127 morti e 192 feriti, di cui 80 in modo grave. Questo è il terribile bilancio che fa del massacro terroristico avvenuto ieri sera a Parigi il peggiore mai visto in Francia.

Gli attentati più gravi sono avvenuti allo "Stade de France" (le quali esplosioni sono rimbombate nitide anche durante il match Francia-Germania) e al "Bataclan", dove si stava svolgendo il concerto di un gruppo rock americano. Qui i terroristi, probabilmente quattro, hanno preso centinaia di ragazzi in ostaggio e hanno aperto il fuoco, provocandone la morte di almeno 80. La strage è stata interrotta dall'irruzione della polizia.
Secondo la procura francese sono otto i terroristi morti negli attacchi. Quattro durante l'irruzione della polizia al Bataclan. Altri tre kamikaze si sono fatti saltare con la cintura esplosiva davanti allo Stade de France, provocando la morte di tre passanti e numerosi feriti gravi. Un ottavo terrorista è stato ucciso dagli agenti a Boulevard Voltaire, nei pressi del Bataclan. La procura è sulle tracce di altri probabili terroristi in fuga, anche se al momento se ne ignora il numero.
Hanno colpito in sei luoghi diversi, partendo dal X arrondissement e poi scendendo fino ai quartieri limitrofi, lasciandosi dietro sangue e vittime.

L'Isis ha già rivendicato l'attentato definendolo "l'11 settembre francese".

Il presidente francese Francois Hollande ha ricevuto stamane una telefonata da Barack Obama in cui ha ribadito la collaborazione tra Francia, Stati Uniti e altri paesi nel mondo per "sconfiggere il flagello del terrorismo". Non sono ovviamente mancate le parole di sdegno dal Vaticano, e in particolare da padre Federico Lombardi (direttore della sala stampa), definendo la carneficina di ieri "un attacco alla pace di tutta l'umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell'odio omicida in tutte le sue forme".

La Tour Eiffel è stata spenta per lutto.

Una ricerca condotta dalla Society for Sex Therapy and Research e pubblicata su "European Urology" ha finalmente risposto alla famosa domanda che tutti (tranne i preti... Ma anche no) ci siamo posti almeno una volta nella nostra giovinezza: "Quanto deve durare un rapporto sessuale?".
Ebbene, almeno dal punto di vista fisiologico e quindi medico, la media si aggirerebbe intorno ai 7 minuti, superati i quali si potrebbe mettere a rischio la salute degli uomini.

Lo studio, condotto su un campione di 10.000 persone, ha fatto emergere le possibili conseguenze di una sessione di sesso troppo lunga, come l'iperdistensione della prostata, le infiammazioni e vari altri problemi legati all'implicito organo maschile.
Gli stereotipi sull'attività sessuale generati dalla cultura popolare non hanno fatto altro che rafforzare il luogo comune che il rapporto migliore deve durare a lungo. "Con questo studio si spera di incoraggiare uomini e donne ad avere delle aspettative più realistiche sul sesso" afferma Eric Corty, tra gli autori dello studio.

Avranno di che lamentarsi le donne dato il breve tempo per raggiungere l'orgasmo, mentre gli uomini non potranno che uscirne vittoriosi grazie alla effettiva mancanza di tempo per deludere la partner.
È giusto tuttavia ricordare che i sette minuti fanno riferimento esclusivamente all'effettivo rapporto, escludendo quindi i preliminari che, in linea del tutto teorica, dovrebbero durare un pochino di più.
Ad ogni modo il mondo femminile farebbe meglio a non lamentarsi ed a accontentarsi, sempre che tenga alla salute del partner ovviamente...