Non ne usciremo

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    Sono d'accordo con l'analisi scientifica e logica di ogni evento. Non a caso non guardo più la televisione, da anni, preferisco cercare e analizzare le notizie da solo, che essere bombardato di immagini e informazioni studiate a tavolino per indottrinarmi la mente.
    Sono giorni che ho discussioni sugli ultimi eventi di Parigi, proprio perché la gente è condizionata da quello che vede e sente nei Media, mentre io non lo sono e quindi vedo il tutto sotto un differente punto di vista; ma discuterne è sempre un'enorme perdita di tempo. Sei tu contro il resto del mondo.

    Con LORO mi riferivo a un'entità astratta e metafisica. Proprio per allacciarmi alla condizione comune che ci sia sempre un nemico, un guardiano, un potere superiore che lede e controlla le nostre vite. Ogni volta che discuto con qualcuno dei problemi che affliggono il nostro mondo, sento sempre l'incombenza di tale minacciosa presenza.
    In realtà a me non importa nulla di Complotti, Guerre, Crisi e Attacchi Terroristici. Il mio problema è arrivare a fine mese, per il resto posso morire anche investito da una macchina... mentre sto nuotando in piscina (non necessariamente ucciso da un Jidahista Kamikaze Comunista Pagano). Era più che altro per associare un luogo comune alla discussione, altrimenti avrei sostituito il termine LORO con nomenclature varie (Massoni, Lobbisti, Banche, Governi ombra, Signori della Guerra, etcc), ma era più che altro per allacciarmi al discorso di NonhoCampo, restando sul vago.

    Il problema è che oggi giorno se non pensi come la massa, non fai parte della società. Se non fai parte della società, sei etichettato come diverso. E se sei diverso, allora sei un problema per tutti e devi essere eliminato.
    Non ricordo più chi l'ha detto, ma "quando la gente inizia a seguire il tuo stile di pensiero, allora è arrivato il momento di cambiarlo".

    Per mia (s)fortuna sono polemico di natura e sento puzza di bruciato ovunque; metto in discussione tutto e tutti (anche me stesso) e non mi va mai bene nulla. Difficilmente trovo persone che la pensano come me su una determinata cosa, qualsiasi cosa; ma francamente non mi interessa di cambiare il loro modo di pensare, perché mi piace che la mia opinione sia fuori dagli schemi, mi rende diverso... mi contraddistingue dalla massa comune.
    So bene che essere testardi è un difetto, ma di certo non cerco il complotto o il lupo cattivo, anche perché (ce lo insegna la storia) è sempre stato così, da quando l'uomo ha iniziato a fondare le prime comunità. C'è chi può e c'è chi non può. C'è chi vuole e c'è chi prende.

    Aze aze.
     
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    Ti stavo semplicemente facendo notare come dire che "la gente" o "l'uomo comune" la pensa sempre in un determinato modo (e hai lasciato intendere che per questo sia stupido, perchè è manipolato) equivale a dire che una realtà astratta e metafisica sia stupida poichè la gente è un concetto astratto tanto quanto "i cattivi".
    Insomma hai fatto lo stesso della gente che tu definisci comune.

    Anche vedere un complotto dietro implica la visione di un cattivo astratto di cui non sai bene il volto, alla fine poco cambia.
    E anche il resto del mondo è un concett - vabè hai capito.

    Secondo me la discussione con chi la pensa diversamente da me è proficua, può essere anche l'idea più lontana dalle mie corde. Non distinguo mai tra me che ho un pensiero tanto diverso e gli altri che potrebbero averlo differente, prendo ogni pensiero come un caso isolato, non importa chi ne è portavoce. Quindi onestamente come la pensa la maggioranza non ha importanza, come non ha importanza come la pensa la minoranza. Non è quanti dicono qualcosa che ne conferma la veridicità, quindi non vedo a che pro fare considerazioni simili.
     
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    Si chiama conoscenza... è facendosi domande e cercando delle risposte che si apprende qualcosa per correggere i propri o gli altrui errori.
    Da come strumentalizzi il mio "gente comune" e "cattivi", sembra quasi che non ti importi cosa succede intorno a te, ma solamente che succeda e basta. Il problema oggi giorno è che le persone (in generale) preferiscono che siano gli altri ad affrontare i problemi (e con "altri" mi riferisco a persone che affrontano i problemi, in un modo o nell'altro). Si lamentano quando le cose vanno male, ma si pavoneggiano del passato (quando le cose andavano anche peggio e non se lo ricordano: "si stava meglio quando si stava peggio").
    Quindi alla fine chi rientra nel pensiero comune e chi ne è invece esterno?

    Parlo per frasi fatte perché non si può farne a meno. Non puoi spiegare a un carpentiere come costruire un'imbarcazione senza parlare in linguaggio tecnico navale. È naturale che utilizzi certi termini.
    Tu condanni il pensiero di per se, secondo il tuo modo di pensare non si dovrebbe discutere di nulla perché tanto è inutile farlo.

    Non è normale vedere complotti ovunque, ma non è neanche normale credere che Babbo Natale dispensi regali, la notte di Natale, viaggiando su una slitta volante. Porsi domande e chiedersi il "perché" di certe situazioni e certi eventi è naturale, si chiama conoscenza ed è indice di maturità mentale. Quello che è sbagliato (ed è un luogo comune del pensiero della massa) è considerare "complottisti" tutti quelli che vedono del marcio dove l'informazione dice che è tutto pulito.
    Sono 10 anni che la menano che la Crisi è finita, che la lotta al Terrorismo ha fatto passi da gigante, che l'economia mondiale è in ripresa... ma io non vedo grossi cambiamenti, anzi vedo sempre che le cose più cambiano e più rimangono le stesse (cit.).
    A mio parere è importante discutere e avere punti di vista differenti, ma soprattutto è importante metterli a confronto. Quello che è sbagliato è dire che una cosa è vera o giusta solo perché qualcuno ha detto che è così. Se non esistono le prove tangibili e i fatti, per me tutto è una grossa bugia.

    Oggi leggevo delle ultime notizie sulla caccia al Terrorista fuggitivo e mi sembrava di vedere la trama di un telefilm. Per la "gente comune" certe cose passano inosservate semplicemente perché non tutti sono tanto colti da notare certe sfumature. Per mia fortuna (e per tutti coloro che sanno qualcosa di incipit della action fiction) è facile notare cliché assurdi, che nella realtà dei fatti non sarebbe logico o possibile agire in quel modo.
    Per questo parlo di "massa", perché una persona, presa singolarmente, è difficile da raggirare, ma un gruppo di persone, nel loro complesso, sono malleabili come plastilina nelle mani di un artigiano esperto.

    Aze aze.
     
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    CITAZIONE (GANTZ @ 23/11/2015, 00:20) 
    [color=purple]Si chiama conoscenza... è facendosi domande e cercando delle risposte che si apprende qualcosa per correggere i propri o gli altrui errori.
    Da come strumentalizzi il mio "gente comune" e "cattivi", sembra quasi che non ti importi cosa succede intorno a te, ma solamente che succeda e basta. Il problema oggi giorno è che le persone (in generale) preferiscono che siano gli altri ad affrontare i problemi (e con "altri" mi riferisco a persone che affrontano i problemi, in un modo o nell'altro). Si lamentano quando le cose vanno male, ma si pavoneggiano del passato (quando le cose andavano anche peggio e non se lo ricordano: "si stava meglio quando si stava peggio").
    Quindi alla fine chi rientra nel pensiero comune e chi ne è invece esterno?

    Ho parlato del metodo scientifico che progredisce appunto verso la conoscenza attraverso il sistema ipotesi - prova empirica, anche io la cerco.
    Semplicemente facciamo parte tutti del pensiero comune, chi pensa di sfuggirne secondo me ne è dentro. Tu criticavi chi ne faceva parte facendo esattamente ciò che fanno quelli che critichi, non era un'accusa, era un (maldestro) tentativo di farti notare ciò.
    Siamo uomini, ci crediamo tutti meglio del prossimo (in modo più o meno conscio),

    Comunque hai colto nel segno, non mi importa di cosa succede attorno a me, mi importa di comprendere i motivi per cui accadono le cose.
    Poi se dal punto di vista umano qualcosa mi tocca è un altro discorso, facendomi difatto avvicinare ai morti del terrorismo, però mi chiedo perchè è successo. Il biologo studia perchè viviamo, perchè gli esseri viventi funzionano in un determinato modo, non perchè essi "sono".
    E come quando una teoria scientifica viene resa obsoleta dalle prove empiriche, così critico chi porta avanti tesi obsolete e già smentite
    Tuttavia resto fermo nella convinzione che non esista una Verità assoluta, quindi ascolto comunque quanto viene detto e lo accolgo nella mia analisi, prendendolo in considerazione proporzionalmente alle argomentazioni, senza mai negarlo in maniera totale.

    Non hai capito che io non condanno il pensiero, io lo accolgo per quel che è scindendolo dalla persona e analizzandolo nell'insieme.
    Nel momento in cui dici che tu la pensi diversamente dagli altri, in maniera più o meno velata mi fai intuire che ciò dovrebbe influire, ciò non lo fa.

    Immagina la mia valutazione di un fenomeno come un diagramma a torta.
    Ogni singola ipotesi riguardo essa, detta da chiunque, occupa un determinato spazio, tuttavia lo spazio varia a seconda di quanto le argomentazioni mi sono sembrate provate e documentate.
    L'idea che ci sia un grosso complotto non sparirà mai, però avrà un influenza minima sul mio pensiero perchè ad ora nessuno mi ha portato una documentazione, solo sensazioni personali.
    Raramente un'idea su un argomento occupa da sola più del 50% (va da se che nemmeno credo al terrorismo come loro cattivi noi buoni, come dicono i Media)

    (Si, non ho capito perchè hai detto che critico chi si pone domande e condanno il pensiero...credo sia tutto l'opposto ma mi rendo conto di spiegarmi malissimo)
     
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    In fondo ho compreso quello che intendi, ma è come lo esponi che sembra che tu condanni chi la pensa in un modo rispetto a un altro, solo perché tu critichi ogni tipo di posizione, basta che sia una posizione. Ciò che tu condanni è che "affermare di pensarla diversamente" equivale ad adeguarsi al concetto comune. La realtà dei fatti è che non esiste il concetto comune, è solo un astrattismo. Esistono la maggioranza e la minoranza.

    Non dico di essere una persona che ragiona in modo corretto, magari la maggioranza ha ragione e io vedo il torto dove in realtà è tutto razionale; ma il problema di fondo è che farò sempre parte della minoranza perché ragiono sulle cose da un punto di vista che la gran parte delle persone, che conosco e (purtroppo) della maggioranza della gente comune (o popolo), non prende minimamente in considerazione. Non gli passa neanche per l'anticamera del cervello di mettere in dubbio certi concetti o di porsi domande scomode su certi eventi.
    Questo tipo di pensiero, secondo me, non riesci a farlo rientrare nei tuoi parametri di classificazione, proprio perché il distinguere le varie ideologie, in base a una torta grafica, equivale nuovamente a far parte del sistema che distingue buoni da cattivi.

    Secondo me la verità assoluta esiste eccome, solo che è inaccessibile a tutti. Sia a chi la crea, sia a chi la deforma. Sia a chi la brama o a chi la teme. La storia ci insegna che la verità è scritta e revisionata da chi ne ha i mezzi e le possibilità, quindi mettere in dubbio quello che non è logico o va contro le tue conoscenze mi sembra alquanto naturale. Proprio perché la verità è effimera, volubile e ne esistono svariate forme (o punti di vista).
    Purtroppo la maggior parte delle persone tende a non porsi troppe domande, neanche su banalità stratosferiche. Prendono tutto come oro colato perché pensare con la propria testa è uno sforzo troppo elevato. Questo tipo di concezione di pensiero andrebbe condannata... e non condannare, invece, se sia corretto o sbagliato pensare in un modo rispetto ad un altro.

    L'ho già detto più di una volta (in altri topic): per me quello che trascende le mie capacità fisiche e intellettuali non rientra nella mia sfera degli interessi; ma non significa che non mi ponga domande e che non stili delle ipotesi su qualcosa che attrae la mia attenzione. Dico la mia su Politica, Terrorismo, Criminali e Guerra, ma questo non è indice che le cose abbiano un reale interesse per me, tanto da farmi prendere una posizione salda e insindacabile. Per me non tutto quello che succede a questo mondo rientra in un complotto, ma guarda caso molte cose, che sono considerate dei complotti (dalla solita maggioranza comune), mi risultano molto più logiche e lineari se viste dal punto di vista della minoranza.

    Il punto è se essere convenzionali oppure essere anticonvenzionali. Solo che spesso essere anticonvenzionali significa rientrare nel sistema dell'antisociale e antietico. Quindi alla "maggioranza" (società civilizzata con la stessa idea di pensiero), questo modo di pensare fa paura... e la paura porta al disprezzo.
    Per LORO (e qui intendo l'elite gerarchica, che gestisce e amministra la vita di milioni di persone) fa più comodo che la gente abbia un'idea di pensiero comune, invece che ci siano tanti filoni differenti, ognuno di essi con un proprio potenziale e una propria linea di pensiero indipendente. Questo perché mille persone che hanno fame le accontenti con un po' di cibo, ma mille persone che vogliono mille cose differenti... sono un problema, un enorme problema.

    Aze aze.
     
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    Mi intrometto un attimo per dire la mia riguardo un paio di cose, anche se sarà più una confessione che un tentativo di imbastire una discussione; una confessione perché quello che voglio è semplicemente mettere per iscritto quello che penso di specifiche persone e del loro modo di ragionare. Non una discussione perché proprio a causa di ciò che penso di quelle persone e di quel modo di ragionare sono portato a disconoscere, se non la possibilità quantomeno l'utilità di sostenere un contraddittorio vero e proprio. La mia dunque potrebbe tranquillamente intendersi come una questione personale, ma ne sostengo comunque la legittimità in quanto non del tutto slegata dal contesto (quale sia il contesto poi nessuno lo sa ma vabbè Wowbagger è speciale, lui può proporre "dibattiti" su qualcosa di non definito e dove si va si va)... oltretutto l'off topic è stato di fatto legalizzato in via giurisprudenziale (in realtà nulla è off topic perché non c'è topic). Ciak si gira:

    Kira, stai calmo. Non hai scoperto l'America. Legge universale, bene e male, giusto e sbagliato assoluti, sono concetti superati da (forse) secoli, la peculiarità della società (l'Occidente più che altro) contemporanea, dell'"uomo moderno", è per l'appunto il tentativo di conciliare l'istinto di sopravvivenza con l'ormai acquisita consapevolezza che... Dio è morto (visto che se ne parlava da qualche parte... I filosofi di WA! Ok basta). Scendi sulla Terra tra noi mortali per un attimo, scoprirai che qualche passo avanti lo abbiamo fatto. I sofisti ti hanno anticipato di 2500 anni e il mondo si è adeguato. Mi premeva dirtelo, nessuno condanna nessuno perché "è universalmente giusto o sbagliato". C'è ovviamente chi lo fa ma qui si parla di collettivo, umanità. "Ma dai non prendiamoci in giro ancora non abbiamo capito che tutto è relativo non sta scritto da nessuna parte che è sbagliato uccidere è solo un codice auto imposto come tutto del resto"... Sì che lo abbiamo capito Kira. Grazie. Si cerca di andare oltre, segui le briciole per terra e raggiungerai gli altri. Non sto cercando di dire che non puoi fregartene bellamente di tutto e tutti, solo renditi conto che chi invece non lo fa non crede per questo nell'esistenza di una verità universale, paradossalmente (ma neanche più di tanto vista l'evoluzione del ruolo della religione nella società moderna in seguito ad un non trascurabile processo di secolarizzazione) neppure i credenti lo fanno. Tutto è relativo, tranne il fatto che tutto è relativo. Buahahahahah, no dai scherzo. Kira ti voglio (relativamente) bene.

    Campo... no.

    Gantz. Vengo in pace. Non mi mordere. Sto compiendo uno sforzo immane in questo momento, il tuo modo di pensare ti rende ai miei occhi inaccessibile, altro che il relativismo di Kira. Cercherò di essere il più breve possibile (alla fine non ho scritto pochissimo neanche io ma fa niente), io, poi tu ovviamente potrai rispondermi con 1749 righe anche se ne basterebbero 5, non ti preoccupare sappiamo tutti che anche tu come Dumas vieni pagato in base a quante pagine-righe-parole scrivi... Ok, togliamoci il dente. La tua concezione di "Io contro il resto del mondo" è fantastica. Io personalmente non so come tentare anche solo un approccio. Essa esclude il contraddittorio in quanto tu "ragioni con la tua testa", sei colto, sei l'èlite (quella vera) se non addirittura un unicum, gli altri sono la massa ignorante, indottrinata, manipolata, quindi basta, hai già stravinto in partenza, andiamo tutti a casa... Le argomentazioni cessano di avere importanza, il metodo scientifico di cui si è parlato si piega alla dicotomia maggioranza-minoranza, ciò che conta è da che parte dello scacchiere ci si trova. Nient'altro. Se il tuo pensiero, qualunque esso sia, rispecchia ciò che dice la "massa", allora è frutto del condizionamento dell'èlite (questa volta quella falsa o meglio malvagia, dominatrice, egoista, tiranna), dei media, se invece ti distingui dal "pensiero comune", se sei in minoranza, sei indipendente, sei arrivato alla verità con le tue forze, senza indottrinamento. Complimenti hai battuto la lega. Sì, viva la ragione e la scienza, però solo se non guardi più la televisione, il metodo scientifico non esiste per la massa ignorante, la ragione non è roba da plebaglia. Quindi il metodo scientifico in sé non ha valore se non sei dalla parte "giusta". La conoscenza, il porsi domande, il chiedesi il perché, solo così si arriva alla verità... se però lo fai e arrivi alla conclusione sostenuta dalla massa, allora non vale. Ritenta, sarai più fortunato. "Mi piace che la mia opinione sia fuori dagli schemi, mi rende diverso... mi contraddistingue dalla massa comune". Tutto si racchiude in questo pensiero. Per questo dico che trovo inutile discutere perché le argomentazioni, le fonti, i ragionamenti, i numeri, le statistiche, non hanno importanza di per sé. A me piacerebbe mettere in dubbio che
    in Italia (come ormai nel resto del mondo) si fa "gestione delle masse", che dal nulla, piccole tribù nomadi e analfabete sono diventati gruppi armati organizzati e finanziati da Governi ombra e Magnati del Petrolio, che i forti sono stati costretti ad attuare il piano di globalizzazione, che la povertà stia aumentando e non scomparendo, che in Economia non si sente mai dei motivi per cui aumenta la soglia di demarcazione tra povero e ricco o del perché le Nazioni si indeboliscano economicamente fino al completo fallimento, che la crisi mondiale è stata creata a tavolino in modo da rendere tutti più mansueti, che la Cina è al collasso economico, che USA e alleati finanziano, addestrano e armano l'Isis, che la polizia francese dovrebbe essere in grado di monitorare in tempo reale ogni singolo cittadino e dislocare istantaneamente in ogni metro quadrato di Parigi le forze speciali, e molto altro ancora,


    ma che senso ha se tanto alle fine tutto si riconduce a quello schema di maggioranza, gente comune (bellissima questa definizione), pensiero unico (che poi mi piacerebbe anche discutere dell'esistenza di un pensiero unico), indottrinati ignoranti vs minoranza acculturata, libera dalle catene? "Il punto è se essere convenzionali oppure essere anticonvenzionali", anche questa frase secondo me dice tutto. Mancano le basi per un qualsiasi tipo di dialogo. Ciliegina sulla torta, il martirio, la maggioranza ha paura della minoranza e delle sue verità scomode, e quindi cerca di eliminarla. KO tecnico. Chapeau.

    Wowbagger... niente volevo solo esprimere la mia solidarietà a questa persona:
    CITAZIONE
    All'università uno mi ha chiesto di non socializzare con lui perchè sono il nemico

    Ha fatto bene, anche troppo. Ringrazia piuttosto.

    Siete tutti bellissimi e bravissimi però io preferisco lui. Dilettanti.

    Ecco, ho detto più o meno tutto quello che avevo da dire in modo confuso ma tant'è. Sentitevi liberi di non rispondermi (non che ci sia qualcosa da rispondere a dir la verità), non è mia intenzione dar vita a un contraddittorio (anche io sto escludendo il contraddittorio lo so, più precisamente escludo un contraddittorio sulla possibilità di sostenerne uno, ma quanto sono idiota!?) Torno nell'oblio.
     
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    Campo... no.

    Almeno spiegami il motivo di quel "no"...
     
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    Dire che la maggioranza è ignorante, è... banale. Se l'ho sottinteso non era mia intenzione. Siamo tutti ignoranti in qualcosa rispetto che ad un altra (senza apostrofo). Il problema è semplicemente dare credito alle informazioni perché non si ha di meglio da fare che avere sempre la pappa pronta e servita.
    Francamente non seguo più la televisione solo perché mi ero stancato del Trash, dei Varietà, dei Reality, delle Fiction, dei Telegiornali che parlando 5 minuti di una notizia importante e 30 minuti di gossip e criminalità. Sono quasi 10 anni che non seguo più la televisione, ma ogni volta che sono a casa di un conoscente o un amico (non ho amici, quindi altri conoscenti) finisco per esserne catturato... e questo mi fa sempre riflettere.
    Non mi reputo più colto degli altri, semplicemente sono solo una persona estremamente curiosa e la curiosità è alla base della conoscenza. Quello che critico è che, oggi giorno, la maggior parte della gente ha perso l'interesse e gli stimoli per apprendere. Tanto c'è un App che ti fa tutto, c'è un detergente che pulisce tutto, c'è l'artigiano che aggiusta tutto e ci sono i soldi che pagano tutto.

    Se un pasto è più saporito se guadagnato con il proprio sudore, allora sono dell'opinione che una verità (per quanto possa non essere vera) sia più soddisfacente se raggiunta che le proprie forze, senza dare sempre tutto per scontato. Poi la verità assoluta è irraggiungibile, mi accontento di poterci ragione sopra e trarre le mie conclusioni... dopo aver selezionato le varie opzioni e sentito tutte le versioni reperibili.

    PS: mi spiace, non sono 1749 righe e neanche 5, anche se ci ho provato.
    PS2: non mi credo migliore degli altri o più intelligente, c'è già Kira a occupare quel primato.
    PS3: che poi "disprezzi" il genere umano, in ogni forma e colore, questo è vero... per me siete tutti ghey (anche le donne).
    PS4 White Edition 500 GB in offerta da MediaWorld a 349,99 Euro.

    Aze aze.
     
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    CITAZIONE (W.K.Heisenberg @ 23/11/2015, 21:41) 
    (quale sia il contesto poi nessuno lo sa ma vabbè Wowbagger è speciale, lui può proporre "dibattiti" su qualcosa di non definito e dove si va si va)... oltretutto l'off topic è stato di fatto legalizzato in via giurisprudenziale (in realtà nulla è off topic perché non c'è topic). Ciak si gira:

    Sei l'unico che se ne sia accorto :omf:
    Che poi ogni volta si va sempre nella stessa direzione
     
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    Scherzi a parte, malgrado il fatto che non credo di essere stato compreso per un buon 45/90, 20/40, 10/20, 5/10, 3/6, 1/2 (insomma la metà), questa discussione mi ha divertito e mi ha aiutato
    Nel senso che tutto quel che ho scritto mi è venuto in mente mentre scrivevo. Erano concetti che avevo in testa ma di cui non ero mai riuscito a portare una trasposizione meditante la parola. Una sorta di presa di coscienza di un mio modo di vedere il mondo e la conoscenza è avvenuta.
    (non hai capito il senso del diagramma a torta grantzse)

    Mi piace divagare.
     
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    Sono il pazzo tra i pazzi
    In questi strani palazzi
    Che hanno piani infiniti
    Ma che sono crollati.

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    Heisen, non mi pare di aver mai scritto di essere stato il primo a pensare certe cose, sinceramente nemmeno mi interessa, non sto facendo una gara, anche perché sono talmente pigro che sicuramente arriverei ultimo. Anche se c'è da dire che i sofisti sono un paragone non del tutto calzante, visto il punto a cui è arrivata la loro filosofia.

    Comunque, tornando a noi, non mi sembra sensato banalizzare un'idea perché questa è già stata portata avanti da qualcuno secoli prima, perché a questo punto si potrebbe dire che tutto è semplicemente riproposizione, reinterpretazione e approfondimento di concetti già espressi nell'antichità. Insomma, nel dire di non dire cose ovvie hai detto cose ovvie :v. Detto ciò, se da una parte ho scritto qualcosa di non innovativo, quindi purtroppo non potrò averci i diritti (mannaggia, mannaggia), dall'altra non si può dire sia un discorso privo di utilità, e questo perché a differenza di quanto credi a sostenere la completa relatività della realtà non sono in tanti, anzi, a pensare alla verità di un oggettivo universale sono una marea di persone, la stragrande maggioranza. E non si parla solo di sempliciotti, eh, ci sono fior fior di filosofi, scrittori, artisti, teologi pensatori... che hanno cercato di sostenere e dimostrare l'esistenza di una metafisica e che ancora continuano a farlo. Ma anche se fossero in tanti, che problema c'è?

    Tra l'altro hai anche isolato una parte di un unico discorso più lungo. Che errore da dilettanti. :v
     
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    Kira il tuo appunto è sacrosanto ma hai travisato le mie parole, colpa mia, mi sono espresso male. Non ti accuso, ovviamente, del fatto che tu ti faccia passare per il portatore di un messaggio inedito e rivoluzionario, ci mancherebbe. E non discuto nemmeno le idee di filosofi, teologi, pensatori o giardinieri, per carità, lascio i massimi sistemi a voi altri. Tutte validissime senz'altro ma qualcosa mi dice che se non pago le tasse adducendo come scusante una concezione deterministica della realtà secondo la quale tutto è causa immanente di Dio e che in realtà noi tutti siamo parte di un uno più grande, Equitalia mi starà addosso comunque, non c'è Spinoza che tenga. Ti rinfaccio semplicemente il tuo considerare l'umanità come un manipolo di cavernicoli legati a superstizioni irrazionali. Questa suona già meglio. "Già con i sofisti si comincia a..." per dire che da allora qualche passo in avanti lo abbiamo fatto. Prevengo la tua obiezione circa la persistenza della religione in quanto come ho già detto il suo ruolo e la sua influenza hanno subito cambiamenti profondi. Oddio, ci sono ancora realtà nelle quali il Corano fa da codice penale ma direi che oggigiorno un serial killer ha buone probabilità di venir giudicato in base alle leggi degli uomini che non a quelle di entità universali non meglio specificate. Ed insisto proprio sulla tua stima secondo la quale la stragrande maggioranza delle persone, la società in generale, agisce e giudica nell'ottica di un'oggettività universale. Io dico no, tu dici sì, io dico ancora no e tu dirai ancora di sì. Da qui partono i fraintendimenti di cui sopra. Piano piano, passo dopo passo, penso di poter tranquillamente affermare che siamo giunti ad una realtà (bella o brutta, giusta o sbagliata, libera o opprimente, non è questo il punto) nella quale vi è una presa di coscienza del fatto che quel macro-sistema di regole a cui fai riferimento, non è altro che una nostra imposizione, chiamala come la vuoi chiamare, una gabbia, una chimera, il rigurgito di una razza egoista, Gianfilippo, fai tu. La consapevolezza della relatività (unicamente in quest'ottica parlavo di concetti superati nel senso di acquisiti) del sistema verso l'esterno. Allo stesso tempo vi è la convinzione che un qualche ordine abbia senso di esistere, per cui certi comportamenti sono considerati condannabili. Deve dunque esistere anche un'oggettività endogena, relativa, non assoluta, ma legittimata. Tu neghi l'esistenza di una tale consapevolezza, io ne sostengo l'evidenza, per questo dico che un dibatto non è possibile o quanto meno sensato ferme le due posizioni. Poi io non so su che basi tu possa affermare che la stragrande maggioranza sia ancora convinta di A e non di B, ci siamo limitati entrambi a monosillabi o poco più per il momento. Ho le mie ipotesi, ma non era questo l'oggetto del mio intervento.

    CITAZIONE (Kira-dn @ 24/11/2015, 22:10) 
    Tra l'altro hai anche isolato una parte di un unico discorso più lungo. Che errore da dilettanti. :v

    Azz... non nego di essere un dilettante, figurati, sono nato ieri, non ho pretese, però l'ho fatto consapevolmente, concentrarmi sul punto che più mi premeva intendo, e tralasciare l'hitlerizzazione dell'umanità, la vera essenza dell'essere umano e la volontà di chi "comanda" il sistema. Perché, dici che non era possibile trattare quella parte singolarmente?


     
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    In questi strani palazzi
    Che hanno piani infiniti
    Ma che sono crollati.

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    per questo dico che un dibatto non è possibile o quanto meno sensato ferme le due posizioni

    Uno scambio di idee potrebbe portare in ogni caso a una maggiore riflessione da parte di almeno una delle due parti. L'essere della propria idea e anche sostenerla fermamente in genere (ovvio, dipende molto da chi prende parte alla conversazione) non impedisce di prendere il concetto degli interlocutori e confrontarlo al proprio. Poi magari si arriva alla conclusione che l'altro ha detto "una cagata pazzesca", però almeno si è posta di fronte alla propria più o meno presente consapevolezza il dubbio instillato da qualcun altro. E' a questo che dovrebbe portare un dibattito ed è a ciò che le rare volte in cui faccio un commento serio voglio arrivare, ovvero alla riflessione, al mettere in gioco le proprie certezze o incertezze.

    Sul resto non credo di aver da commentare. Anzi, no, perché ti premeva quel punto?
     
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