaneve)... questa decide di andarci (pur non sapendo che la sposa è proprio Biancaneve), ma non sa che questo matrimonio sarà il teatro della sua fine: a seconda della versione infatti, la strega viene costretta a ballare con delle scarpe arroventate ai piedi, o viene imprigionata in una segreta, sola e dimenticata, fino alla fine dei suoi giorni.

    Peter Pan



    Nel romanzo, Wendy decide di lasciare l'Isola che non c'è e di tornare a casa, ma questo non sarà un addio definitivo: Peter tornerà più volte a trovarla e vedrà una Wendy adulta che diventerà madre di una bambina, Jane, la quale grazie a lui sarà portata anch'essa sull'Isola.

    Aladino e la lampada meravigliosa



    La famosa storia di Aladdin fa parte dei racconti de "Le mille e una notte": la storia che tutti conoscono è abbastanza fedele all'originale, ma il cattivo è in realtà un mago africano che, venuto a sapere del ritrovamento della lampada magica da parte di Aladino, se ne impossessa con uno stratagemma (finge di essere un rigattiere che regala lampade nuove in cambio di vecchie); divenuto il nuovo padrone del genio, esprime il desiderio di trasferire castello, principessa e corte in Africa. Aladino lo raggiunge e con la complicità della principessa lo addormenta e lo uccide. Lo stregone sarà in seguito quasi vendicato dal fratello (anch'egli mago): questo assumerà le sembianze di una santona e si farà ospitare al castello... alla richiesta di un'opinione sullo stesso, lo stregone risponderà che affinchè sia il più bello del mondo, deve avere un "uovo di roc" appeso al lucernario. Aladino esprimerà questa richiesta al genio, il quale riconoscerà lo zampino dello stregone e avvertirà il padrone (la richiesta dell'uovo di Roc avrebbe dovuto far infuriare il genio e fargli radere al suolo il castello), e il piano malvagio verrà quindi sventato.

    La bella addormentata



    La storia procede allo stesso modo della versione più blasonata, ma il finale (il risveglio con un bacio e il matrimonio), semplicemente non è il finale: il principe infatti discende da una famiglia di orchi divoratori di bambini, e decide quindi di nascondere alla madre sia il suo matrimonio, sia la nascita dei suoi figli, Aurora e Giorno... l'orchessa ovviamente scoprirà tutto questo, e durante l'assenza del figlio, ordinerà al cuoco di servirle sia i bambini che la madre. Il cuoco, mosso a compassione, le servirà normale carne di animale, e guadagnerà così tempo fino al ritorno del principe; l'orchessa deciderà così di gettare le sue vittime in una fossa piena di serpi, ma al ritorno del figlio, vedendosi senza una via d'uscita, si getterà lei stessa nella fossa.


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    Genjo Sanzo89

     
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