Sigaretta Elettronica: aiuta davvero?!

Componenti - Liquidi - Effetti collaterali

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    Infatti; io faccio fatica a capire quanto giochino la nicotina & co e la personalità del fumatore ... Per esempio io e alcuni miei amici abbiamo provato delle sigarette molto tempo fa, per la prima volta no? Ma non siamo diventati dei fumatori. :huh:

    Anzi, oltre al costo (che diventa considerevole se calcolato mensilmente o annualmente), io mi preoccupo anche di eventuali problemi di salute; (si insomma, non intendo dire che le sigarette uccidano / facciano ammalare il 110% dei fumatori, incalliti o meno; però non fanno nemmeno bene eh :unsure: ... ).
     
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  2. iVale!
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    Io da ex fumatrice incallita ti posso dire che una sigaretta non basta a prendere il vizio...per me ad esempio ci sono passati mesi per rendermi conto di averne bisogno....poi..il perchè si inizi...bo..per me personalmente..idiozia?! :ewrtgtgt: sinceramente si!!!!!
     
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  3. Scriptum
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    Sarà anche un catalizzante ma prima di quello io mi sentirei di inserire anche un libro o dei dati che più che aiutare a provare un male minore o a sentirsi meno in colpa, dia una conoscenza maggiore della situazione, della comprensione che un vizio non è un bisogno, quando questo può essere compreso.

    Edited by Scriptum - 28/7/2015, 18:07
     
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  4. iVale!
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    Scriptum tu hai mai fumato??????????????
     
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    Io ho iniziato a 13 anni e nessuno degli amici che frequentavo all'epoca fumava, ma non avevo il vizio, era solamente curiosità. Inoltre ho iniziato a fumare come fase di ribellione verso i miei genitori, che stavano affrontando una crisi abbastanza importante (che poi hanno portato avanti per altri 15 anni).
    Il vizio è iniziato quando hanno cominciato a fumare anche gli altri ragazzi del gruppo che frequentavo, perché, solo allora, ti rendi conto che, appena uno inizia a fumare, viene la voglia irrefrenabile di fumare anche a te; ma non sono certo che sia la nicotina il principale motivo della dipendenza da sigaretta. Sono sempre stato dell'opinione che sia un vizio da "mancanza" e abitudine: quando provi qualcosa che riempie alcuni spazi vuoti della tua giornata e poi lo interrompi, inizi a renderti conto di quante pause/interruzioni tu abbia nel corso della giornata e non sai come colmarli; quindi inizi a sentire il bisogno di riempire nuovamente quei minuti con la "pausa" sigaretta. Oltre tutto, il fumo influisce molto anche sulla gestualità di portarsi qualcosa alla bocca, non a caso ci sono persone che hanno il vizio di mordere le penne/matite o mangiarsi le unghie pur non avendo mai fumato, è qualcosa di primordiale legato alla nostra infanzia (allattamento/ciucciarsi il pollice).

    Il fumare mette insieme tutti questi fattori. Non a caso chi fuma elettronico tende pian piano a ridurre a zero la nicotina, senza neanche più sentirne il bisogno. Naturalmente in tutto questo c'è anche chi fuma perché ama proprio l'odore e la sensazione che fornisce il fumo da combustione, ma reputo che persone del genere siano in fascia ridotta rispetto alla media (1 su 10). Per esempio io odio l'odore della sigaretta ed è il principale motivo per cui fumo poco.

    Personalmente non sono mai stato veramente dipendente da nulla, fumo quando ne ho veramente voglia. A volte 5-10 sigarette in una giornata e a volte resto dei giorni senza toccarne una. In conclusione, penso, che il vizio del fumo sia qualcosa di psicologico legato a consuetudini e schemi ripetitivi e non a un fattore chimico.

    Aze aze.
     
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  6. iVale!
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    CITAZIONE (GANTZ @ 28/7/2015, 17:57) 
    In conclusione, penso, che il vizio del fumo sia qualcosa di psicologico legato a consuetudini e schemi ripetitivi e non a un fattore chimico.

    concordo pienamente!!!!!
     
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  7. Scriptum
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    iVale!

    Ho provato il foglio di carta e poi la sigaretta, quando ho capito come mi alterava il gusto mi sono allarmato, ed ho trovato molto più proficuo collezionare i pacchi delle sigarette, vuoti, che fumarle, avevo quell'età lì degli adolescenti.

    GANTZ

    Quando scrivi di "mancanza" io ritengo che sia uno dei motivi per i quali si fuma ma è comunque un sintomo della dipendenza da nicotina. In realtà quella è un'abitudine così insignita che si è persa ogni capacità di sostituzione. È un altro meccanismo sottile, siccome dà una gratificazione nell'immediato, quando non hai una vita particolarmente ricca di affetti, interessi o altro, ti rimane del tempo, e se poi sei anche un po' infelice, allora fumi perché la sensazione di gratifica è istantanea. Si beve o ci si ingozza di cibo per gli stessi motivi, secondo me. Normalmente è una cosa lieve è non sempre diventa patologica, come appunto dimostrare di avere controllo.
     
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  8. iVale!
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    scriptum se tutti la pensassero come te non avrei un lavoro xD ahahahahah no dai seriamente...
    se tutti la pensassero come te sarebbe fantastico...ma ci sono più persone deboli che forti...e avere tutto quel controllo a volte è difficile...parlo per esperienze vissute...anche se hai tutti gli affetti del mondo....ma il destino ti va contro..sembrerà esagerato ma è un rimedio per lo stress..sbagliato e assolutamente poco sano...è vero...è ti ammiro per il tuo pensiero...ma trovo che il vizio del fumo sia un argomento un pò particolare =S
     
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  9. Scriptum
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    iVale!

    Non conosco situazioni personali tue. Dico solo che occorre una determinazione personale ed una stabilità caratteriale per smettere e non la sigaretta elettronica. Chi usa la sigaretta elettronica lo dovrebbe fare per vantaggi come il minor impatto sulla propria salute e la possibilità di fumare vapore acqueo in aree dove la sigaretta normale non ha motivo di accedere, poi, che si voglia inserire fra i vantaggi che serva a smettere di fumare lo escludo, visto che anche in queste sigarette elettroniche vi è presente la nicotina, che causa la dipendenza delle classiche sigarette, almeno in alcune varietà. Sono un prodotto commerciale e più vantaggi vengono descritti più si vendono, ai fumatori che sono la classe interessata al prodotto. Tu lo chiami vizio però sembra che sia un bisogno, loro ci scrivono che uccide ma gli altri credono che sarà qualcos'altro ad ucciderli. Tutto si basa sulla propria consapevolezza delle cose, sugli interessi che girano intorno ad essa e sull'idenità che rappresenta il prodotto.
     
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    ma io continuo a dirti che hai pienamente ragione!!!!! però ho davvero tanti clienti..compresa io...che hanno smesso con la sigaretta elettronica proprio perche mancavano di determinazione..quindi hanno abbassato il dosaggio di nicotina fino a zero..per poi eliminare la sigaretta in se!!!!
     
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    Simo dacci il tuo sincero parereeeeeeeeeeeeeeeeeee
     
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    Tobiv, non sono del tutto d'accordo. Essendo un fumatore/ex-fumatore/svapatore/fumatore-recidivo posso affermare che non è la nicotina a fare l'incipit per iniziare/continuare/ricominciare a fumare. Lo sono invece gli stimoli esterni, in primis il fatto di stare a contatto con persone che fumano. Vedere gli altri che fumano ti porta a fumare, è una condizione essenziale della nostra società, quella di copiare gli usi e i costumi degli altri per evitare di essere esclusi.
    Nel periodo che non ho mai toccato sigarette (5 anni) spesso mi capitava di stare a tavola con persone che fumavano e dopo il caffè si alzavano in frotte per uscire sul balcone di casa (o all'esterno del ristorante) a fumarsi la "sigaretta di fine pasto". Da ex fumatore la voglia di unirti a loro era forte, non tanto per la sigaretta (quello era di rimando psicologico), ma perché ti sentivi escluso rimanendo come un ebete seduto al tavolo con i non fumatori (solitamente bambini, madri isteriche o pseudo-salutaristi noiosi come la morte).

    Sono una persona estremamente solitaria, ma l'istinto umano è quello di copiare quello che fanno le persone ed unirsi alla massa. La natura comanda.
    Quando alla fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '80 la commercializzazione delle sigarette aveva raggiunto l'apice (poi ne fu vietata la pubblicità e negli anni '90 le sovrattassazioni), era normale che la maggior parte della popolazione fumasse. Era una moda, una consuetudine e uno status sociale.

    La nicotina che si aspira durante la combustione viene bruciata, ne assumi 4-5 volte di più con i dosaggi della sigaretta elettronica (e questo non lo dicono molti siti internet), anche perché aspiri vapori d'aerosol che sono più rapidi da assimilare dei fumi tossici da combusione; ma nonostante questo i fumatori di sigaretta elettronica spesso tornano a quella analogica perché ne sentono la mancanza. Quindi mi sembra logico pensare che della nicotina, di cui si fa il principale fattore della dipendenza, non sia effettivamente così determinate all'assuefazione e che quindi su quello che si ipotizza della dipendenza non ci sia nulla di scientificamente provato. Dopo tutto ricordo che il 99% degli studi scientifici sui danni da fumo della sigaretta sono stati finanziati direttamente dalle stesse aziende produttrici di sigarette, unicamente per pararsi il fondo schiena da eventuali ripercussioni legali e denunce varie.
    Meglio avvisare che i loro prodotti fanno male che toglierli dal commercio.

    Riguardo a campagne di sensibilizzazione, libri e documentari o anche sovrattasse e proibizioni... non servono a niente, non fermano il problema sigaretta e neanche lo riducono. Il proibizionismo porta al contrabbando (nel periodo in cui fumavo di più mi facevo portare le sigarette da amici Bulgari al modico costo di 20 euro a stecca), la sensibilizzazione porta a sottovalutare o ignorare completamente il problema (come fanno i bambini quando vengono sgridati da un adulto); e per quanto riguarda libri e documentari vari mi sa che siamo in pochi a leggere e documentarsi in un mondo fatto di trash e ignoranza collettiva. L'unica soluzione sono le proposte alternative, quei mezzi che forniscano un adeguato sostituto alla sigaretta tradizionale e che magari non facciano male come quest'ultima. La sigaretta elettronica è stata una buona trovata.
    La prima l'ho provata in Francia (in Italia all'epoca non c'era ancora) e non mi aveva minimamente soddisfatto, tanto che neanche nella terra dell'alta moda aveva preso piede; questo perché il cartomizzatore era un tutt'uno con la cartuccia impregnata di liquido alla nicotina, costava un bordello e rendeva poco. Per fortuna con l'introduzione dei liquidi e delle cartucce separate dagli atomizzatori, il costo si è abbassato e la qualità è migliorata; poi con l'era ipertecnologica degli smartphone e dei tablet, sembra che anche il fumare digitale sia diventato qualcosa di trandy e innovativo. Una soluzione che molto probabilmente prenderà sempre più piede con il trascorrere degli anni. Naturalmente solo se lo Stato (italiano) smette di fare guerra a chi propone questi sistemi digitali alternativi.

    Aze aze.
     
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  14. Scriptum
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    GANTZ

    È vero che i motivi per i quali si inizia non sono legati alla dipendenza da nicotina, possono essere motivi di ogni tipo, dal provare finoal non sentirsi esclusi come hai scritto tu, però io so per quello che ho letto che la nicotina ha delle proprietà che causano la dipendenza da essa. Per quanto il continuare o il ricominciare potremmo avere ragione entrambi, fino a quando non sussiste una condizione di astinenza con varie crisi o comunque stati di depressione connessi alla mancanza del consumo di nicotina allora è un'abitudine, che comunque è intossicante, però non credo sia giusto dichiarare che la nicotina non causi questi effetti al cervello e che quindi esistono casi di dipendenza da nicotina che vengono trattati o comunque studiati. Ognuno ha le proprie esperienze ed il proprio modo di agire agli stimoli attorno a sé, però io ho solo voluto segnalare, come è richiesto, se la sigaretta elettronica può considerarsi un aiuto contro lo smettere di fumare, io non credo. Anche quella è una moda, e non credo che un medico, ben informato, possa consigliare la sigaretta elettronica come trattamento per smettere di fumare, anche se i medici fumano anche loro, alcuni. La sigaretta elettronica ha dei vantaggi rispetto a quella normale, che sicuramente non faranno piacere ai gruppi di potere oligarchici delle sigarette, ma fra questi vantaggi io non riesco a riconoscere quello che porta un fumatore a smettere di fumare, che poi venga pubblicizzato è una cosa normale, si cerca di tirare più acqua al proprio mulino. Credo solo che non sia il percorso giusto da intraprendere per smettere, null'altro.
     
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    Chiarivo solo il fatto che non esistono studi accertati sulla reale dipendenza da nicotina, proprio perché la maggior parte degli studi su questa tossina sono stati fatti da ricerche finanziate dalle stesse aziende produttrici di sigarette, che sono le stesse che hanno finanziato anche le ricerche contro la sigaretta elettronica (e i suoi fatidici liquidi ricchi di tossine mortali «come se la sigaretta tradizionale facesse bene alla gola» ). Non posso dare per veritiera un'affermazione se questa è di parte, oltre a essere lo stesso accusato ad accusare se stesso di essere dannoso. Per me è un conflitto di interessi.
    Logicamente e razionalmente viene da chiedermi cosa ci sia sotto, perché accusare la nicotina come principale causa della dipendenza della sigaretta mi sembra insensato. Ci sono più di 10 milioni di sostanze tossiche all'interno della sigaretta, non mi vorrai dire che la nicotina è l'unica che provoca dipendenza farmacologica? Persino il monossido di carbonio provoca dipendenza. Per giunta, per mia esperienza (sia come fumatore che come osservatore) noto che è più una dipendenza psicologica che chimica, tanto che nei periodi di "magra di un fumatore che cerca di smettere", quest'ultimo fuma qualsiasi sigaretta gli venga offerta (anche quelle con poca nicotina e al mentolo).

    Faccio notare che la nicotina è altamente tossica, ma la sua dipendenza è circa 20 volte più bassa di un oppiaceo (come la morfina) o di un altro alcaloide parasimpatico; pur avendo sul sistema nervoso effetti molto simili tra loro. Persino lo zucchero provoca più dipendenza della nicotina...
    Il vero rischio di questa tossina è proprio la sua soglia di tolleranza, che raggiunti di 30-50 mg (in una sola dose, per via endovenosa) possono portare al collasso neurale e persino alla paralisi degli organi vitali (cuore e polmoni). Peccato che nessun sito informi che per assumere una percentuale così alta di nicotina tramite sigarette tradizionali bisognerebbe fumare 7-10 pacchetti di sigarette in una giornata (una ogni 5 minuti). Questo problema invece è persino più grave per le sigarette elettroniche, dove puoi acquistare un flaconcino di liquido da 5-10-20 mg con un dosaggio abbastanza elevato di nicotina. I glicoli contenuti nei fluidi sono facilmente assorbiti dalla pelle e quindi è facile che una persona possa tentare il suicidio versandosi addosso un po' di questi flaconi.

    Resto dell'opinione che non ci siano abbastanza studi scientifici che accertino le effettive proprietà di dipendenza della nicotina. Anche perché uno rischia l'astinenza e finisce in depressione pure quando gli viene a mancare un'abitudine quotidiana, non è necessario che si tratti di un effetto farmacologico ( «io vado in depressione quando mi manca internet o finisco i cotton-fioc« ).

    Aze aze.
     
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37 replies since 16/7/2015, 16:20   1111 views
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