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Il gigante blu
Nonostante sia risaputo che gli iceberg "nascondano" circa il 90% della loro mole sott'acqua, è difficile immaginare le dimensioni dell'imponente ventre che risiede sotto le acque gelide dalla sola osservazione della parte emersa.
Eppure accade raramente di trovarne uno diverso da tutti gli altri, un gigante di ghiaccio rovesciato che in un certo senso mostra la sua vera faccia, e che facendo ciò riesce come al solito a stupirci.
Quando il designer e musicista Alex Cornell, in vacanza con la famiglia in Antartide, si è imbattuto in questa rara e fortuita visione non ha perso tempo e ha immortalato il fantomatico iceberg capovolto con la sua fotocamera.
Invece del solito bianco opaco, era di un profondo blu traslucido che permetteva di scorgerne la struttura interna.
Il blocco di ghiaccio è stato avvistato da Cornell mentre attraversava lo stretto di Drake, situato tra la punta meridionale dell'America latina e le isole South Shetland dell'Antartide.Spiegazione
La spiegazione di questo particolare colore risiede nella formazione degli iceberg stessi.
Il colore bianco che di norma caratterizza gli iceberg è dovuto alla neve che si posa e che riflette tutte le frequenze di luce visibile (spettro visibile).
Accumulandosi in vari strati nevosi, essa imprigiona una notevole quantità di aria, che è anche la ragione per cui la neve fresca è soffice e comprimibile.
Giorno dopo giorno la neve subisce una trasformazione ad opera delle temperature e delle pressioni che aumentano progressivamente man mano che i nuovi cristalli di ghiaccio si depositano, accrescendo di conseguenza lo strato stesso.
Questo processo, considerato in tempi geologici, porta ad una eliminazione quasi totale delle bolle d'aria dal ghiaccio sottostante, conferendo quel "profondo azzurro" che abbiamo la fortuna di apprezzare.
Di seguito potete osservare la differenza tra un iceberg ordinario e uno rovesciato.
Si tratta dello stesso meccanismo per cui anche il mare (o più in generale l'acqua) ci appare blu.
Le lunghezze d'onda più lunghe relative allo spettro visibile della luce del sole (rossa e gialla) vengono assorbite durante il passaggio, mentre la gamma nella lunghezza d'onda del blu viene dispersa e riflessa.
Il fatto che si verifichi anche quando l'acqua si congela, ma solo quando tutta l'aria è stata eliminata, determina la sua creazione con maggiore frequenza nella parte inferiore dei grandi blocchi di ghiaccio, oltre ad indicare con buona probabilità che quest'ultimi si siano staccati da ghiacciai antichi.
Non è infatti sbagliato dire che "il ghiaccio blu è per gli iceberg l'equivalente dei nostri capelli bianchi", come sostiene Cornell.
Il rovesciamento di un iceberg è un evento molto raro, poiché necessita di determinate condizioni.
È più probabile che si verifichi poco tempo dopo il distacco dalla piattaforma, quando ancora non ha raggiunto la massima stabilità. Tuttavia di tanto in tanto emerge pure in seguito a causa dello scioglimento progressivo che avviene dopo molti mesi, che ne modifica struttura e peso.
Le versioni in stampa di grandi dimensioni di queste immagini (visibili sul sito di Cornell, su Twitter e su Instagram) sono in vendita, insieme alle fotografie di iceflows, montagne e fauna selvatica.
Edited by Stratego - 5/2/2015, 01:18. -
¬S a s u k e.
User deleted
Sempre affascinanti i tuoi topic *_*
Bravo discepolo.. -
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Bello ^^ . -
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Stratego, l'uomo dei fiori e delle meraviglie surgelate *_*
stupendo <3. -
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Topic Fantastico .
Spettacolare. -
Eli.bt.
User deleted
E' bellissimo ò.ò
Sembra proprio una mega gelatina!. -
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Stupendo, anche se quelli del Titanic ti diranno il contrario .