L´inganno della fata Morgana

In alcune mattine estive sulle sponde calabresi dello Stretto di Messina, se si é fortunati, si puó divenire spettatori di un “misterioso” fenomeno: al centro dello stretto appare una cittá fluttuante sull´acqua sull´acqua a poche centinaia di metri dalle sponde calabressi, come se le sponde della Sicilia si siano avvicinate a quelle calabre...ma...dopo pochi attimi la visione svanisce lasciando gli spettatori increduli a ció che hanno appena osservato.

La leggenda...

La fata Morgana, nome di origine bretone che significa “fata delle acque, é un personaggio della mitologia celtica, sorella di re Artú, probabilmente portata nei territori del sud italia dai Normanni.
Diverse leggende sorsero per dare una spiegazione al fenomeno da sempre osservato...la piú diffusa narra che Morgana risiedeva in un castello di cristallo situato in fondo al mare; per catturare i naviganti in transito nello Stretto, Morgana faceva apparire la sua dimora in superficie, quando i marinai giungevano al suo interno l’inganno si compiva ed il castello ritornava tra le profondità del mare.
Attenendosi a tale mito, tra le terre sicule e calabre si narra che, durante le invasioni barbariche, un re barbaro giunto a Reggio Calabria vedendo all'orizzonte le sponde floride e prosperose della Sicilia espresse il desiderio di possederle, ma, non avendo barche, quella terra era per lui irrangiugibile. All´improvviso una donna molto bella, fluttuante sulle acque, gli si presentó e con un cenno, in una leggera nebbiolina, fece apparire l'isola a due passi dal re conquistatore che si gettò in acqua, convinto di potervi arrivare con un paio di bracciate. Ma, l'incanto si ruppe e lui morì affogato (in alto la statua, ispirata alla leggenda della Fata Morgana, che si trova sulla spiaggia del Lungomare di Reggio. E’ realizzata in un particolare materiale che cambia colore a seconda della luce).

La base scientifica...

C´é in realtá poco di magico dietro al fenomeno Fata Morgana. Si tratta infatti di un tipo complesso di miraggio, dovuto all´incurvamento dei raggi solari a causa di bruschi cambiamenti termici nell´aria.
Il fattore chiave alla base di qualsiasi miraggio è l’indice di rifrazione della luce del sole negli strati d´aria a diversa temperatura e quindi a diversa densitá (che nei gas é inversamente proporzionale alla temperatura).
Per indice di rifrazione della luce si intende il rapporto tra la velocitá della luce nel vuoto (300000 Km/s) e la velocitá della luce nel mezzo attraversato, in questo caso i diversi strati di aria. Quindi, l´indice di rifrazione quantifica il rallentamento della velocitá della radiazione luminosa a causa della densitá del mezzo attraversato (essendo quella nel vuoto la massiva velocitá conosciuta). Ad un cambiamento dell´indice di rifrazione della radiazione, corrisponde un cambiamento della direzione dei raggi.
Per comprendere meglio la rifrazione, si puó osservare l´esempio semplice della rifrazione di un raggio di luce che attraversa prima l´aria e poi l´acqua. L´acqua é piú densa dell´aria di conseguenza il raggio é rifratto e la sua pendenza (o l´angolo) rispetto alla normale alla superficie di separazione, diminuisce.



Nel caso della fata Morgana, i raggi luminosi attraversano due strati di aria con una differenza di temperatura ( quindi di densitá) notevole. Si tratta di una tipo complesso di miraggio dovuto alla combinazione di due tipi:

- il miraggio inferiore: quando la temperatura diminuisce dal basso verso l´alto, è possibile vedere le immagini come se fossero riflesse al suolo, un esempio é quello che osserviamo nelle estati molto calde, quando sulle strade asfaltate sembrano apparire delle pozzanghere che altro non sono che il cielo riflesso sullo strato di aria caldo vicino al suolo



- il miraggio superiore: quando la temperatura cresce dal basso verso l´alto, l´immagine risulta proiettata verticalmente al suolo ed un esempio sono l´apparizione di oasi nel deserto o l´osservazione di navi che in realtà si trovano oltre l'orizzonte.



Le condizioni più propizie allo sviluppo del fenomeno si verificano durante l’estate quando, uno strato d’aria molto caldo sovrastante le acque dello Stretto di Messina, viene sormontato da uno più freddo. I due strati hanno proprietá ottiche opposte. Vi é un inversione di temperatura e del valore di indice di rifrazione che aumenta dal basso verso l´alto (nello strato piú caldo) per poi diminuire nello strato piú freddo.
Nella superficie di discontinuità dove si genera la variazione dell’indice di rifrazione, si ha un alterazione del percorso dei raggi luminosi, ció rende deformata ed irriconoscibile l’immagine dell’oggetto originario. Le goccioline di acqua sul mare fungono poi da lente di ingrandimento dell´immagine in lontananza.
Dunque, il risultato finale é che contorni del territorio posti al di là dello Stretto appaiono deformati, ingranditi e fluttuanti nell’aria,
Tra l’altro, variando di continuo le condizioni fisiche che inducono il fenomeno, le forme osservate cambiano aspetto continuamente, spessi gli oggetti in lontananza vengono allungati assumendo le sembianze di torri, pennacoli e obelischi, conferendo al paesaggio l´aspetto di una cittá surreale.


Questo tipo di miraggio é noto con tale nome in tutto il mondo per motivi storici, ma si verifica in diverse parti del globo, ovunque ci siano le condizioni ottimali. In basso é riportato l´esempio di un miraggio fata Morgana osservato nel deserto del Mojave.

Questo invece é avvenuto nello Shandong, in Cina. Una cittá di grattacieli fluttuante.

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