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MihawkSpadanera92.
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Sono contrario a questa misurazione "dell'intelligenza" ; non sappiamo ancora come funziona il nostro cervello, figuriamoci se possiamo permetterci il lusso di calcolare l'intelligenza! Sono sicuro che le differenze sono prevalentemente di adattamento, quindi un ragazzo cresciuto in un quartiere Americano ricco di stimolazione, con entrambi i genitori dottorandi al MIT di Boston, sarà destinato a diventare un genio! Invece un ragazzo cresciuto in Africa, avrà possibilità nettamente inferiori di essere più istruito e "intelligente"; tuttavia il Q.I, valuta prettamente le capacità logiche, astenendo dalla sua misurazione le altre capacità come matematiche, linguistiche, musicali, spaziali e tanto altro ancora! Morale della favola? Siamo lontani per fare una misurazione del genere.
l'intelligenza di un ragazzo cresce con il passare degli anni,e più legge le definizioni,di argomenti di vario genere e le studia accresce la sua intelligenza di essere che sa pensare e formulare delle parole con senso compiuto,penso che ognuno cresce con e arriva a possedere un certo quozionte intellettivo,nell'umanita.