Posts written by Hitømi

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    contest!

    Love Contest






    Regolamento


    • Numero partecipanti: illimitato
    • Oggetto del contest: immagine statica (no animazione, no musicale), a scelta, o icon, o avatar o banner, no set
    • Scritte: nessun obbligo e nessuna restrizione
    • Tema: la scelta dell'immagine è libera (anime, film, foto, ecc.), ma l'argomento a cui attenersi è l'amore
    • I partecipanti non possono votare se stessi, ma possono votare per gli altri
    • Chiunque mostri atteggiamenti aggressivi, polemici o disfattisti (criticare o scoraggiare partecipanti e/o votanti) sarà immediatamente squalificato)
    • Dimensioni massime consentite: 250x400 (avatar), 100x100 (icon), 500x300 (banner)


    Iscrizioni dal 15 /02 /2014 al 17 /02 /2014

    Aperto dal 17/02 /2014 al 18 /02 /2014




    Iscritti

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    • kisame
    • Kronenbourg
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    • Hitømi
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    user_comment Regolamento lista%20anime Calendario Contest %5CImages%5Cvote%5Cvote Introduzione plus Scelta Contest Special!





    Edited by Hitømi - 16/2/2014, 11:12
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    Queen... semplicemente stupendo *______*
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    Vi dico la mia da napoletano. Il sugo normale lo faccio in padella, mentre se è per il ragù che deve "pippiare" (come si dice da noi), cioè deve bollire e cuocere per 3 ore (come da tradizione) lo faccio nella pentola alta.
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    Infatti anch'io, leggendo il drago, ci so rimasto.
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    Cha no yu


    Raffigurazione di una geisha durante lo Cha no yu

    Lo Cha no yu, conosciuto anche come "Cerimonia del tè", è un rito sociale e spirituale, praticato in Giappone. Esso prende anche il nome di Chadō o Sadō. È un'arte tradizionale zen, descritta in maniera appropriata dal monaco Sen no Rikyū, nella seconda metà del 1500. Lo Cha no yu di Sen no Rikyū è un cerimoniale che si basa sulla concezione del wabi-cha, cioè sulla semplicità e la sobrieta del rito. Questa cerimonia e pratica spirituale può essere svolta secondo stili diversi ed in forme diverse. A seconda delle stagioni cambia la collocazione del kama (bollitore): in autunno e inverno è posto nel ro (una buca che fuge da fornace), ricavato in uno dei tatami che formano il pavimento; in primavera ed estate sul furo (braciere) appoggiato sul tatami.

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    Ro e Kama                                                      Furo e Kama

    La cerimonia del tè non è la semplice preparazione di una bevanda. È un'espressione estetica dello zen. Un detto giapponese afferma: cha zen ichimi (tè e zen hanno lo stesso sapore). La stanza dove viene celebrato questo cerimoniale è la Stanza del tè, ovvero Chashitsu. E' una stanza con una porticina d'ingresso bassa, la nijiriguchi, la quale dev'essere varcata piegandosi in avanti, in segno d'umiltà. Una volta atraversata, si entra in uno spazio piccolo, di pochi tatami, dove si avverte un senso di naturalezza e spontaneità e le finestre sono schermate, in modo che la luce filtrata conferisca fascino ad ogni elemento presente in esso. Da un lato c'è il tokonoma, una nicchia, in cui è appeso uno scritto, eseguito da un calligrafo, esperto di shodō, ed una piccola composizione detta chabana, che indica letteralmente i fiori per il tè. Il Tokonoma ha da un lato un pilastro, detto toko-bashira, formato da un palo di legno naturale a cui di solito è appeso il chabana costituito da un piccolo vaso e un unico fiore, in modo che tutta l'attenzione sia spostata sulla sua bellezza.

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    Esterno della Chashitsu                              Interno della Chashitsu

    Il cerimoniale prevede che dopo che gli invitati si sono accomodati, ordinati dalla persona più importante o particolarmente prediletta, shōkyaku, posta al primo posto, si apre la porta scorrevole, la shōji e appare l'addetto alla preparazione del tè, il teishu, in posizione seiza, cioè inginocchiato con le punte dei piedi rivolte verso l'esterno. Nel più semplice dei cerimoniali, esso prosegue con il posizionamento dei vari utensili e con la preparazione del tè nella tazza, la chawan. Tutti i commensali a partire dallo shōkyaku, devono consumare il dolce. Il rituale inizia con la frase «okashi o dōzo» (servitevi del dolce, prego). Successivamente viene posta la chawan davanti al primo invitato. Questo si scusa col vicino e gli chiede il permesso di servirsi per primo dicendo «osakini»; poi prende la tazza la fa ruotare per esporre lo shōmen, l'ornamento della tazza, in direzione del teishu; dopodiché beve con brevi sorsi, esprimendo il suo gradimento. Pulisce il bordo della tazza e la posa dinanzi a sé. La tazza viene ripresa dal teishu e lavata. La cerimonia procede con gli altri ospiti, finché tutti hanno bevuto il tè. A questo punto, lo shōkyaku pronuncia «onatsume to ochashaku no haiken o», cioè chiede il permesso di esaminare gli utensili. Il permesso viene accordato e a turno gli ospiti prendono gli utensili e li osservano attentamente. Dapprima il contenitore del tè, lo natsume, e il cucchiaino di bambù, lo chashaku. Solo per ultima viene osservata la tazza, rigirandola tra le mani e chiedendo informazioni sul maestro che l'ha creata, l'epoca e lo stile. All'ospite, poi, può venir chiesto se intenda dare un nome poetico, mei, al chashaku e lui a questo punto può citare una poesia o fare un riferimento alla stagione in corso. Molto indicati sono i kigo, cioè i riferimenti stagionali contenuti nell'ultimo verso di un haiku (poesia), quindi frasi come aki no kure (sera d'autunno) oppure momo no hana (fiori di pesco) e così via. La cerimonia si conclude col teishu che ritorna alla posizione iniziale, si inchina profondamente insieme agli ospiti e richiude la porta scorrevole. Questa è solo il più semplice tra i cerimoniali. Ne esistono di diversi e di più complessi.


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    Natsume                                                Chashaku e Natsume

    Lista utensili del Cha no yu

    Utensile*Utilizzo
    ChaireRecipiente per il tè da usare per il koicha (altro cerimoniale del tè)
    ChakinSalvietta in lino per asciugare la tazza dopo averla lavata con acqua
    ChasenFrullino di bambù, atto a mescolare il tè in polvere con l'acqua bollente.
    ChashakuCucchiaino di bambù, utilizzato per prendere il tè dal chaire o dal natsume e metterlo nella tazza
    ChawanLa tazza dove si beve il tè
    FukusaFazzoletto di seta utilizzato per pulire il chashaku e il chaire o il natsume
    Fukusa-basamiAstuccio in cui ogni ospite ripone il necessario
    FuroBraciere appoggiato sul tatami, in uso da maggio ad ottobre
    FutaokiAppoggio per lo hishaku
    GotokuTreppiede di ferro su cui poggia il kama all'interno del ro
    HashiBacchette di legno utilizzate dall'invitato per servirsi il cibo o i dolci
    HibashiGrandi bacchette in metallo utilizzate per disporre i carboni nel braciere (furo o ro)
    HigashibonVassoio per dolci secchi utilizzati nella cerimonia usucha.
    HishakuMestolo di bambù, utilizzato per prendere l'acqua bollente o fredda
    KaishiFogli di carta utilizzati dall'invitato come tovaglioli
    Kashi-yōjiPiccolo coltello di metallo per tagliare i dolci
    KamaBollitore per l'acqua
    KensuiRecipiente per l'acqua di lavaggio
    KobukusaPiccolo fazzoletto su cui appoggiare la chawan
    KuromojiPiccolo bastoncino di legno, a punta, con cui l'invitato si serve per prendere i dolci
    MizusashiRecipiente per l'acqua fredda
    NatsumeRecipiente laccato per il tè, da usare per la cerimonia usucha
    SensuVentaglio che viene usato per lo più come segna posto
    ShifukuSacchetto di broccato entro cui si ripone il chaire
    N.B.
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    Hitømi



    Edited by Hitømi - 8/2/2014, 22:54
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    Maccheccarini :Q_____________________
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    Sembra che tu viva la tua sessualità in maniera sufficientemente armonica. Il sesso non è precisamente al centro dei tuoi pensieri ma hai trovato una modalità per te appagante di esprimere la tua carica libidica e una buona integrazione tra istanze fisiche ed esigenze emotive, mentali e sentimentali. Talvolta il sesso ti ha deluso ma in linea generale hai saputo prenderti le tue rivincite e hai anche avvertito una maturazione nel tempo del tuo modo rapportarti al tuo corpo e alle tue esigenze di intimità. Sei abbastanza capace di comprendere empaticamente i sentimenti e gli stati d'animo del tuo partner sessuale e sei disponibile ad un certo grado di trasgressione, con qualche riserva quando si tratta di oltrepassare alcune soglie del pudore, limiti per te non facilmente valicabili. Le massime per te: "Certe cose sono migliori del sesso e certe altre sono peggiori, ma non c'è niente di uguale" William C. Fields "Quando le cose non funzionano bene in camera da letto, non funzionano bene neanche in soggiorno" William H. Masters
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    Queen nel tuo fobiario non può mancara questa, solo per il nome xD

    Hexakosioihexekontahexafobia
    Paura verso il numero 666
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    Lista Argomenti Trattati



    Edited by Hitømi - 27/8/2014, 09:33
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    La Filosofia Giapponese

    La filosofia giapponese è nata dalla fusione del pensiero tradizionale Shinto, del Buddhismo e Confucianesimo.

    Buddhismo

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    Statua di Buddha dello Sri Lanka

    Agli albori del feudalesimo giapponese, il Buddhismo era la corrente principale del pensiero giapponese. Esso venne introdotto all'interno del sistema statale dal principe Shotoku, intenzionato a farlo divenire il pensiero ufficiale della nazione. Questo proposito verrà portato a compimento solo nel Periodo Nara. Il Buddhismo approda in Giappone durante il periodo dell'unificazione nazionale: il clan Soga aveva vinto una guerra contro la famiglia Mononobe che avevano fino ad allora gestito l'antica religione ed il Principe Shotoku elaborò un piano governativo sulla base del sistema buddhista. Il Principe Shotoku dimostrò, sin da subito, di aver simpatia e propensione nei confronti della fede buddhista da poco giunta da oltremare; proprio grazie a lui e al monaco cinese Jianzhen, durante la Dinastia Tang, la conversione al buddhismo dell'intero Giappone raggiunge il suo apice. Il Buddhismo portò pace, sicurezza e prosperità. Ben presto però, poiché era d'uso tra i monaci ritirarsi in montagna per esercitarsi nelle pratiche ascetiche, ma anche nell'esecuzione d'incantesimi e preghiere, il buddhismo venne superato dall'esoterismo Mikkyo. Quest'ultimo ecclissa pian piano il Buddhismo, divenendo popolare in tutta la nazione. In quest'epoca, Kūkai imparò il buddhismo cinese più esoterico e diede inizio al Buddhismo Shingon. Saichō, a sua volta, sviluppò il Buddhismo Tendai, basato sulla dottrina del Sutra del Loto. Nel tardo Heian si arrivò a negar sempre più la possibilità di valorizzare positivamente il mondo materiale ed iniziò una ricerca dell'interruzione della ruota della Reincarnazione. In questo periodo, il movimento della Terra Pura teorizzò, dando un nuovo impulso filosofico, rivolto ad una vita ultraterrena. Infine il Buddhismo Nichiren fondato da Nichiren, si rivela essere una dottrina ben più "aggressiva" delle precedenti prese in esame: questa predica che solo ed esclusivamente il Sutra del Loto può considerarsi l'insegnamento ortodosso. Sostiene inoltre la possibilità del raggiungimento dello stato di buddhità durante la vita.

    Zen

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    Giardino Zen da tavolo a forma di Yin e Yang

    Lo Zen cerca di auto-risvegliare lo spirito, attraverso varie tecniche meditative (Zazen). Eisai, un monaco dell'epoca dei Samurai, imparò lo Rinzai-shū direttamente dalla setta originaria proveniente dalla Cina, e la trasmise ai suoi allievi: dava a loro un compito difficile da risolvere (un indovinello o un enigma), e facendo così li costringeva ad uno sforzo tale, che, dopo uno shock improvviso, sarebbero stati illuminati. Questo Rinzai-Zen è stato ampiamente praticato e seguito dalle classi superiori dei samurai per tutto il periodo Kamakura. Nel mentre, Eihei Dōgen imparò il Sōtō-shū originario e lo portò in Giappone, sempre dopo un pellegrinaggio compiuto in Cina. Quest'ultimo s'oppone parzialmente all'insegnamento di Eisen, predicando l'illuminazione attraverso una seria ed immobile meditazione seduta (lo zazen per l'appunto). I Samurai adottarono anche questa dottrina.

    Filosofia moderna: Neo-Confucianesimo

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    Raffigurazione di Confucio

    Considerando il fatto che il pensiero antico e medioevale del Giappone è stato strettamente legato all'espansione dottrinale del Buddhismo, quello moderno lo si può facilmente ricondurre al neo-confucianesimo, considerato come unico pensiero ufficiale, durante lo shogunato Tokugawa.

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    Hitømi

1413 replies since 27/8/2012
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