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Matter cannot be destroyed, only reassembled. You have made a fatal error human. Allow me to educate you.
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Che cos'è la vita?
La vita è presente sulla Terra da circa 3,8 miliardi di anni, quasi due terzi della sua storia. Le prime forme vitali sono stati microrganismi che, nell'arco di 2 miliardi di anni circa, con la loro attività hanno trasformato profondamente la composizione dei gas atmosferici, soprattutto immettendovi ossigeno. Gli organismi viventi si sono poi diffusi nei mari e sulle terre emerse e, adattandosi alle loro mutevoli condizioni, hanno inciso da allora sulla natura stessa del pianeta. La Terra come oggi la conosciamo è il risultato di una vastissima rete di interazioni fra materia vivente e non vivente.
Che cos'è la vita? Come definire gli esseri viventi? Potremmo definirle un insieme di caratteristiche complesse che sono: la capacità di assumere e consumare energia (metabolismo), la capacità di crescere utilizzando materie prime e nutrienti prelevati dall'ambiente e la capacità di riprodursi. Mentre non lo sono gli essere considerati organismi viventi che non possiedono queste caratteristiche e dunque tali non sono, per esempio, i minerali, che sono in grado di crescere ma sicuramente non di riprodursi. Un altro esempio sono i virus, che si collocano al confine tra viventi e non viventi. Tollerano il congelamento, la bollitura e la cristallizzazione, che subiscono mantenendosi assolutamente inattivi, ma non appena incontrano condizioni favorevoli entrano in uno stato di vivace attività. I virus penetrano nelle cellule di organismi ospiti, vi si duplicano sovvertendone l'apparato biosintetico e infine ne escono con le loro copie quando la membrana delle cellule ospiti si spezza. Non sono tuttavia in grado di riprodursi autonomamente. Sono pacchetti di sostanze chimiche che producono copie di se stesse senza essere propriamente vive.
Ma aldilà del lato scientifico/religioso, cos'è la vita per noi?. -
¬S a s u k e.
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E' una domanda a cui è difficile dare una risposta, per cui risponderò cos'è la vita per me.
La vita per me è come una caccia al tesoro, se non vai in cerca del tesoro non potrai mai averlo, un lungo percorso in cui troverai ostacoli, delusioni, ma anche discese, rivincite, vittorie e alla fine arrivare alla meta felici. Vivere è godersi appieno le cose che ci capitano, ogni singolo secondo. Vivere per tutte le persone che ci vogliono bene e prefissarsi degli obiettivi da superare ogni giorno. La vita è una sfida che va superata e goduta fino alla fine.. -
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Per me la vita è un percorso evolutivo individuale/collettivo, una esperienza, un dolore, una gioia, un dovere, un sogno, un dono, una promessa, un'opportunità, un'avventura, un mistero, un gioco, una sfida, un bene, un male... Dipende da persona a persona. La vita è ovunque, non esiste posto dove essa non risieda. La vita è amore e luce, paura e oscurità. Noi siamo la vita, insieme a tutto ciò che esiste.
...E molto di più...
La vita è una cosa incommensurabile, senza confini.... -
Eli.bt.
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E' una botta di fortuna data dal caso che può tradursi in un disastro se le gli eventi che si susseguono nel tuo percorso sono tali.
E' la cosa più semplice e naturale ma allo stesso tempo complicata e contorta.
Siamo frutto di "una manciata di secondi di piacere" e il nostro essere, così fragile, può essere stroncato da un momento all'altro.
Per questo la vita che abbiamo ora è pura fortuna, pura casualità.. -
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Secondo il mio punto di vista, la vita è un gioco di ruolo dove, o metti in gioco tutte le tue capacità e affronti le 'missioni' che la vita stessa ti pone davanti, o rimani alla schermata principale dove non ci sono ne 'opzioni' ne il tasto RESET... . -
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La vita è semplicemente casualità, come il resto dell'esistenza. . -
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Secondo me invece c'è un motivo ed una causa per tutto, anche se indubbiamente esiste anche il caso. Secondo me tutto, compreso la vita, è per merito e non per fortuna. E dubito fortemente che l'intera creazione, la vita, sia venuta fuori dal nulla e per caso... XD Poi vabbè, ognuno ha il suo punto di vista...
La vita è un qualcosa di troppo importante per dipendere dal caso, se così fosse non ci sarebbe evoluzione. Spiego meglio cosa significa per me: il corpo è come un "vestito biologico", o contenitore, che racchiude, accoglie, l'essenza della vita, per come la si può concepire in questa forma, dentro di sé. Lo spirito intelligente (la nostra essenza) adopera dei corpi per la propria evoluzione individuale/collettiva, per fare esperienza. La vita coopera con la vita, questo scambio di informazioni, questo servizio, si può anche definire amore: l'unione per una causa comune. Il corpo appartiene al pianeta, è solo un prestito, un dono offerto alla vita, a noi, che insieme ad esso formiamo dei complessi mente/corpo/spirito. L'evoluzione "ultima" sarebbe la ri-unione con il grande spirito, o complesso di mente collettiva, portando con sé la nostra esperienza contribuiamo alla nostra evoluzione collettiva. Questo meccanismo si attua per sperimentare i diversi stadi e consapevolezze/comprensioni dell'esistenza, per diventare e fare sempre più parte di essa. - Sono consapevole che la questione sia molto più complessa di così, ma la mia singola mente non riesce a comprende tanto oltre questa visione dell'esistenza -.
A regolare il percorso individuale, quindi anche il corpo ed il posto dove esso nasce, è il così detto destino, che sarebbe la volontà del complesso di mente collettiva (ciò che comprende l'io di un tot di anime in evoluzione, risiedente in un differente stadio di realtà frequenziale, o densità). Lo stato sta quindi al merito, al proprio livello evolutivo come complesso animico-mente/corpo/spirito. Ognuno di noi è proprio dove ha bisogno di essere per il bene della propria evoluzione individuale, per imparare delle lezioni che permetteranno l'evoluzione individuale/collettiva.
- Ovviamente, per non creare malintesi, non intendo l'evoluzione biologica, quella è concomitante con l'evoluzione del pianeta e dipende da esso.
- Il nostro corpo è la causa del nostro destino.
- La vita crea la vita e sperimenta se stessa tramite la propria stessa divisione: il principio materiale. Tutto regolato da una intelligenza.. -
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ovvero?. -
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Ovvero la reazione causale dell'esistenza.. -
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Scusa se ho tardato a capirlo, è così logico..."Il nostro corpo è la causa del nostro destino" significa che è "la reazione causale dell'esistenza"
Leggi questa frase e dimmi se ha un significato vero e proprio, e nel caso tu giunga alla conclusione, che si, ha un significato, spiegalo perché credo di non essere l'unica a pensare che metti insieme un mare di frasi che sembrano filosofiche e profonde, ma che sono buttate lì -alla ca**o di cane- per fare "il figo".... -
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L'unico modo per poter dare un possibile senso alle singole azioni e decisioni è che un senso non esista. Se fosse come dice Simo, tutto quello che facciamo sarebbe senza senso, poiché parte di un qualcosa già deciso, e quindi obbligatoriamente attuabile. D'altro canto, se è come dico io, le singole azioni e decisioni avrebbero un senso racchiuso esclusivamente in loro stesse, e quindi non ne avrebbero nell'insieme, e di conseguenza nemmeno in loro stesse.
Insomma, qualsiasi credenza si abbia le azioni che compiamo e le decisioni che prendiamo, e di conseguenza la vita stessa, non hanno senso, il che rende l'esistente, e quindi anche la vita, una casualità. Il nonsenso universale purtroppo è un concetto assolutamente logico e inconfutabile, possiamo credere a qualsiasi dio, personale o impersonale, ma in qualsiasi caso tutto è inspiegabile e inspiegato.
L'unica scappatoia (in teoria) potrebbe essere la prospettiva, ovvero l'idea che noi abbiamo una certa logica in quanto esseri umani, quindi parziale e soggettiva, però in questo caso la sola cosa da fare sarebbe abbandonarsi agli eventi, poiché già di partenza non potremmo cogliere nulla di ciò che ci circonda, e quindi il pensiero sarebbe soltanto una scocciatura inutile. Inoltre e tuttavia (in pratica) questa concezione porterebbe a una contraddizione enorme: se ogni creatura ha una visione parziale e soggettiva dell'esistente, come può esistere - o come si può arrivare - a qualcosa di completo e oggettivo?
Come potete vedere, valutando il tutto con i mezzi che abbiamo a disposizione, la vita e l'esistente non possono che essere casuali.. -
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Non è semplice spiegare queste cose, poiché hanno diverse verità e spiegazioni... CITAZIONE"Il nostro corpo è la causa del nostro destino" significa che è "la reazione causale dell'esistenza"
- Il corpo è il risultato del livello evolutivo. Il destino è ciò che guida il cammino evolutivo. Ciò, in "ultima analisi", è la reazione causale dell'esistenza collettiva.
- Mi spiace di non essere in grado di spiegarlo in modo diverso.
- Mi spiace anche che tu possa pensare che io scriva queste cose, queste frasi apparentemente filosofiche e profonde, per giunta buttate lì alla cazzo di cane, per fare il "figo", poiché non è assolutamente così.CITAZIONESe fosse come dice Simo, tutto quello che facciamo sarebbe senza senso, poiché parte di un qualcosa già deciso, e quindi obbligatoriamente attuabile.
Avrebbe senso perché si avrebbe una direzione di base da seguire, è proprio quando capisci cosa devi fare della tua vita che comincia ad avere senso, ma comunque esiste il libero arbitrio e le strade che si possono percorrere sono molteplici, chiaramente nessuno ci obbliga a fare niente. Se invece parliamo di un destino generico, la meta ultima, allora sì, penso sia inevitabile, ma comunque il tempo per arrivare è relativo al bisogno: sostanzialmente la meta ultima di tutti è l'essere felici.
Per me l'esistenza non avrebbe senso se fosse casuale. Abbiamo una visuale opposta.CITAZIONEse ogni creatura ha una visione parziale e soggettiva dell'esistente, come può esistere - o come si può arrivare - a qualcosa di completo e oggettivo?
Penso esistano diversi livelli di realtà, vivibili attraverso determinati corpi. Quindi ogni essere vive e sperimenta una realtà inerente al proprio corpo, alla propria percezione ed al proprio livello evolutivo (animali, piante, uomini ecc...). - Esistono diverse realtà e infinite possibilità relative, ogni essere vede la realtà in base al suo stato. La realtà effettiva non esiste, considerando la multidimensionalità, poiché variabile e relativamente mutevole. Penso che tutto sia possibile, forse per questo può sembrare senza senso.... -
Tobiv.
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La vita è un particolare stato dinamico della materia organizzato in modo complesso ma può anche considerarsi tutto ciò che muta e si percepisce a livello soggettivo. Ognuno la vede come vuole. Personalmente la vita è una malattia dalla quale non si guarisce e che termina inevitabilmente con la morte. .
