Posts written by Hitømi

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    Umi no Hi


    Imbarcazioni per i festeggiamenti dell'Umi no Hi

    L'Umi No Hi o Giorno del Mare/Oceano è una ricorrenza molto importante in Giappone. Festeggiata tradizionalmente il terzo lunedì del mese di luglio, molti giapponesi ne approfittano per godersi una giornata di sole e di relax recandosi in spiaggia, per onorare il mare e l’acqua. Fino al 1996, questa ricorrenza era conosciuta come Umi no kinen bi o Marine Memorial Day. Nel 1942, il Ministro delle Comunicazioni giapponesi, Shozo Murata, stabilì che fosse festa nazionale, dedicata alla commemorazione dell’Imperatore Meiji e del suo viaggio compiuto nel 1876 con la sua nave Meiji Maru.

                                                                                          
    Il Ministro delle Comunicazioni Shozo Murata                                                                                      Imperatore Meiji

    Il viaggio includeva un’escursione intorno al Distretto Ou, passando per Aomori, Hakodate per poi ritornare a Yokohama il 20 Luglio dello stesso anno. Nel 1995, questa festa, fu poi considerata come festa nazionale non solo per ricordare e commemorare quel viaggio ma anche come segno di gratitudine per il mare e l’acqua e per tutti i benefici che porta. In questo giorno si prega affinchè il mare porti sempre abbondanza, prosperità e benessere al Giappone. Inizialmente la festa veniva celebrata il 20 luglio, poi la costituzione dal 2003 spostò la celebrazione dell’evento al terzo lunedi del mese di luglio.



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    Hitømi

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    D: ... :cry:

    bella
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    Bella anche se molto triste. Alquanto attuale.
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    Aggiunta Lezione 12
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    Il verbo "Desu"

    Il verbo "Essere", nella lingua giapponese ha solo 4 forme: presente, passato, presente negativo e passato negativo. Queste 4 forme sono a loro volta distinte in una versione formale ed una informale. Esse non variano da persona a persona come nella lingua italiana: quindi persone come io, tu, egli, ecc. avranno tutte la stessa forma del verbo essere. La struttura della frase sarà quindi

    Soggetto + Particella wa + Verbo "Essere"

    Esempio
    Watashi wa Enzo desu.

    Il verbo "Essere" è "Desu" che ovviamente sarà coniugato nella forma più appropriata a seconda della situazione in cui ci si trova.

    Presente

    Il verbo "Essere", al tempo Presente, nella versione cortese è "Desu" mentre nella versione informale è "Da".
    Quando ci si presenta si usa sempre "Desu".

    Presente Negativo

    Al Presente Negativo Formale, il verbo "Essere" è "Dewa Arimasen" o "Ja arimasen" mentre la versione informale è "Dewa Nai" o "Janai". In "Janai" e "Ja Arimasen", "Ja" non è altro che la contrazione di "Dewa". Inoltre per facilità scrivo "Dewa" ma si scrive con i kanji "Deha”. Stessa cosa vale per la particella, in romaji, "wa" che dev'essere scritta con il kana "ha".

    Passato

    Al Passato Formale, il verbo "Essere" è "Deshita" mentre la versione informale è "Datta".

    Passato Negativo

    Al Passato Negativo Formale, il verbo "Essere" è "Dewa Arimasen Deshita" o "Ja arimasen deshita" mentre la versione informale è "Dewa Nakatta" o "Ja nakatta".

    PresentePassato
    Affermativa FormaleDesuDeshita
    Negativa FormaleDewa Arimasen o Ja arimasenDewa Arimasen Deshita o Ja arimasen deshita
    Affermativa InformaleDaDatta
    Negativa InformaleDewa Nai o JanaiDewa Nakatta o Ja nakatta




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    Hitømi

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    Nel caso in cui lo fosse o meno, è stato meglio toglierlo non si sa mai ;)
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    Io feci il test all'università, non ricordo precisamente in che occasione. Risultò che ho un Q.I. di 139
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    Sii te stesso e basta. Fatti conoscere da lei e conoscila meglio tu. Non andare in tilt quando sei con lei, è una ragazza come tu sei un ragazzo, nulla di più e nulla di meno. Se l'amore sboccerà sarà un bene, sennò avrai fatto una delle tante esperienze della tua vita. Perchè non sempre ciò che ci piace in una persona è la persona in sè. Magari conoscendola ti accorgi che in fondo non è l'angelo che appare ai tuoi occhi in questo momento. La prima cosa che devi fare è parlarle ovviamente. Trova una scusa. Siete compagni di classe, no? Dille che non hai capito qualcosa e fattela spiegare, anche se non è vero. L'importante è che cominci a interagire con lei. Perchè mai lo farai e mai si accorgerà di te. Poi fatti avanti chiedendole, semmai ne avesse bisogno, se vuole una mano in qualcosa, anche non riguardante la scuola. Occhio però a non risultare zerbino. Farsi desiderare è un altro punto fondamentale nel voler conquistare qualcuno. Fatti vedere presente se ne ha bisogno ma non assillarla e non starle attaccato come una cozza sugli scogli. L'amore è una cosa che vien da sè non devi forzare affinchè capiti ;)
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    Kodomo no Hi


    Raffigurazione del Kodomo no Hi

    Il quinto giorno del quinto mese dell'anno, in Giappone, viene festeggiato il Kodomo no Hi. Il 5 maggio infatti in Giappone si festeggia la festa dei bambini chiamata anche Tango no Sekku, ovvero festa dei ragazzi. Questa celebrazione si contrappone all'Hina Matsuri. Come alle bambine, anche ai bambini viene augurato tutta la felicità e il bene del mondo. L’unica differenza tra il Kodomo no Hi e l‘Hina Matsuri è che la prima è festa nazionale, la seconda no.
    Il Kodomo no Hi conclude il periodo della Golden Week, che inizia il 29 di aprile. In questo giorno dedicato ai bambini le famiglie innalzano bandiere raffiguranti le Koinobori, le carpe, perchè secondo una leggenda cinese sono capaci di nuotare contro corrente e di risalire altissime cascate trasformandosi in draghi enormi e possenti: rappresentano perciò tenacia, forza, coraggio, perseveranza e futura riuscita dei propri progetti... insomma, tutto ciò che si augura ai bambini.


    Koinobori al vento

    Esiste una filastrocca cantata in questa festa, chiamata proprio Koinobori

    Originale

    Yane yori takai koi-nobori
    Ōki na magoi wa o-tō-san
    Chiisa na higoi wa kodomo-tachi
    Omoshirosō ni oyoideru
    Traduzione

    Più alti dei tetti, Koinobori
    La carpa più grande è il padre
    Le carpe più piccole i bambini
    Sembrano divertirsi a nuotare!


    Si espone anche una bambola di Kintaro mentre cavalca una grandissima carpa indossando il Kabuto, il tradizionale elmo da samurai. Esporre la bambola di questo “bambino samurai” significa augurare ai propri figli di crescere forti e sani proprio come lui. In questa giornata si offrono ai ragazzi polpette di riso avvolte in foglie di bambù chiamati Kashiwa mochi o Chimaki Dango, definite, scherzosamente, “polpette della saggezza”. Le foglie di quercia e di bambù sono considerate simbolo di bravura, forza e perseveranza.


    Bambola di Kintaro

    Al cibo è legata una canzoncina che recita:

    Originale

    Hashira no kizu wa ototoshi no gogatsu itsuka no Sei-Kurabe
    Chimaki tabe-tabe nii-san ga hakatte kureta sei no take
    Kinou kurabe-rya nan no koto, yatto haori no himo no take
    Traduzione

    I segni sulla porta sono le nostre stature del 5 maggio di due anni fa
    Mi misurò il mio fratellone mentre mangiava il chimaki
    Ieri lo abbiamo rifatto e, incredibile, finalmente misuro quanto il nastro dell’haori*!



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    Hitømi

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    io ho smesso di mangiarle così di sana pianta poche settimane fa e ora sono ricresciute dopo 20 anni che le mangiavo fino all'osso :P
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    Teatro Nō


    Rappresentazione Teatrale

    Il Nō è una forma di teatro giapponese. I testi del Nō sono costruiti in modo da poter essere interpretati liberamente dallo spettatore. Ciò è dovuto alla peculiarità della lingua di presentare numerosi omofoni. Questo tipo di teatro è caratterizzato dalla lentezza, da una grazia spartana e dall'uso di maschere caratteristiche.


    Rappresentazione Teatrale

    La scena è molto semplice e ridotta all’essenziale. La rappresentazione Nō ha luogo su un palcoscenico completamente vuoto, ad eccezione del kagami-ita, il dipinto di un pino, realizzato su un pannello di legno, posto sul fondo del palco. In contrasto con il palco completamente disadorno, i costumi sono estremamente ricchi. molti attori sono vestiti con abiti di broccato di seta. Lo spazio scenico, cioè il butai, viene considerato come mondo intermedio tra il mondo divino e quello umano. L'honbutai, cioè la parte centrale dello spazio scenico, è collegato alla camera degli specchi, la kagami no ma, da un corridoio detto hashigakari. L'hashigakari si immette nella kagami no ma da occidente. Infine il ponte presente sul palcoscenico può essere considerato come il tramite tra il nostro mondo, rappresentato dal palcoscenico, e l'altro mondo, rappresentato dalla camera degli specchi.


    Palcoscenico



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    Hitømi



    Edited by Hitømi - 1/5/2014, 16:25
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    6... vediamo un po' che dice il profilo O.o
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    Fenomenale :O
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    Già, fare pic-nic al parco e passeggiare tra le bancarelle piene di ogni specialità culinaria, dolciaria :Q___________________ e chi più ne ha più ne metta dev'essere bellissimo xD Poi se si è in buona compagnia meglio ancora :P
1413 replies since 27/8/2012
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