Biomi Terrestri

Per Bioma terrestre si intende una vasta porzione di territorio individuata da un predominante tipo di vegetazione.
Questo è un fattore di grande importanza, poiché influenza anche la presenza o meno delle varie specie animali.
La classificazione di un bioma avviene per analisi delle piante, della distanza fra di loro, dalla tipologia del clima,
e dalle posizioni geografiche (latitudine e longitudine).
In base a queste osservazioni è possibile individuare un certo numero di Biomi, i cui principali sono:

IL BIOMA POLARE

LA TUNDRA

LA TAIGA

LA STEPPA

LA MACCHIA MEDITERRANEA

LA SAVANA

LA FORESTA TEMPERATA

IL DESERTO

LA FORESTA PLUVIALE

Bioma Polare

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Questi tipi di biomi sono situati alle latitudini più elevate e sono caratterizzati da climi estremamente rigidi, infatti anche nei mesi più caldi la temperatura non sale mai oltre i 10° centigradi.
In questi territori le giornate non si alternano in modo convenzionale, ma sono presenti circa 6 mesi di notte e 6 mesi di giorno (anche se in quest’ultimo il sole rimane sempre all'altezza del tramonto o alba).
Il suolo è completamente ricoperto di ghiaccio che si estende anche in buona parte della superficie marina. Per questo motivo non possiede nessuna forma di vegetazione.
Tuttavia la fauna non è del tutto assente. La proliferazione del plancton, durante la stagione estiva, fa convergere, infatti, una grande quantità di pesci che si nutre di questo piccolo microrganismo e che a loro volta vengono predati da alcune specie di uccelli come albatros e cormorani, altri uccelli non volanti quali i pinguini (che si sono adattati perfettamente a queste latitudini) e mammiferi come foche, otarie e orsi polari.
Inoltre la presenza abbondante del krill porta anche alla migrazione in queste acque di alcuni cetacei come la megattera e la balenottera azzurra.

L’uomo non è riuscito a stabilire insediamenti sul territorio polare e le poche basi presenti sono raggiungibili solo nella stagione estiva, considerando che in inverno possono scoppiare tempeste con venti ad una velocità di oltre 300 km orari e con temperature che possono raggiungere i -70° centigradi.

Tundra

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Subito dopo il bioma polare, la tundra è l’ecosistema situato alle latitudini più alte. Geograficamente i suoi territori si estendono dai ghiacci perenni del polo alle foreste di conifere (ovvero la Taiga).
È caratterizzato da lunghi inverni rigidi, con temperature che possono sfiorare i -50°centigradi. Proprio per questo suo clima freddo i suoi terreni sono brulli e con scarsa vegetazione e quella poca presente comprende in prevalenza muschi, licheni e piccoli arbusti (specie arboree sempre verdi).
A causa della corta estate, che dura tra le 7 e le 8 settimane, la fauna locale possiedono cicli riproduttivi molto veloci, che devono essere completati già all'arrivo delle prime giornate fredde, per potersi preparare alla lunga stagione invernale.
A parte alcune specie di uccelli che vengono per nidificare, le specie animali più diffuse sono: le alci, le renne, i grizzly, i caribù e le volpi artiche.

Taiga

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La Taiga (o foresta di conifere) è un bioma che si estende dall'Europa settentrionale (quindi Finlandia, Scandinavia ecc…) alla Siberia e per tutto il territorio canadese.
Anche per questo ecosistema sono distinguibili (a causa della latitudine) solo 2 stagioni. In inverno, lungo circa 8 mesi, il clima è piuttosto rigido, con temperature che possono essere anche inferiori ai -30°. In estete il clima è fresco e le temperature non superano mai i 20°.
Le foreste di conifere rappresentano 1/3 del territorio forestale al mondo e le specie arboree più diffuse sono: abeti, betulle, salici, larici e pioppi. Nei luoghi in cui la foresta si dirada crescono specie erbacee come giunchi e graminacee.
In questo bioma comincia ad essere più vasta la presenza di specie animali diverse. Tra i mammiferi possiamo trovare: orsi, volpi, linci, marmotte, castori, scoiattoli, lupi siberiani, alci, renne e molte altre. Tra le specie più comuni di uccelli troviamo: il gufo (comune e reale), il gallo cedrone e il merlo siberiano.

Steppa

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Con Steppa si intendono quei territori costituiti prevalentemente da vaste praterie in cui la vegetazione è formata prevalentemente da erba, graminacee, leguminose e piccoli arbusti. I pochi alberi si possono trovare solitamente in prossimità di corsi d’acqua come fiumi o laghi.
È caratterizzato da un clima di tipo continentale, con una elevatissima escursione termica, costituito quindi da inverni freddi che possono raggiungere i -40° centigradi ed estati calde con temperature che sfiorano i 40°. Le precipitazioni sono piuttosto moderate.
La fauna della steppa è sede principalmente dei grandi mammiferi erbivori che periodicamente compiono migrazioni lungo il territorio a seconda della stagione. Alcune specie tipiche sono: il bisonte europeo e nordamericano, il cavallo (originario della steppa asiatica), il guanaco dell’Argentina e l’antilocapra del nord America.

Macchia Mediterranea

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Questo bioma è caratteristico dei territori che circondano il mar Mediterraneo, ma è presente anche in sud Africa, in Australia, in California ed in Cile. Viene anche definito come foresta a Sclerofille, poiché composto da piante di altezza variabile dai 50 cm ai 4 metri che presentano foglie piccole, lucide e coriacee.
Il clima è caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti e piovosi.
La flora di questo ecosistema si divide in due gruppi: macchia alta e macchia bassa.
La macchia alta presenta una vegetazione formata da varie specie arboree come il leccio, il cipresso, il pino e il ginepro.
La macchia bassa presenta una vegetazione formata invece da piante come ginestre, rosmarino, alloro, cisti ecc. e da altri arbusti di piccola taglia non provvisti di foglie (quindi non sclerofille) come rovi, il cui insieme è detto Gariga.
La fauna che circonda il bacino del Mediterraneo si è drasticamente ridotta per via degli insediamenti dell'uomo, mentre invece resta più o meno inalterata nelle altre parti del mondo. Alcune tipiche specie della macchia sono: il cinghiale, il tasso, il capriolo, il lupo, lo scoiattolo, la volpe, le lucertole e molte specie di uccelli.

Savana

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La Savana è un tipo di bioma la cui estensione comprende in particolare le regioni tropicali e subtropicali. È presente in molte zone dell’Africa centrale, del sud America, dell’ India, dell’Australia e dell’Indocina.
Il clima della savana è particolarmente secco e le scarse precipitazioni non permettono la proliferazione di piante ad alto fusto. La vegetazione più diffusa comprende erba e piccoli arbusti spinosi. Solo avvicinandosi verso l'equatore (dove le piogge si fanno più frequenti) possono essere presenti specie arbustive più grandi.
Nelle zone in cui la piovosità è più elevata, e dopo il periodo di siccità, scoppiano frequentemente incendi, causati dai fulmini che cadendo bruciano i secchi steli d’erba. Questo fenomeno si ripete ciclicamente ogni anno e ha l’effetto di arricchire il suolo di sali minerali aiutando la nascita del nuovo manto erboso.
La crescita di questa particolare flora è fonte di cibo per una grande varietà di specie erbivore (antilopi, zebre, gnu, giraffe, elefanti ecc.) che, radunate in branco, si spostano a seconda della stagione nelle zone in cui sono più abbondanti cibo e acque e che, a loro volta, sono alla base dell’alimentazione delle specie carnivore del territorio come: leoni, leopardi, ghepardi, iene ecc.

Foresta Temperata

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La Foresta Temperata (o decidua) è un particolare tipo di bioma che occupa vasti territori dell’Europa, della Cina e degli Stati Uniti.
Queste foreste sono caratterizzate da un clima temperato, in cui l’inverno è solitamente mite, con temperature che possono raggiungere i -2° centigradi, e l’estate è calda e umida, ed è durante questo periodo che avviene la crescita e lo sviluppo della vegetazione locale.
La flora di questo ecosistema è costituito da alberi ad alto fusto, e i principali sono: il faggio, la quercia, il tiglio, l'acero e la betulla. Inoltre anche il suolo è particolarmente ricco, ricoperto da un folto sottobosco.
La fauna nella foresta temperata è molto abbondante. Tra le specie tipiche ci sono: l’orso bruno, il cervo, il cinghiale, il capriolo, la volpe, il lupo e la lince.

Deserto

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Per deserto si intende un ampio territorio della superficie terrestre completamente (o quasi) disabitato, caratterizzato da precipitazioni quasi del tutto assenti.
Possono essere definite tre tipologie principali di deserto:
Deserto caldo; che può essere roccioso, in cui la superficie è ricoperta da rocce e ciottoli; ghiaioso; ed infine sabbioso, tra cui è presente il deserto più grande del mondo, il “Deserto del Sahara”; ognuno di questi è caratterizzato da un clima torrido.
Deserto freddo, che presenta elevatissime escursioni termiche, con estati calde e inverni gelidi.
Deserto polare, come nei territori della Groenlandia o dell’Antartide in cui abbiamo vaste distese solo di ghiaccio e neve (in qualche modo quindi il bioma polare rientra nella classificazione di deserto).
Tra gli animali che hanno avuto la capacità di adattarsi a questi territori inospitali troviamo: il cammello, il dromedario (dotati rispettivamente di 2 e 1 gobba capaci di accumulare liquidi per poter essere in seguito utilizzati in caso di disidratazione), alcune specie di uccelli, serpenti e lucertole.

Foresta Pluviale

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La foresta pluviale è il bioma che si trova più vicino alla fascia equatoriale. Si stima che in essa si trovino circa i due terzi delle specie animali della terra, nonché milioni di specie diverse di piante. Infatti una grande parte delle piante e degli animali presenti nella foresta non sono nemmeno ancora stati classificati.
Il clima è caratterizzato da precipitazioni molto abbondanti e, a causa delle latitudini, è presente una sola stagione, con temperature che, quindi, rimangono costanti per tutto l’anno. Le elevate temperature favoriscono una veloce evaporazione dell’acqua conferendo all'aria una notevole umidità; in seguito a questa condensa si formeranno nuvole che sfoceranno in nuove abbondanti piogge.
La vegetazione della foresta può essere definita stratificata, ad ognuno di questi strati appartengono piante diverse e specie animali diverse. A dominare il territorio ci sono le fronde delle latifoglie sempreverdi che possono raggiungere anche gli 85 metri.
Per la fauna sarebbe impossibile elencare tutte le singole specie viventi. Tra le più tipiche troviamo: il pipistrello, numerose specie di serpenti, e di altri rettili come i camaleonti e le iguane, anfibi come rospi e rane; molte specie di scimmie tra cui il gorilla, lo scimpanzè e l’orango; tra i carnivori più diffusi troviamo il leopardo, il giaguaro e la tigre; ed infine numerosissime specie di uccelli tra cui i pappagalli.