La piccola e il mostro

Racconto breve.

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    Uno, due, tre. Uno, due... tre!
    La piccola saltellava allegramente sul marciapiedi, figurandosi i settori d'una campana tracciata col gesso. Non conosceva realmente le regole del gioco, ma ripeteva soltanto in maniera meccanica i gesti dei bambini che, nel giardino della scuola e per le strade, aveva ammirato divertirsi con quel passatempo. Il cielo cominciava a rumoreggiare sopra la sua testa: la notte prendeva il sopravvento e, come se non bastasse, uno strato nuvoloso celava ogni dettaglio felice, la nascita delle stelle, il chiarore della luna; era un nembo gonfio di pioggia, pronto a liberarsi del carico insostenibile e dare vita a un temporale.

    La piccola si accorse subito della minaccia incombente: distolse la propria attenzione dall'attività ricreativa e si preoccupò soltanto di rincasare al più presto. Il suo passo si fece subito affrettato, ma non si precluse lo stesso qualche leggero balzo divertito, che le permise di sorridere ancora e pensare a quanto fosse gioiosa la sua vita. In tutta probabilità mamma la stava aspettando con parecchia impazienza: solitamente, al termine delle lezioni di pianoforte, la piccola faceva ritorno a casa con largo anticipo, mentre quella sera aveva smarrito la bussola, soffermandosi eccessivamente sui ricordi della giornata appena trascorsa.

    - Mamma sarà in pensiero... devo fare in fretta, so che voleva preparare il mio piatto preferito... un ultimo salto e basta, ecco. - e smise di giocherellare, iniziando quindi a correre.

    [...]



    All'interno d'un locale poco più distante, un capannello di clienti circondava l'uomo seduto ai margini del bancone. Lo osservavano estasiato compiere movimenti con un coltello dalla forma bizzarra. L'uomo ordinò un Martini cocktail: raccolse l'oliva immersa nell'alcol e la mostrò a tutti i presenti; quindi la ripose sul tavolo e, facendo roteare la lama tra pollice e indice, mosse il polso con uno scatto. Fu questione d'un istante, di attimi invisibili: l'oliva fu privata del suo nocciolo duro e frastagliato, e la gente si stupì nel non vedere incisioni all'esterno del frutto. Era come se ne avesse estratto il cuore senza bisogno di ferirla. Clap, clap, clap. Un scroscio di applausi riempì il locale e l'uomo rispose a quell'ovazione con un sorriso sottile, mantenendo lo sguardo basso e imperscrutabile.

    I suoi ammiratori lo scongiurarono di esibire nuovamente quella sua impressionante e, allo stesso tempo, stramba capacità. L'uomo non ebbe problemi a ripetersi; cominciò anzi a mostrarsi sempre meno distaccato e, a un certo punto, decise di offrire un giro di cocktail a tutti quanti. Forse quel che l'aveva reso così socievole e divertito era stato l'incontro d'un viso angelico, lo sguardo d'una bimba che si godeva lo spettacolo da dietro il vetro della porta girevole...

    [...]


    - Oh! -

    La piccola si ritrasse vedendo quegli occhi di cristallo fissarla intensamente.

    - Meglio tornare a casa, meglio tornare a casa... -

    Un rombo fragoroso, e le gocce di pioggia iniziarono a punteggiare l'asfalto; quindi la precipitazione si fece a mano a mano più fitta, trasformandosi in un vero e proprio acquazzone. La piccola riprese a saltellare, ma questa volta non si trattava più di allegri balzi, bensì di un galoppo sfrenato, una corsa verso il rifugio sicuro. Plack, plack, plack: il rumore degli stivaletti che affondavano nelle pozzanghere, particolarmente simile a uno scroscio di applausi...

    - Meglio tornare a casa, a casa... -

    Aveva paura, si sentiva osservata, perseguitata. Non si accorse minimamente di aver imboccato una strada sconosciuta, e ritrovandosi di fronte a un vicolo cieco si voltò per ritornare sulla via principale... ma la sua vista si scontrò immediatamente con la figura di quell'uomo, il mostro che più le incuteva timore, l'incubo maggiore. Maneggiava tranquillamente il suo coltello; la scrutò da capo a piedi come non aveva mai fatto prima.

    - Ah...! -

    Il suo grido venne soffocato dal terrore. L'uomo le si avvicinò, l'afferrò per un braccio. Ora la punta del suo coltello lambiva il petto della piccola. Lentamente, diede forza e affondò la lama fino a raggiungerle il cuore. Gli occhi di lei si spalancarono, la bocca si distorse in una smorfia... e tutto quanto s'interruppe.

    La piccola ricadde pesantemente al suolo; un rivolo di sangue cominciò a scorrere dal taglio; la pozzanghera si tinse d'un rosso vermiglio.

    L'uomo osservava. Le labbra s'incurvarono, gli occhi si serrarono; quindi tornò sui suoi passi, sfiorando con la lingua la lama inzaccherata.
    Plack, plack, plack.
     
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    Il racconto è orribile e andrebbe cancellato
     
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    Ciao, posso chiederti cosa non ti è piaciuto? Perché un commento così poco elaborato mi dà parecchio fastidio, soprattutto considerando il tempo che ho impiegato per scrivere queste breve racconto thriller. Grazie in anticipo.
    Non vorrei né litigare né sembrare maleducato, ma voglio essere sincero e perciò ho detto di essermi infastidito.
     
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    Beh se è Thriller non poteva finire diversamente
     
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    CITAZIONE (M for Mikelo @ 30/3/2019, 12:32) 
    Ciao, posso chiederti cosa non ti è piaciuto? Perché un commento così poco elaborato mi dà parecchio fastidio, soprattutto considerando il tempo che ho impiegato per scrivere queste breve racconto thriller. Grazie in anticipo.
    Non vorrei né litigare né sembrare maleducato, ma voglio essere sincero e perciò ho detto di essermi infastidito.

    Ma certo .
    Mi spiego .
    Il mio giudizio negativo non è né sullo stile del racconto , né sulla sua stesura che è buona e fatta molto bene.
    Il mio giudizio negativo riguarda solo il soggetto del racconto , una bambina , e sul compiacimento che ha il personaggio nell'ucciderla .
    Poi , anche , nell'attenzione che il personaggio dell'assassino ha per una bambina , attenzione che un uomo adulto non può avere per un minore .
    Ancora poi il finale è disgustoso .
     
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    Beh ma purtroppo sono cose che, seppur orribili, possono capitare. Vedi Albert Fish
     
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    Ah vabbè , se è un genere già esistente , allora comprendo che ci siano creazioni di ulteriori racconti su questo stile .
    Sarà solo questione di gusti quindi ..
     
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6 replies since 25/3/2019, 05:29   4828 views
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