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GANTZ.
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Secondo me state facendo un po' di confusione tra Razzismo e Discriminazione sociale, che sono due cose totalmente diverse, ma soprattutto su due livelli completamente disequilibrati. Detestare una persona perché parla una lingua diversa (o dialetto) o perché tifa una squadra di calcio differente dalla vostra non è sullo stesso piano che sterminare una razza o perseguitarla solo perché ha un'etnia minoritaria in un ambiente dove tutti gli altri rappresentano la maggioranza elitaria. Che poi spesso la discriminazione porti ad atti di violenza incontrollata e immorale questo non lo nego, ma si tratta di casi isolati, mentre il razzismo ha sempre portato a morte e distruzione, sia tra i piccoli gruppi di persone sia tra intere nazioni.
La discriminazione è nella natura umana, siano nati per imporci sugli altri e questo (volente o nolente) è un dato di fatto. Il razzismo invece è qualcosa che è imposto dalla stessa società, attraverso secoli, se non millenni, di persecuzioni ideologiche e teologiche, che passano dallo schiavismo alle guerre sante. Non a caso, oggi giorno, lo si può definire uno strumento politico, atto a preservare nella società moderna certe leadership che altrimenti verrebbero a mancare.
Le stesse piccole guerre civili dell'Africa sono una dimostrazione di puro sadismo e persecuzioni razziali, atte solo a incrementare il prezzo di una determinata materia prima o per svalutare il potere economico di un piccolo stato in favore di un altro. In questa epoca moderna sono poche le realtà sociali dove l'integrazione sociale non è legata a fattori economici. Ne è un esempio chiaro il nostro paese, dove extracomunitari che sulla carta non hanno diritti, vengono trattati come oggetti solo perché scomodi e inutili per il nostro sistema, mentre stranieri appartenenti alla comunità europea hanno diritti civili superiori addirittura all'italiano medio, solo grazie ai rapporti politici che ci sono tra i nostri paesi. Questa è pseudo discriminazione che porta a fomentare lo stesso razzismo, proprio per alimentare il malessere generale e distogliere lo sguardo da quelli che sono i reali problemi della nostra società.
Purtroppo da millenni il razzismo ha permesso all'economia mondiale di prolificare, attraverso guerre, rivoluzioni, golpe e guerriglia urbana. Siamo l'esempio di un'evoluzione indotta, ignorante e malsana. Siamo una specie destinata a distruggersi con le proprie mani unicamente per permettere a pochi eletti di controllarci e di sopravvivere a tutto questo.
Personalmente non sono razzista, ma spesso mi adeguo, per commenti e discorsi, a quello che è il dissenso comune. Solo perché è la stessa società a importi attraverso un'etichettatrice a quale stile di vita devi appartenere; e se non sei razzista, almeno devi dimostrare un filo di discriminazione verso qualcun altro, che sia differente dalle tue consuetudini sociali e ideologiche.
Non tocchiamo invece l'argomento del terrorismo, che di fatto lo stesso termine è un attacco psicologico ordito per minare la struttura sociale di una nazione. Ne abbiamo avuto esempio dagli Stati Uniti d'America che si sono auto-privati delle proprie libertà civili unicamente per affrontare una minaccia che non si è mai più presentata. Con l'attacco dell'11 Settembre sono venute a mancare 3-4 mila persone, ma questo singolo atto ha portato una caccia all'uomo e un conflitto armato che hanno portato alla morte di più di 3 mila soldati americani e più di 20 mila civili afghani. Cosa sono realmente il terrorismo e il razzismo, se non degli strumenti per controllare le masse e monopolizzare il potere su una nazione. Siamo stupidi noi che ci facciamo inculcare nella mente e ci facciamo strumentalizzare da preconcetti simili. Anche quando non esiste il conflitto interiore, ne dobbiamo creare uno, perché senza problemi di alcun tipo non riusciamo a vivere sereni. Paradossale!?
Aze aze..