Riassunto Storia: Rivoluzione russa

Riassunto: Rivoluzione di febbraio, rivoluzione di ottobre e Lenin alla guida dello Stato sovietico

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  1. hachico91
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    Riassunto Storia: Rivoluzione russa
    Riassunto: Rivoluzione di febbraio, rivoluzione di ottobre e Lenin alla guida dello Stato sovietico


    La Rivoluzione di febbraio
    La partecipazione della Russia alla prima guerra mondiale aggravò le condizioni del popolo causato da enormi perdite di uomini e di mezzi che portarono alla mancanza di beni di prima necessità e dal rapidissimo aumento dei prezzi. Ciò generò un malcontento generale con un conseguente susseguirsi di scioperi e sommosse popolari. Il manifestarsi di numerose sommosse costrinsero lo zar Nicola II a concedere l’istituzione di un Parlamento, la Duma, che garantiva una parziale partecipazione del popolo alla vita politica.
    Nel febbraio 1917 scoppiò così a Pietrogrado, una sommossa popolare contro la carestia e la fame alla quale aderirono anche le truppe incaricate di reprimerla e si formò un governo provvisorio costituito da membri della Duma con a capo il principe L’vov affiancato poi dal socialdemocratico Kerenskij, avvocato della Duma, incaricato della guida del governo. Tutto ciò indusse Nicola II ad abdicare.
    Al governo conservatore di L’vov(espressione di tutti i partiti russi ad eccezione dei bonscevichi) si unirono anche i soviet (assemblee formate da rappresentanti di operai, soldati e contadini compresi i bonscevichi) spesso in disaccordo con gli orientamenti del governo rendendo molto instabile la situazione. Con la crisi che affliggeva il Paese si andava ad espandere sempre di più il disfattismo nazionale, con lo scopo di ritirare la Russia dalla guerra con la pace, segno della crescente stanchezza verso la guerra.

    La Rivoluzione d’ottobre
    La situazione cambiò radicalmente con il ritorno del leader bonscevico Lenin a Pietroburgo dall’esilio.
    Pubblicando le "Tesi d’aprile", Lenin sosteneva la necessità di trasformare le rivoluzione borghese di febbraio in una rivoluzione proletaria e comunista, con lo scopo di eliminare il governo di L’vov e di concentrare tutto il potere nei soviet, capaci di gestire il passaggio dalla rivoluzione borghese a quella socialista.
    Egli voleva stipulare una pace immediata, dato che Kerenskij intendeva proseguire la guerra. Ma a causa delle sue “tesi” molti collaboratori di Lenin persero la fiducia in lui nonché la maggioranza degli avversari rassicurati comunque dal fatto che i bolscevichi erano in minoranza.
    Con le successive cadute del governi L’vov, la presidenza del governo provvisorio venne assunta da Kerenskij che si rese conto della gravità della situazione. In attesa di qualcuno che riuscisse a riportare la disciplina nell’esercito e a bloccare le manifestazioni rivoluzionarie arrivò Kornilov, il comandate supremo dell’esercito, che volle riportare la Russia alla “normalità” e ad abbattere con la forza sia il governo che i soviet.
    Così il governo provvisorio di Kerenskij dovette chiedere l’appoggio dei soviet e quindi dei bonscevichi con a capo Lenin che decise di passare all’azione rovesciando il governo Kerenskij e conquistare il potere. Nella notte tra il 6 ed il 7 novembre,(calendario russo 24-25 ottobre) la guardia rossa (un corpo armato di operai), occupò il Palazzo d’Inverno, con lo scopo allontanare tutti gli elementi borghesi dal governo per formare un governo rivoluzionario di operai e soldati.

    Lenin alla guida dello Stato sovietico
    Con il successo della rivoluzione d’ottobre si costituì il Consiglio dei commissari del popolo che aveva come presidente Lenin e commissari degli esteri Trotskij e Stalin. Lo scopo era quello di creare un nuovo Stato sovietico, cioè basato sui soviet e sulla potenza industriale. Prima però bisognava occuparsi di due problemi (uno interno e l’altro internazionale).
    Il primo problema riguardava l’Assemblea costituente eletta a suffraggio universale che poi venne sciolta a causa di risultati elettorali deludenti per i bolscevichi.
    Il secondo problema riguardava la guerra, che bisognava immediatamente cessare.
    Lenin stipulò così con l’Austria e Germania, a durissime condizioni, la pace di Brest-Litovsk, con la rinuncia alla Polonia, alle province baltiche e ad una parte della Bielorussia, e il riconoscimento dell’indipendenza della Finlandia e dell’Ucraina, che portò ad una grave perdita di risorse, indispensabile per Lenin per la ricostruzione del Paese.
    Ben presto però, Lenin si trovo ad affrontare una guerra civile interna contro gli oppositori del governo bolscevico.


    png Articoli simili: La Rivoluzione Russa: riassunto schematizzato



    Edited by Ken - 30/1/2014, 15:56
     
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  2. .N!
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    Ti ho editato il post. Ho aggiunto titolo e sottotitolo.
     
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  3. hachico91
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    ok va benissimo ^_^
     
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  4. metal gear solid
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    stranamente oggi m hanno interrogato proprio su sto argomento ;) ahahahah
     
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  5. hachico91
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    pure a me ;) : :*hix:
     
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  6. ciauu1
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    :D
     
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  7. sofy2015
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    Ma questo riassunto é di tutta la rivoluzione russa?????
     
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6 replies since 27/1/2011, 16:25   32371 views
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