L’Odissea, assieme all’iliade, è una delle opere greche antiche più importanti a noi giunte. Naturalmente per comprendere la storia narrata dobbiamo conoscere il poema citato del Pelide Achille, che narra dell’ultima grande impresa dei regni micenei: la conquista della città di Troia (chiamata Ilio).
Ma cosa è narrato nell’Odissea? Nei suoi ventiquattro libri ci racconta le avventure di Odisseo (Ulisse), re di Itaca, che si svolsero durante il suo lungo ritorno dopo la conquista della città. In uno di essi vi è però l'avventura del figlio nel continente, Telemaco, chiamata appunto Telemachìa.
Strutturalmente questo importantissimo poema epico è molto più complesso dell’Iliade, poiché narra circa sei settimane di storia senza un ordine cronologico stabile: vi è un flashback che narra ben dieci anni delle peripezie di Odisseo. Le altre differenze con il poema dell’ira di Achille riguardano la presenza degli dei che, se nella guerra di Troia era assolutamente fondamentale, nell’Odissea è meno determinante.
Queste diversità hanno fatto sorgere numerosi dubbi agli esperti della provenienza dei due poemi: sono attribuiti ad un rapsodo che ha “cucito” i canti orali composti dagli aedi (cantori), ossia Omero; pare impossibile tuttavia che abbia creato due poemi strutturalmente così diversi, sia a livello di stile narrativo, sia a livello di contenuti. La questione omerica rimarrà probabilmente irrisolta, tuttavia possiamo affermare che i due poemi furono trascritti dal grande tiranno ateniese Pisistrato nel corso del VI secolo a.C., in dialetto ionico con sfumature di dialetto eolico.
Nel poema troviamo moltissimi elementi di tipo meraviglioso, come gli incantesimi di Circe, le Sirene e Polifemo: sono caratteristici della narrazione epica.
Andiamo ora a vedere le varie “Tappe” del viaggio di Odisseo:
1 Troia: Finita la guerra dopo dieci anni Odisseo, che ha vissuto esperienze terribilmente d’eccezione, parte assieme ai compagni per tornare a Itaca.
2 Cìconi: Si ferma in Tracia, ma viene attaccato dai cìconi, che uccidono una parte dei suoi compagni.
3 Lotòfagi: Incontra una improvvisa tempesta che lo porta in Africa dai Lotofagi, mangiatori di fiori di loto, e alcuni dei suoi compagni mangiano la droga. E’ quindi costretto a tornare alle navi.
4 Ciclopi: Pervenuto in Campania, viene catturato dal ciclope Polifemo (figlio del dio Poseidone) che divora alcuni compagni. Dopo il famoso stratagemma de “Il mio nome è Nessuno” , riesce a fuggire accecano il gigante, ma ottiene in cambio l’ira di Polifemo.
5 Eolo: Assieme ai sopravvissuti, Odisseo giunge nelle isole eolie, dove il dio dei venti gli da un otre che gli permetterà di giungere a Itaca. A poca distanza dalla patria, tuttavia, Odisseo si addormenta dopo nove notti insonni, i suoi compagni aprono l’otre, e si forma una tempesta.
6 Lestrigoni: Arrivati vicino alle bocche di Bonifacio in Sardegna, l’eroe e i compagni fuggono da una tribù di cannibali che distrugge undici delle dodici navi rimaste uccidendo alcuni compagni.
7 Circe: giunti in quella che oggi è chiamata Costa di Ulisse (provincia di latina), alcuni compagni vengono trasformati in porci da una donna, Circe, ed Odisseo, sfuggito all’incantesimo grazie a Ermes, riesce a farli riprendere sembianze umane. Starà con lei circa un anno, finché Circe non gli consiglierà di andare nel regno dei morti per chiedere una predizione del futuro all’indovino Tiresia.
8 Cimmeri: In un luogo estremamente a Ovest, Odisseo raggiunge l’oltretomba, dove vivrà attimi drammatici e molto rappresentativi dell’opera: qui infatti incontra Achille che gli dirà che preferirebbe essere l’ultimo dei servi sul regno del sole (la terra) che il principe degli inferi. Incontra anche Agamennone, Aiace (che si rifiutò di rivolgergli la parola poiché si era suicidato anche per colpa sua) e, con grande tristezza, la madre Anticlèa. Tiresia gli precide il futuro.
9 Sirene: Torna quindi dai compagni e giunge nel Golfo di Napoli, dove tappa le orecchie ai compagni e si fa legare all’albero maestro per poter ascoltare le voci delle creature.
10 Scilla e Cariddi: Arrivato nello Stretto di Messina, Odisseo riesce a sfuggire dai tentacoli di Scilla e dal gorgo Cariddi.
11 Isola di Trinacria: Arrivati in Sicilia, i compagni di Odisseo disobbediscono al loro Wanax (signore acheo) e mangiano per la fame i buoi sacri del dio Elios: questa sarà la loro condanna, come aveva predetto Tiresia
12 Calipso: Lasciata l’isola, una tempesta colpisce le navi uccidendo tutti i compagni di Odisseo, mentre lui giungerà all’isola di Ogigia, dove incontrerà la bellissima dea Calipso con cui starà sette anni. Lei gli offre la vita eterna, ma lui rifiuta e decide di ripartire.