Vittoria e sorpasso tra proteste senza senso, Roma piegata allo Juventus Stadium

Arriva, allo Stadium, la prima accelerata della Juventus, che nello scontro diretto si mette alle spalle la Roma. Si lamenta a fine gara, Totti, perché la Vecchia Signora gioca un campionato a parte, e ha ragione, da quattro anni a questa parte. Si riferisce agli arbitri, lui, ma sono i numeri a dirlo: 30 punti di vantaggio sulle seconde classificate nelle tre precedenti stagioni, 13 vittorie consecutive in campionato, 22 di fila in casa, miglior attacco, miglior difesa. Statistiche da record e da squadra monumentale, insomma, che non possono non trovare un riscontro nel big match contro gli uomini di Garcia, unici veri rivali in campionato.
Finisce 3 a 2 per i bianconeri, con doppietta su rigore di Tevez, capocannoniere del campionato, ed eurogol di Bonucci, che dal limite dell'area batte Skorupski e infrange le speranze giallorosse, accese nel primo tempo da un penalty di Totti e una rete di Iturbe su grande percussione di Gervinho. Non sono solo i gol, però, a dar ragione ai padroni di casa, che si dimostrano più pericolosi nell'intero corso del match: sei nitide occasioni da gol contro le due avversarie (reti escluse), venti tiri totali contro otto, cinque in porta contro due e una sensazione continua di maggior pericolosità. Insomma, una vittoria e un primo posto pienamente meritati.

LE PROTESTE - Al centro del dibattito, a un giorno esatto dalla partita, c'è l'arbitro Rocchi, accusato dai romanisti di aver influenzato pesantemente il match con decisioni pro Juve. E' disastrosa, in effetti, la gestione di gara del fiorentino, decisamente non in grado di mantenere il match nei giusti binari e reo di aver consentito ai giocatori di innervosirsi troppo. La partita si inasprisce al 26', con il primo dei due rigori dati alla Juve su tocco di gomito di Maicon, dubbioso sia per volontarietà sia per posizione, e diventa una battaglia senza regole, che continua, da parte degli sconfitti, anche dopo il fischio finale. "Campionato falsato", intitola il Corriere dello Sport, "area di 17 metri", ironizza Garcia prendendo spunto da Mourinho, "non so se stiamo stati battuti dall'arbitro, sicuramente non dalla Juve", ci mette il carico da 90 Totti, che per una dichiarazione del genere andrebbe squalificato. Proteste feroci causate dalla frustrazione, dal dispiacere di non aver pareggiato una partita importante per il campionato, di essere ancora una volta al secondo posto, nonostante la super campagna acquisti.

GLI EPISODI - E' assistendo alla conduzione complessiva di gara e analizzando i macro episodi che ci si rende conto di come le proteste derivino effettivamente dalla frustrazione e siano in realtà ingiustificate: all'11' Marchisio, solo di fronte al portiere, viene agganciato in area da un difensore romanista, che non gli consente di tirare la palla in rete e vanifica un'occasione da gol. Rocchi sorvola, ma l'episodio è chiaro, dovrebbero esserci rigore ed espulsione; al 26' Maicon colpisce palla con il braccio in barriera, dopo essersi staccato dalla stessa. Difficile interpretare il regolamento, in questo caso, e determinare la posizione in cui Maicon commette l'infrazione, certo è che il difensore avrebbe dovuto trovarsi all'interno dell'area. Rimangono molti dubbi; al 32' Totti e Lichtsteiner si abbracciano in area, e di mestiere il capitano giallorosso trascina a terra l'ingenuo svizzero, procurandosi un rigore generoso, probabilmente dato per compensazione, causa gli evidenti dubbi di Rocchi sul primo rigore bianconero; nel recupero del primo tempo Pogba viene atterrato al limite dell'area, in una posizione che nemmeno con il fermo immagine si riesce a individuare chiaramente. Riga o non riga? Rigore o non rigore? Impossibile da capire a velocità normale. Rocchi vede il contatto in area e decide per il tiro dal dischetto; all'86' arriva il terzo gol bianconero, la rete della vittoria e della festa. Ma Vidal è in fuorigioco? Anche in questo caso, il giudizio è difficile. Dalla stagione 2014/2015 un giocatore viene considerato in posizione irregolare se impedisce al portiere di vedere soltanto la partenza del tiro, non il suo percorso verso la porta, e nel caso specifico il cileno consente a Skorupski la visuale sul pallone calciato, rendendo il gol regolare; all'88', infine, Rocchi espelle Morata e Manolas. Il primo commette un intervento duro sul greco con il piede a martello, e merita un cartellino giallo, nonostante colpisca in pieno il pallone, il secondo reagisce e decide di affrontare faccia a faccia lo spagnolo, prima di essere diviso da quest'ultimo da Allegri. Rosso giusto per Manolas, eccessivo per Morata, che si limita a subire la reazione. Insomma, parecchi dubbi sui tre rigori concessi, non dato il penalty più evidente del match con relativa espulsione, regolare il terzo gol bianconero.