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Anas.
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CADE LA SPADA MORENTE
Cade la spada morente
d'una guerra già perduta,
piange il soldato solo
in un'oscura grotta buia.
Supino, dolorante,
vuoto nel suo cuore,
vacilla al lasciar
il ferro tanto amato.
Caotiche visioni
son corpo del suo penso,
parole, melodie,
catene son dell'elsa.
L'ombra del presente,
che già è passato,
trattiene il guerriero,
lo blocca nel tremore.
Luce ora appare
nell'animo piangente,
luce dà forza
al tristo cuore morente.
S'alza il soldato,
lascia l'arma funesta,
muore il guerriero,
pura è già l'alma.
Nasce libero l'uomo,
abbandonato il peccato,
e vaga già gioioso
nel mondo del dolore,
protetto, rinsavito,
il lume confina l'oscuro,
ove spina del fatal
pianto non tocca,
ma s'avvicina, minacciosa, al cuore.Anas
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kisame.
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Complimenti Anas, ottima come sempre.
Unico verso che non mi convince è il quarto per i due aggettivi "buia e oscura"SPOILER (clicca per visualizzare)Personalmente trovo che questa poesia si associ molto bene a una splendida statua del periodo greco ellenistico, il galata morente che raffigura un guerriero colpito a morte, a cui è caduta la spada, ma prova a reggersi in piedi nonostante il suo destino sia già segnato..