I Vulcani

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    I Vulcani

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    I vulcani si presentano come delle fessure sulla crosta terrestre dalla quale fuoriesce magma incandescente. La loro formazione avviene per la risalita in verticale della roccia fusa (formata negli strati più interni per le forze tettoniche e per gli attriti che portano ad altissimi valori di pressione e temperatura) che si scava un tunnel fino alla superficie. La struttura di un vulcano è formata da più parti: le uniche parti visibili sono costituite dal cratere principale (o sommitale) e da 1 o più secondari che affiorano sul fianco del vulcano. Questi crateri sono collegati, tramite un condotto chiamato camino vulcanico, con un vasto serbatoio sotterraneo, detto bacino vulcanico o camera magmatica, nella quale si raccoglie il magma proveniente dagli strati più interni.
    I vulcani sono distribuiti principalmente lungo i confini delle zolle tettoniche (dove è maggiore l’attrito fra le rocce) oppure lungo le dorsali oceaniche dove è lo stesso magma del mantello a risalire verso la superficie e in questo caso il vulcanismo è associato sempre anche a fenomeni sismici. Inoltre solo il 10% dei vulcani attivi è presente sulla terraferma, il restante 90% si trova nei fondali marini.
    Un vulcano può trovarsi in diversi stadi di attività: stadio di quiescenza, attività permanente moderata ed eruzione. La prima fase, il cui tempo varia molto tanto per vulcani diversi quanto per uno stesso vulcano, corrisponde ad unto stato di inattività più o meno passeggera che si verifica dopo un’eruzione. In questa fase le attività si limitano a solfatare, fumarole e acque termali.
    Nella fase di attività permanente moderata si ha formazione di laghi di lava di lunga durata oppure si ha l’alternanza di fuoriuscita di magma e lanci di scorie. Ma solitamente è più probabile la rapida alternanza di forti eruzioni seguite da periodi di quiescenza.
    Il carattere di un’eruzione dipende da un certo numero di fattori, il più influente dei quali riguarda l’acidità del magma. Infatti, considerando stesse temperature, più il magma è acido più è viscoso (ovvero maggiori sono gli attriti interni della lava) e più si oppone alla fuoriuscita dei gas facendo così accumulare l’energia della fase gassosa. Si arriverà infine ad un punto di rottura in cui avviene il rilascio dell’energia accumulata sotto forma di esplosione che sarà maggiore per maggiori livelli di acidità ( questa eruzione è definita esplosiva e un esempio è rappresentato dal Vesuvio).
    Al contrario, nel caso di magma basico, questo è molto più fluido e i gas vengono lasciati fuoriuscire più facilmente non provocando le esplosioni (un esempio sono i vulcani delle Hawaii).
    Durante un eruzione oltre alla lava fuoriescono anche lapilli, cenere, gas (come anidride carbonica e anidride solforosa) e vapore acqueo.
    Da ricordare infine che i vulcani, nonostante possano scatenare una potenza catastrofica, hanno avuto un’importanza fondamentale nello sviluppo dell’atmosfera primordiale, degli oceani (derivati dalla condensazione del vapore acqueo e avvenuta in migliaia di anni) e di conseguenza anche della vita sulla terra.



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    Edited by cherubins98 - 16/1/2017, 19:00
     
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  2. ~Doctor™
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    Un grazie a tutti i vulcani allora xD
     
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1 replies since 11/6/2012, 21:21   644 views
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