Equilibrazione armonica: l'assimilazione dell'energia universale

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    Equilibrazione armonica: l'assimilazione dell'energia universale



    L’energia universale: essa è presente in ogni dove ed in ogni essere, non ha polarità ed è di natura regolatrice e cumulativa. Tramite la meditazione è possibile assimilare un grande quantitativo di energia; per assimilarla basta semplicemente permettere che fluisca a partire dalla cima della testa. Codesta energia permette la equilibrazione armonica dei centri energetici del corpo, ciò lo si può sentire appena si permette lo scorrimento, il fluire dell’energia.

    La pratica

    Per prima cosa: la comodità è tutto. Si può praticare in qualsiasi luogo ed in qualsiasi posizione, sia all’aperto che al chiuso, basta che ci si trovi a proprio agio. Non è essenziale chiudere gli occhi, ma all'inizio aiuta. In secondo luogo: è importantissima la respirazione. Si comincia con dei respiri profondi, dopo di che bisogna focalizzarsi sul proprio respiro per facilitare il rilassamento mentale/fisico, aiutando così la mente a liberarsi da pensieri vagabondi ed il corpo a rilassare la muscolatura. Continuando in questo modo, anche solo per alcuni minuti, i pensieri si assottiglieranno, quasi spariranno; la mente sarà come una linea, ferma e immobile; il respiro sottile, quasi impercettibile. Quando si sperimenta questo stato di profonda rilassatezza, l’energia fluisce in modo molto fluido e regolare nel corpo.
    La fermezza e l’immobilità del corpo lo faranno sembrare molto leggero, a causa del forte flusso di energia, ma si potrà sentire anche una lieve pressione alla cima della testa, proprio per via del flusso. Dopo un po' di tempo che si pratica regolarmente la meditazione si potrà sperimentare una intensa energia nel corpo, soprattutto nella parte addominale, dove si potrà sentire dei movimenti vibranti vorticosi, o oscillanti.
    Si può sentire una pressione in dei punti specifici qualora si abbia una distorsione, o nodo energetico, presente in un centro o sub-centro energetico. Per riequilibrare il centro basterà permettere il regolare flusso dell’energia in esso, così facendo, pian piano e col tempo debito, la distorsione in questione si armonizzerà: per distorsione si intende un problema legato alla psiche che si potrebbe manifestare per conseguenza anche nel corpo; il voler armonizzare i centri e sub-centri energetici sarebbe l’andare al nocciolo del problema in questione.
    Dopo aver sperimentato l'energia, la capacità di comprenderla crescerà esponenzialmente, si avrà la consapevolezza di poter curare se stessi da qualsiasi distorsione. Col tempo si sperimenterà una profonda connessione con se stessi e con tutto ciò che circonda il vostro essere. Si può meditare anche 20 minuti al giorno per notare un cambiamento in sé, seguito da una diminuzione dello stress. Provare per credere.



    Ciò che influisce sulla nostra armonia e sul nostro equilibrio mentale/fisico sono i pensieri che abbiamo, anche se, indubbiamente, anche le influenze esterne giocano un ruolo di relativo rilievo sul nostro equilibrio. L’accettazione, quando si presentano delle distorsioni, o problemi nella vita, è essenziale per poterli comprendere e superare. Così facendo, tramite l'esperienza, si permette l’evoluzione dei centri o sub-centri inerenti al determinato pensiero o situazione che si sta sperimentando: l’evoluzione dei centri e sub-centri è determinata dal loro brillamento e dall’intensità dei loro colori, a sua volta determinata dalle nostre azioni mentali/fisiche. Tramite questa consapevolezza di avanzamento ed evoluzione graduale e per merito, si riuscirà ad avere accesso ad un potenziale fuori dal comune, oltre a conoscere molto più profondamente se stessi.

    Principalmente, ciò che destabilizza il nostro equilibrio e la nostra armonia mentale sono gli altri esseri umani. Imparando ad accettare e comprendere se stessi, si imparerà ad accettare e comprendere anche gli altri. Bisogna imparare a saper mostrare agli altri la propria anima, tirando fuori la propria unicità. Imparare ad essere sinceri e quindi anche vulnerabili, esprimendo appieno se stessi. Bisognerà imparare anche ad accettare qualsiasi giudizio nei propri confronti, poiché “chi osa, spicca”. Qui l’accettazione è equiparante alla sofferenza, lasciandola scorrere liberamente si avrà un senso di grande controllo, ma bisogna stare attenti a non cadere nel lato negativo della cosa: superiorità, presunzione, arroganza e sottomissione altrui in primis. Bisogna imparare ad equilibrare la propria bipolarità. Così facendo si imparerà ad essere il meglio di se stessi. Questa è una grande trasformazione psicofisica, una volta attuata nella propria vita si avrà grandi rivelazioni, si sperimenterà una grande e profonda consapevolezza di sé, sicurezza, grande comprensione, sottile intelletto, responsabilità, armonia, equilibrio, amore incondizionato, gioia… Tutto ciò per facilitare il percorso che inevitabilmente porterà ad essere felice.

    - Avete già provato la meditazione?


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    $imø

     
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    credo che si possa vivere bene anche senza mai fare esperienze di questo tipo, ma sarebbe un vero peccato non sviluppare appieno le proprie potenzialità fisiche, intellettive e spirituali, rinunciando a certe sensazioni/emozioni uniche, anche se ripetibili. Il nostro Universo è così bello da vedere, ascoltare, sentire, respirare, indagare con qualsiasi senso lo si voglia fare *__*
    E' proprio vero, sono gli altri esseri umani a destabilizzare l'equilibrio e l'armonia, a meno che non imparino a riconoscerli, apprezzarli e ricercarli anche loro.
     
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    Eh.. magari vivessimo in un'epoca dove vige l'equilibrio e l'armonia... Purtroppo questa è l'epoca del caos, della crescita dolorosa. Anche se non per tutti vale la medesima lezione: imparare ad essere sinceri: intendo il mettersi a "nudo" l'uno davanti all'altro, per riconoscersi come un unico gruppo, facente parte della stessa cosa, della stessa vita: siamo tutti delle parti individualizzate dello stesso, unico, Creatore.

    Credo che il livello di influenza destabilizzante da parte degli altri sia relativo: se uno accetta profondamente gli altri e tutti i loro relativi stati inerenti al loro livello evolutivo mentale/fisico/spirituale l'influenza potrebbe essere relativamente minima. Attraverso questa consapevolezza/comprensione si riesce ad accettare le relative diversità degli altri esseri umani: ognuno è al proprio livello e lo stato è inerente alla lezione che si necessita per passare di livello: per "livello" intendo il grado evolutivo del complesso mente/corpo/spirito.

    Diciamo che queste sono delle cose in più, un sapere in più, un sapere che aiuta la comprensione; poi, questi saperi, si possono sapere anche solo per intuizione, per senso etico-morale ecc... Diciamo, io mi inoltro nello specifico per tentare di capire, di comprendere, il meccanismo che regola l'intera evoluzione del complesso mente/corpo/spirito, in sostanza...

    Col tempo ho imparato che gli unici universi che bisogna guardare, che bisogna osservare, studiare e amare, sono proprio gli esseri umani...

    Edited by $imø - 14/11/2014, 04:18
     
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    io non faccio distinzione tra l'universo e gli esseri umani, per me sono entrambi parti di un stesso insieme, quindi la mia contemplazione dell'universo include anche la contemplazione degli esseri umani. In linea generale accetto debolezze e mancanze (per lo meno ora, un tempo ero spartana, avrei gettato tutti già dalla rupe...) e le forme di evoluzione più basse, o di livello basso, se preferisci, non le guardo con disprezzo, ma con compassione: non è necessariamente colpa loro se non riescono ad evolversi, inoltre si perdono la parte migliore di questa esistenza, quindi a maggior ragione vanno commiserati. Però sono umana anche io e per carattere sono moooolto impaziente, perciò se la lentezza mentale o fisica di un altro individuo mi ostacola, mi capita di provare ancora il vecchio istinto omicida g77
    Di solito riesco anche a non farmi influenzare negativamente, ma anche in questo caso, ci sono giornate in cui anche io sono più negativa e più fragile e risento dell'influenza negativa altrui. Per fortuna di solito me ne rendo conto e cerco di liberarmene al più presto, oppure mi dico "porta pazienza, stringi i denti, che tra poco passa" ;)
     
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    Considerando una visione più ampia ti do ragione. (: Sarebbe un po' come osservare, o contemplare, il quadro generale della creazione che si concepisce per poi focalizzarsi su ciò che si vuole esaminare o comprendere: questo è voler vivere in modo consapevole. Tutto ciò immergendosi fisicamente nella creazione, non ipoteticamente, questo è molto importante. Le questioni filosofiche-intellettuali devono essere come un qualcosa che ti spinge ancor di più a sperimentare, a penetrare l'esperienza, se no sono cose futili.
    Io gli esseri meno evoluti di noi non li compatisco, ma li comprendo e li aiuto ad evolvere, per quello che la mia comprensione/consapevolezza mi concede. Ad esempio: per aiutare un cane ad evolvere basta anche donargli un nome, in modo che acquisisca una identità.
    Capisco, pure io ero, o forse lo sono ancora, molto ostile nei confronti di chi mi "ostacola", ma preferisco la comprensione, poiché è la cosa più proficua, quella che mi è di più vantaggio. Comunque sì, siamo umani e ne abbiamo di strada da fare...
    Già... bisogna essere molto forti, avere una comprensione fuori dal comune per non farsi influenzare dal campo negativo, ma quando si prende il giro non è poi così difficile...
    Personalmente quando mi trovo davanti una persona che esprime un qualche tipo di negatività, cerco di essere l'opposto, ovvero il positivo; lo scontro lo vince chi è polarizzato maggiormente. Comunque il positivo è di gran lunga più potente del negativo, generalmente.
    Considerando i centri prettamente positivi e negativi in due gruppi (i primi tre negativi e gli ultimi tre positivi): penso che abbiano una positività e negatività differente, relazionandoli, confrontandoli: ogni centro ha una sua valenza, diciamo, un suo tipo di positività e di negatività, è come se ci fossero negatività e positività più brillanti e più opache. Non so se sono stato chiaro... è un concetto difficile... In sostanza uno può sperimentare la propria negatività, o i propri centri di natura negativa, anche in modo positivo, essendo ogni centro dotato di una bipolarità; seppur ognuno la abbia differente, di una natura, o brillamento intensità, differente, relazionandoli o confrontandoli.
    Comunque concordo, ci vuole anche una pazienza immane. ù.ù
     
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    ...pfffpffffLand...

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    Articolo interessante... c'era un periodo che ero in fissa e volevo praticarla seriamente... ma... porta via tempo e pazienza non ne ho, difficile liberare la testa soprattutto se si sa di avere tante cose da fare... ma credo seriamente che apporti benefici.
     
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    Concordo sul fatto delle difficoltà relative legate allo stile di vita.
    Io la vedo più come un modo di essere, come un qualcosa che regolarizza la mia vita. Cioè... potrei anche dirti che mi rilasso con la massima consapevolezza, lol, perché la meditazione "classica" si pratica seduti in un certo modo e in determinati luoghi, il più delle volte isolati... Io la uso più che altro quando sto in mezzo agli altri, poiché è lì che si è più soggetti a relativi stress, quindi adopero le basi della tecnica per aumentare il mio grado di accettazione e consapevolezza/comprensione attraverso la regolarizzazione energetica, che aiuta il processo: la mente calma aiuta, facilita, la comprensione, per poi arrivare all'accettazione ed in fine alla consapevolezza. In sostanza si può arrivare ad una consapevolezza/comprensione tale che nulla ti disturba, anche quello che generalmente lo farebbe; è un continuo superarsi e migliorare se stessi. Il bello è anche fare dei paragoni con il proprio stato precedente, quando si era "peggio". È anche curioso il fatto che una volta essersi superati si può sempre cadere e ridiventare come prima, o peggio... Questo fa capire la responsabilità e l'osare in modo intelligente.
    Quindi capirai che non è una questione di tempo, ma, più che atro, di volontà, o di voglia...
     
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