Ok, forse avrei dovuto istruirvi prima riguardo agli IDE, così da poter verificare con i vostri occhi che quello che sto dicendo qui non sono cavolate. E' anche vero tuttavia che non ne avreste avuto bisogno, poiché con ciò che ho spiegato, non siete in grado di costruire alcun programma funzionante. Cosa sono gli IDE? IDE significa Integrated Develpment Environment, tradotto letteramente in Ambiente di sviluppo integrato, che per i comuni mortali significa "Il programma per programmare". Certo, esistono numerosi programmi per programmare: non tanti però hanno tutto quello che serve ad un programmatore per costruire un programma da zero. Servono un codice sorgente, un compilatore, il linker, ed altre cose che sono alla base della programmazione, e che non vi ho spiegato dato che qui cercherò di spiegarvi il Linguaggio C e non i fondamenti di informatica.
Tra questo consiglio, come opzione free, Bloodsheed DEV C++, Eclipse o Code::Blocks, che funziona bene anche se il linguaggio è C e non C++, sebbene sarebe opportuno indicare che il C++ è risultato delle aggiunte che si sono fatte al C nel corso degli anni e all'inizio di un tipo di programmazione ad oggetti, diversa da quella di carattere funzionale-sequenziale del C (comunque più rapida).
Se invece siete gente warez, o volete pagare (il che dubito), potete usare Visual Studio (Microsoft). Se siete interessati in questa materia, non c'è bisogno che vi spieghi come procurarvi questi programmi.
Link guida di DEV C++. Studiatevelo bene.

La funzione main()

La funzione main(), quando si scrive un programma in C, è la funzione pricipale, quella che viene sempre invocata per prima dal programma, che non può non esserci ed è unica: non possono esistere due funzioni main nello stesso programma.
Canonicamente, la funzione main viene implementato in questo modo:
int main (void){

/* algoritmo del programma scritto in C */
return 0;
}

Quell'int davanti a main potrebbe confondervi, è solo il tipo di valore che fornisce la funzione: questo è strettamente legato alla parola chiave return, che (tradotto = "ritorno") indica proprio il ritorno di un valore, e nulla vieta che possa essere anche il valore di una variabile. Tradizionalmente, 0 indica successo.
Le parentesi graffe "{ }" fanno parte della sintassi del linguaggio, e serve per definire l'inizione della dichiarazione della funzione chiamata (in questo caso la funzione main, ma vale anche per altre funzioni che scriviamo nel codice). La parola chiave tra parentesi "void" indica letteralmente "nulla", "vuoto". Infatti, quando si scrive una funzione tra parentesi vanno inseriti i parametri che prende in ingresso: possono essere variabili definite in altre funzioni (nulla ci vieta di scrivere quante funzioni vogliamo e di utilizzarle o meno, con la stessa sintassi che abbiamo visto per il main, anche se vedremo tutto in dettaglio più avanti: per ora vi basti sapere che esiste la funzione main, che si implementa canonicamente in questo modo che si possono scrivere altre funzioni con questa scrittura).
<p align="center">Hello World!

Ora possiamo avere prova dei nostri sforzi e scrivere il nostro primo programma in C.
In questo programma utilizzeremo la funzione printf(), ovvero la print function, usata per stampare a video del testo.
Schema della printf() e parole chiave:
1 - printf("Testo da visualizzare"); : la funzione stamperà a video il testo contenuto fra le virgolette.
2 - printf("Testo.... %d", x);: la funzione stamperà a video il valore della variabile x, oltre al testo. %d è in questo caso l'operatore/parola chiave che permette questa operazione, e comunica alla funzione printf che la variabile assume un valore intero.
I più comuni operatori sono %c, %d, %f, %­s, \n, \t, che indicano rispettivamente i tipi di dato char, int, float e stringa (che vedremo più avanti), mentre gli ultimi due hanno valenza di layout, ovvero /n indica testo a capo e /t indica tabella.
Il programma viene scritto quindi così:


//Dichiarazioni
#include <stdio.h>
//Fine dichiarazioni


int main (void){ /*Inizio del main()*/
printf("Hello World!\n");
getchar(); /*funzione che serve per evitare che il programma, dopo aver stampato a video, si chiuda subito*/
return 0;
}

Fino ad ora abbiamo visto la definizione di algoritmo e i più comuni tipi di dato coinvolti nella programmazione e proseguiamo quindi con l'introduzione del concetto di Istruzione.
§ Definizione:
Un'istruzione è un comando scritto nel codice del programma che impartisce un ordine al computer..

Come nella matematica, anche qui esistono le variabili. Come già sapete possono essere incognite o costanti; per poter essere introdotte ed implementate nel codice del programma, c'è bisogno che queste variabili vengano sempre inizializzate. Per inizializzazione intendiamo l'operazione di dichiarazione della variabile stessa. Ogni variabile deve essere di un tipo di di dato ben definito: può essere int, char, float,ecc. E' di fondamentale importanza ricordarsi di porre sempre un " ; " al termine di ogni inizializzazione di variabile, dichiarazione o istruzione.
Esempio di dichiarazione di una variabile:
int c;

Prendiamo in considerazione ora, per esempio, il problema del calcolo dell'ipotenusa che ho citato nel post precedente:
- Siano dati A e B i due cateti di un triangolo (rispettivamente A =3 e B=4). Si scriva un programma che trovi l'ipotenusa i.
In questo caso, per dire al calcolatore cosa deve fare, è necessario introdurre i valori dei due cateti nel codice del programma. Per fare questo, dobbiamo innanzitutto eseguire le dichiarazioni di A e B:
int a;
int b;
float i;
Ora che abbiamo inizializzato tutte le variabili che ci servono, è possibile fornire una istruzione al calcolatore, in questo caso l'assegnamento del valore. E' possibile assegnare ad una variabile anche un valore che viene condizionato da altre variabili.
a=3;
b=4;
i=sqrt(a*a+b*b);¹

Ora, unendo le parti del programma che abbiamo scritto otteniamo il seguente algoritmo:
int a;
int b;
float i;
a=3;
b=4;
i=sqrt(a*a+b*b);

Osservazione 1: Quando dobbiamo inizializzare più variabili dello stesso tipo è possibile farlo in sequenza, separandole con una virgola. Esempio: int a , b;
Osservazione 2: Quando inizializziamo delle variabili, è possibile assegnare loro un valore direttamente. Esempio: int a=3;
Osservazione 3: Quando operiamo con i valori che dipendono da altre variabili, il tipo di dato scelto nella inizializzazione è determinante. Infatti, in questo caso io ho scelto il tipo float per l'ipotenusa i, poiché con questo tipo di dato si hanno dei numeri dopo la virgola, e non essendo un numero naturale, la perdita di dati è minima. Poniamo il caso di una divisione fra due interi: int a=3,b=5,c;
c=b/a;
In questo caso c è un dato di tipo int, segue che è un numero naturale. Quindi la divisione tra 5 e 3 ha come risultato 1 e non 1.6666667. Abbiamo quindi una perdita di dati, considerevole, visto che è più di mezza unità. Se c fosse stato un float, allora la divisione avrebbe dato come risultato 1.6666667.