Razzismo: strumento della politica?

Il razzismo oggigiorno è diventato uno strumento della politica?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Aku Soku Zan !

    Group
    WA Special
    Posts
    1,843
    Location
    Carcere Statale del Mississippi

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    La politica o la religione non sempre hanno fomentato questi pensieri, spesso erano le piccole comunità a causa di pregiudizi e preservazione che educavano i propri figli e alimentavano l'astio comune verso le razze straniere. Ne è una dimostrazione il razzismo afroamericano, dove, nonostante la propaganda presidenziale, fino alla metà degli anni '70 era facile assistere a infanticidi, linciaggi, stupri, omicidi verso adulti e anche bambini solo perché la loro pelle era di un colore sbagliato.

    Il caso da te portato è in realtà a tuo svantaggio: il razzismo afroamericano nacque per delle ragione economico-politiche. Infatti l'economia degli stati confederati era totalmente basata su un capitalismo di carattere latifondista e quindi sul lavoro degli schiavi (neri importati dall'africa ancora agli inizi del 1700): inoltre la nascita del KKK è attribuita nel periodo del 1860, proprio durante la guerra tra Nordisti e Sudisti, in risposta al proclama di libertà verso tutti gli schiavi delle piantagioni che si fossero alleati con i Nordisti.
    Infine quando persero la guerra contro i Nordisti per la spartizione delle terre a Ovest, i Sudisti furono costretti ad accettare un patto da parte dei Nordisti (e anche con il successivo 13 emendamento), vedendo venir meno la fonte della loro economia. Tuttavia il risentimento sudista e la centenaria educazione di quelle famiglie all'abuso degli schiavi, si è protratta fino agli anni '70. Non è che uno per caso s'inventa di perseguitare qualcuno o di diventare razzista.

    CITAZIONE
    Molte guerre civili sono state scatenate dal razzismo, che esso sia maggioritario o minoritario, con delitti efferati quanto quelli partoriti dalla mente malata di Hitler & Company, anche se su scala nettamente inferiore; ma la morte di pochi è crudele quando la morte di molti. Non si può fare una netta distinzione tra discriminazione razziale e persecuzione, proprio perché il confine è così sottile da essere impossibile da rilevare. Una discriminazione sociale può anche ricadere in alcuni particolari razziali, come un disprezzo per una particolare lingua o per un tratto somatico (esempio gli asiatici che a causa della prosopagnosia abbiamo difficoltà a distinguerli li uni dagli altri), ma questo non indica strettamente l'essere razzisti.

    Purtroppo molti testi scritti e soprattutto la rete sono ancora all'età della pietra per certi concetti. Fornendo descrizioni e termini per delineare fattori impossibili da analizzare e determinare con accuratezza. Il razzismo rimane all'apice di tutte le discriminazioni sociali, perché ne raggruppa diverse al suo interno. Se poi lo si vuole mettere a tutti i costi al pari di discriminazioni minori, fate pure, ognuno è libero di seguire il pensiero altrui.

    Non ci sono discriminazioni minori o maggiori: la discriminazione è discriminazione, qualunque sia la sua entità. Tuttavia la discriminazione non comporta necessariamente il passaggio all'azione, così come il razzista (nella sua accezzione passiva di cui ho parlato sopra) può essere tale in termini di pensiero.
    Il Razzismo è discriminazione sui canoni della razza e non c'è alcun dubbio che il razzismo sia la forma più brutta di discriminazione, ma sempre di discriminazione si tratta.

    La persecuzione è quando il razzista tende a prendere di mira i singoli soggetti, passando da una linea di pensiero all'azione. Per me queste sono le differenze sul piano teorico, sul piano empirico la differenza si assottigila sempre più.
     
    .
15 replies since 15/1/2015, 16:04   435 views
  Share  
.