Pokemon Master - cap 2

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  1. GoddessHaruna
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    Avvertenza: Questa non è una fanfiction di Pokemon standard. Contiene scene di violenza e linguaggio improprio.
    Nota:Pokemon e i personaggi ad esso associati sono proprietà della Nintendo,Game Freak, Creatures Inc, e 4Kids Productions.

    Pokemon Master

    di Ace Sanchez

    PARTE 2: INSIEME



    La figura nel mantello lungo, più bianco di neve più pura, aveva studiato il terreno intensamente. Arrivando in giù con un dito, toccò della polvere color ruggine sulla superficie pietrosa. Leccandosene la punta, sorrise.
    "Sei tornato. E così bene anche..." Un profondo, grugnito da dietro fu l'unica risposta.

    Cullando dolcemente su e giù, la canoa andò alla deriva lentamente per il corso del largo fiume. Il gorgoglio dell'acqua sembrava innaturalmente forte. Al contrario, la foresta intorno era tranquilla e silenziosa. Ash si appoggiò contro il retro della barca e prese a studiare la donna con un mantello blu che sedeva di fronte a lui. Lei non si accorse della sua attenzione mentre controllava con abilità la rotta, aiutandosi con un remo. L'aveva riconosciuta immediatamente anche prima che lei avesse detto il suo nome. Mistaria... Misty. Che stava facendo, dopo tutto qui questo tempo? Cosa voleva da lui? Schiacciò in giù nel buio i sentimenti dimenticati che minacciavano di fluire nella sua mente e prese un lungo respiro. Dopo avere aggiustato il mantello nero che gli oscurava il sole, guardò in giù a Pikachu, che sembrava affascinato dalla cavalcata della canoa. Rallegrato dalla felicità del suo piccolo compagno, Ash si rimise giù, e controllò la benda intorno alla sua gamba. La ferita causata dal frammento della pietra era stata profonda ma come sempre sarebbe guarita in fretta.
    "Sarà presto sera. Ci accampiamo alla prossima ansa del fiume." Ash strinse più la sua benda.
    "E mi dirai quello che vuoi da me o magari anche perchè sei qui... Misty." La donna con un mantello non si girò e continuò a governare la barca.
    "Misty," lei disse leggermente, come se a lei. "Un nome che non sentivo dalle tue labbra da così tanto tempo." Finalmente si voltò, e si tolse il cappuccio, rivelando gloriosamente capelli rossi e lunghi. Si agitavano liberamente sopra le sue spalle nel vento. "Vedo che non mi hai dimenticato... Ash." Lei era maturata. Specialmente la sua bellezza, che si affacciava promettente quando si erano conosciuti, ma che ora era sbocciata. C'era comunque qualcosa di strano, un genere diverso di familiarità con quella bellezza che il pareva innaturale. Lui guardò lontano da lei per finalmente guardare fisso allo scenario commovente della foresta. Pikachu la osservò e ringhiò.
    "Nemmeno tu mi hai perdonato," finì lei.
    "Cosa dovrei perdonare?" lui disse piattamente. La conversazione si chiuse lì.
    Lei cominciò a dire qualcos'altro quando la barca rollò pericolosamente alla sinistra quasi come se avesse sbattuto su qualcosa. Ash si tenne con le mani, mentre la sua altra mano afferrava Pikachu per non farlo finire nel fiume. Una grande onda guizzò nella barca, bagnando tutti dell'acqua del fiume fredda. Pikachu protestò vivacemente e fece scorrere per qualche istante la sua energia, asciugando la sua pelliccia nera. Ash si appoggiò alle ginocchia, gettando indietro il suo cappuccio per asciugare il la sua faccia e cacciare i capelli fuori dai suoi occhi. Si fermò quando il suo sguardo individuò la serpeggiate coda blu e spinosa nell'acqua intorno a loro. Si girò verso la prua e si tenne pronto. Un secondo più tardi, proprio come pensava, l'acqua schizzò in alto per una ventina di piedi, e la testa di un gyarados apparve al centro dello spruzzo, il suo sguardo adirato, gialle fenditure sul muso. Sbuffò una nube di vapore caldo ed emise un raggelante urlo minaccioso. Cominciò a abbassare la testa, pronto a sferrare un attacco.
    "Pikachu..." Ash cominciò.
    "Pi-ka!" Il pokemon cominciò a caricarsi. Le nere guance emisero scintille scure.
    "Fermo!" li ammonì Misty, e Ash segnalò a Pikachu di fermarsi. Il gyarados ringhiò, la sua bocca aperta,una selva adirata di denti. Gli occhi di Misty cominciarono a ardere di un blu sorprendente, una luce quasi sacra uscì dalle sue pupille. Il suono dell'acqua divenne solo un debole sottofondo, fino ad ammutolirsi. Il Gyarados si congelò, immbile. Gli occhi di lei cominciarono a ardere ancora più intensamente. Poi ondeggiò la sua mano con un cenno rapido. In sintonia col movimento del suo braccio, il pokemon si rituffò nel fiume. La luce negli occhi di Misty esitò, e il tempo sembrò fluire come normale. Il suono del fiume riprese.
    "Maestro d'Acqua," sussurrò Ash. "Quello che hai sempre voluto essere." Misty sorrise e si rimise il cappuccio blu del suo mantello sulla testa.
    "Conoscevi il mio sogno," disse, riprendendo a guidare la barca. "E ancora mi devi una bicicletta, sai..."
    "Oh... sì."

    La luce della luna era fioca nell'oscurità del cielo serale. Il fuoco scoppiettava vivace di fronte ad Ash, e lui guardò fisso l'arancio e il giallo delle fiamme che mangiavano il legno. Poi guardò in giù e tolse la benda dalla sua gamba. La ferita era guarita completamente, osservò soddisfatto. Ma, stranamente, aveva lasciato una piccola cicatrice. Qualcosa che non avrebbe dovuto esserci. Esitò un po', quindi gettò la benda nel fuoco. Forse era solo un po' teso.
    Un russare molle venniva da Pikachu che gli dormiva accanto, dentro lo zaino di Ash. Lo guardò e un sorriso apparve sulle sue labbra. Pikachu meritava certamente il suo riposo.
    Sul lato opposto del fuoco del campo, Misty si tolse il mantello e sedette. Ash la guardò con occhi socchiusi prendere delle coperte da viaggio, seguite da un piccolo blocco sui cui cominciò scrivere.
    "Allora, di quale proposta stavi parlando? Perchè sei qui?" Misty smise di scrivere e lo guardò. Spinse una lunga ciocca di capelli dai suoi occhi con un'inclinazione della sua bocca.
    "Sono qui per una ricognizione."
    "Una spia," lui disse sprezzantemente. "Presumo per la Ribellione?"
    "Esatto."
    "È una battaglia persa. Non avete speranza." I suoi occhi balenarono, quasi cominciando a ardere.
    "Non hai certo aiutato a cambiare le cose." Alzò le spalle, impassibile.
    "E' stato tanto tempo fa."
    "Perchè ti sei schierato con la Lega?" Lui ignorò la domanda.
    "Te lo chido di nuovo, che è questa proposta?" Misty rimase zitta, giocherellando con i suoi capelli. Guardò il fuoco.
    "Avrai notato il che in questa area e all'est la Lega si sta dando da fare."
    "Sì, ci sono stati più... disturbi... qui che lungo il resto del mio viaggio."
    "Bene, dai rapporti che abbiamo ricevuto,pare che stia per succedere fra le rovine di Cerulean e io abbiamo il compito di scoprire cosa. Anche i pochi Maestri che dalla nostra hanno dei compiti. Questo è il mio."
    "E io che c'entro?" Lei guardò a lui con occhi imploranti.
    "Ash, sei l'unico che sappia come lavora la Lega e chi non è davvero parte di essa. Sei stato con loro molto a lungo. Hai informazioni che potrebbero aiutarmi. E ho visto il tuo potere. Come facilmente hai vinto il pokemon di roccia. Saresti di grande aiuto a tutti noi. Sai cosa fa la Lega. Non è già quello un motivo sufficiente per combatterla?" Ash non disse nulla per alcuni momenti. Poi la guardò.
    "Domani ci divideremo e andremo per strade separate. Sono spiacente ma questa non è la mia guerra. Non più." Misty scosse la sua testa.
    "Per favore non lasciare che i sentimenti personali influenzino la tua decisione. Pensa a ciò a cui potresti porre fine." I suoi occhi sembrariono inumidirirsi, ma poi cominciarono ad ardere di un blu brillante. "sono spiacente di dovrerlo fare, ma è per il bene di questo mondo." Ash capì. Gridò di dolore come sentì che il suo sangue aveva già iniziato a ribollire. Come aveva potuto farlo? Mentre si piegava in due per il dolore vide la benda ancora nel fuoco. Non bruciava. Chiaramente! Stupido, stupido, si ammonì. Mai fidarsi, di chiunque! Specialmente, fra tutte le persone, di questa donna! Pikachu si svegliò e cominciò a ringhiare, lasciando partire un lampo di oscurità a Misty che ancora stava guardando fisso Ash coi suoi occhi brillanti di azzurro.
    "Il mio piccolo kit di pronto soccorso, quello che ho usato con te, è intriso di idrotossina, che ho appena attivato. Ora mi devi aiutare o morirai fra una settimana," disse mentre i suoi occhi cessavano di ardere. Guardò Pikachu. "Se mi uccidi, il tuo Maestro verrà con me." Pikachu smise di preparare l'attacco, confuso. Ash, sentendo andar via il dolore, sedette di nuovo e alzò le mani.
    "Temo che tu abbia vinto questo round. Sei cambiata, Misty."
    "E' vero." Misty si lisciò i capelli e guardò all'anello sul suo dito. "E non sai nemmeno quanto."

    Era una mattina nebbiosa. Ash lottò vedere mentre Misty li conduceva a est, verso le rovine di Cerulean. Foglie morte e altro ciarpame rendevano la loro camminata attraverso il bosco più lenta e rumorosa di quanto volessero. Misty poteva vedere attraverso la nebbia, che era acqua e cioè il suo elemento, ma lui aveva qualche problema. Era dura per lui per mantenere in vista il mantello blu scuro gli che sventolava pochi metri avanti.
    "Chu!" affermò Pikachu adirato nell'orecchio di Ash dalla spalla su cui poggiava.
    "Già, Pikachu" Ash disse quietamente, senza che Misty potesse sentire. "troverò un modo per togliermi questa roba dal corpo. Posso sentire che è basata sull'elementale d'aqcua, non c'è nulla che per ora posso fare, a parte quello che vuole lei."
    "Pikapi! Pi-pikachu..."
    "No, se la uccidi, morrò," disse Ash, ghignando per la fierezza del suo amico. Poi girò la sua testa per guardarlo. "Inoltre penso che ti piaccia Misty." Gli occhi blu di Pikachu si inumidirono un poco mentre cercava di ricordare qualcosa.
    "Cha..."
    "Bene, ora è finito tutto, così non devi preoccuparti." cercò davanti a se il contorno blu scuro del mantello di Misty. Non era là. "Dannazione, dove è finita?" disse ad alta voce, accelerando il passo. La punta del suo stivale sinistro prese un ramo caduto che lui non vide, e ci inciampò sopra. Fortunatamente lui potè afferrare il tronco di un albero vicino per tenersi in equilibrio. Pikachu saltò indietro dentro il suo zaino, ma tenendo la sua testa fuori dell'apertura. "Misty!" lui gridò, guardandosi intorno. La mancanza di visibilità causata dalla nebbia era terribile. Ash poteva vedere appena più a una dozzina di metri, oltre i quali lo scenario era ingoiato dal bianco. "Misty!"
    Sembrò per un momento che qualcuno stesse rispondendo. Ash si concentrò sulle sue orecchie. Stava... cantando? Riuscì a distinguere le parole.

    "L'ombra e il sole, sole e ombra...
    Rifrazione di luce, quello che formerà?"



    Veniva da nord. La melodia era stranamente, e meravigliosamente, ossessionante. E familiare. Lui non poteva dire se fosse per la canzone stessa o per la voce di chiunque lo stesse cantando. O per entrambe.
    "Pikachu, la senti?"
    "Pii."
    "Vediamo cos'è," disse Ash, risvegliato dalla curiosità. "Tra l'altro, non so dove diamine siamo, quindi tanto vale andare in quella direzione." Avanzò lentamente attraverso la nebbia, ma risolutamente, seguendo la canzone, spostando i rami degli alberi e muovendosi silenziosamente fra i cespugli e il fitto sottobosco. Dopo un paio di minuti, attraversato un piccolo gruppo di alberi, la nebbia sembrò diradarsi per mostrare quello che sembrava un tempio. Era abbastanza antico, vecchio abbastanza da essere sopravvissuto alle Guerre Oscure. Al centro della struttura stava sorgendo il sole, mostrando i contorni attraverso la foschia che ancora non si era spostata. Sebbene decisamente antico, era ben conservato, e bello, a suo modo, con finestre colorate come quelle di una chiesa e muri marmorei. Doppie porte di legno all'ingresso. Spalancate. Dentro c'era anche la fonte della canzone ossessionante che lo aveva condotto qui.
    Ash avanzò verso l'entrata, sentendo il calore del sole penetrare in lui. Rimosse il cappuccio del suo mantello e si pettinò i capelli corvini con la mano. Nell'altra, sentiva il palmo scaldarsi alla luce del sole. Sebbene calda... quella luce sembravaanche stranamente fredda allo stesso tempo. Una sensazione familiare che lo fece esitare di fronte al portone.
    "Pika... ?"
    "Sì, Pikachu, entriamo."
    La canzone continuava, ipnotica.

    "Proprio come l'ombra ha molte facce
    Mistero circonda il temporale."



    "Ash!"Misty corse con lo sguardò dietro di sèi. "Mi segui ancora?" Nessuno rispose. Lei si fermò e si voltò. Lui non c'era. Preoccupata, alzò la sua mano e respinse più della nebbia per vedere meglio. Ciò che vide non era altro che alberi e fogliame. Poteva sentire una sorta di melodia. Qualcuno cantava. Un suono debole. Cominciò a correre verso la fonte della musica. Distrattamente, dissolse la nebbia di fronte a lei con una mano aperta. Avrebbe dovuto sapere che camminare in questa foresta senza qualsiasi disturbo sarebbe stata la cosa migliore.

    Ash camminò lungo l'atrio stretto, seguendo mansueto l'origine della canzone. Capì di chi si trattava. Pikachu, cavalcando sulla sua spalla, si rivolse a lui per tornare indietro ma il suo padrone continuava ad avanzare. Non poteva fermarsi. Finalmente arrivò al centro del tempio. La cappella. Entrò, varcando le porte aperte, e la vide.
    Lei stava stando in piedi sull'altare con la sua schiena girata verso lui. La persona che stava cantando. Il suo corpo magro era avvolto da un accappatoio bianco e quasi trasparente che cadeva lungo le gambe lunghe fino alle sue caviglie, lasciando gli eleganti piedi scoperti. Lunghi capelli biondi e dritti caddero lungo la sua schiena fino alla vita. Il colore era così simile a quello dell'oro che sembravano emettere una luce propria. Era lei. Pikachu era zitto sulla sua spalla. Ma lui poteva sentire i pelo il topo elettrico irrigidirsi attraverso il suo mantello.
    Il suo senso del pericolo esplose, ma lui rimase inspiegabilmente immobile come la porta alla cappella si chiuse con una botta e lunghe catene di luce bianca spuntarono fuori da ciascuno angolo della stanza per avvolgere lui e Pikachu, in una presa stretta e salda. Più luce del sole sembrò sgorgare attraverso vetrata decreprepita e cadere sulla donna di fronte a lui. Lei sembrò a accentuare la sua luminosità, come se la luce del sole stesse venendo davvero da lei e non dal tetto. La sua voce melodiosa continuò a cantare, arcana
    "Ma insieme, cosa diverrà
    quando i molti saranno uno?"

    Lei smise di cantare e la stanza cadde nel silenzio. Alzò le sue braccia sopra la testa e una luce bianca cominciò a andare alla deriva lentamente, uscendo dai piedi, come se fosse fumo. Quando la luce arrivò alla punta delle dita, sembrò brillare ancora di più, trasformandosi in un materiale bianco. Prima lunghe maniche bianche si formarono sulle sue braccia, poi un cappuccio intorno alla testa ,emtre il resto della luce andò a formare sulla pelle leggera un mantello lungo. Un mantello da Maestro di puro bianco. Lei calò le sue braccia improvvisamente, in un gesto rapido.
    La donna ora avvolta da un mantello si voltò e si tolse il cappuccio con un elegante movimento della mano. Liberò i capelli e dal suo collo essi scivolarono lungo la schiena. Poi, guardando a lui immobile e avvolto senza speranza in catene di luce, sorrise compiaciuta. Brillanti occhi blu lo riguardarono con un scintillio diabolico nelle loro profondità.
    "Mi ricordi, Ashura?" La sua voce era lo stessa. Gutturale, sensuosa.
    "Valdera,". Lei lo guardò per bene.
    "Anche più bello di come ricordassi."
    "Anche tu. Ancora una splendida puttana." Lei rise.
    "Sai, mi sei mancato. Stavamo bene insieme, Una squadra imbattivible. Uno completava l'altro." Lei avanzò dalll'altare e si avvicinò, attraversando le dorate catene di luce che lo tenevano da ciascuno angolo come se fossero esattamente quello che sembravano. Inconsistenti. Lo guardò negli occhi e lui, paralizzato dalla bellezza del suo volto, guardò fisso nei suoi occhi, trovandoli familiari per una qualche ragione ignota. Lei alzò una mano e, con un'unghia, cominciò a carezzare la sua guancia. Ash represse la spinta di rabbrividire.
    "Perchè non torni con me nella Lega? Il posto vuoto nel nostro letto è rimasto tale per troppo a lungo..." Lei sorrise. "E il mio pokemon. Anche lei sente la mancanza..." Pikachu, intrappolato sulla sua spalla, fece un suono piccolo, ma silenziosamente Ash gli ordinò di restare fermo.
    Improvvisamente un'esplosione cullò il tempio e le porte della cappella crollarono strappate dai loro cardini. Ash girò la sua testa per vedere Misty che entrava, il suo mantello blu che emanava un vapore ghiacciato. Il suo cappuccio era gettato indietro, i suoi capelli rossi e lunghi sembravano galleggiarle dietro come risucchiati da un vento forte. Occhi ardenti mentre risvegliava potere sugli elementali d'acqua, il suo braccio giusto levato verso la donna in bianco.
    "Seadra! Geloraggio!" Da dietro a lei, una grande ombra inalò il suo respiro e un secondo dopo un gelido raggio blu di energia venne sparato direttamente su Valdera. L'obiettivo fece quasi pigramente un rapido balzo verso l'altare,il mantello bianco animato dal movimento, e scansò il colpo con agio. Invece, il raggio colpì il muro della della cappella e esplose, spedendo dappertutto cocci di ghiaccio. Valdera lisciò il suo mantello in giù con le mani.
    "Pietà." Sbadigliò, coprendo la sua bocca con una mano. "Un'interruzione."
    Ash si concentrò, i suoi occhi ardenti d'oro, e scure ombre crebbero dai piedi per dissolvere le catene di luce che lo tenevano immobile. La luce si dissipò: era libero. Misty guardò più da vicino la figura dal bianco mantello e la luce azzurra dei suoi occhi baluginò per lo shock.
    "È Lei!" Valdera la guardò e cominciò a ridere. Si girò verso Ash.
    "Allora questa era la ragazza che ti lasciò tutti quegli anni fa! Davvero deliziosa!" Si rivolse a Misty. "Bene, hai avuto la tua chance Mistaria, ora me lo riprenderò." Gli occhi di Misty cominciarono ad ardere di nuovo come lei li restrinse.
    "Provaci!Seadra, Blizzard!" L'ombra dietro a lei si librò nella luce rivelando un grande pokemon d'acqua, blu come il mare, con una testa di drago e aculei che sporgevano dalla sua coda e dalle spalle.
    "SEA-DRA!" ruggì, mentre una nube di energia blu si generava sopra la sua testa. Valdera sorrise e alzò il suo braccio.
    "Pikachu, Lampo Bianco!" Appena lei disse le parole, un pikachu bianco e puro con verdi occhi ardenti balzò dal soffitto ed esplose in uno scoppio di luce.
    "PIKA!"
    Ash e Misty ripararono i loro occhi dal bagliore accecante. Quando la luce si dissipò, Valdera e il suo pikachu bianco si erano sottratti alla loro vista. Invece un Machamp alto dodici piedi con quattro braccia incredibilmente muscolose li osservava dall'altare. Il suo torso e le gambe sembravano emanare forza bruta mentre restava in piedi là, un ghigno fiero sulla sua faccia da rospo. La sua pelle era grigia e non indossava nulla eccetto dei boxer di stoffa nera. La voce di Valdera galleggiò nell'aria, il suo tono beffardo.
    "Ashura, tornerò più tardi per te quando potremo stare da soli. Per ora Machampross ti farò divertire a sufficienza." Rise mentre la sua voce scompariva.
    Ash indietreggiò verso Misty mentre l'enorme pokemon lottatore si muoveva in avanti lentamente. Ringhiò e mise a fuoco la figura di Ash nei suoi occhi rossi e brillanti.
    "Vendicherò il mio fratello Golem caduto" urlò. Poi guardò Misty con un'occhiata terrificante e ghignò. "E tu non avrai scampo." Balzò verso di lei con le sue quattro braccia protese, ringhiando come un cane. Misty fece un passo indietro.
    "Seadra, Lancia Glaciale!"
    "SEA-DRA!" Il suo Seadra arse di un blu freddo e sputò una grande punta di ghiaccio verso l'attaccante. Comunque, il Machamp afferrò quasi sprezzantemente il dardo e lo fracassò sul terreno. Continuò ad avanzare ed era ormai su di lei, quando una macchia di oscurità colpì il suo fianco così forte da scagliarlo contro il muro della cappella e le altre mura che la circondavano finché non fu cadde fuori nella foresta. Misty si girò e vide Ash acquattato dove prima c'era il Machamp, fumo dai suoi piedi.
    "L'avevo sotto controllo," disse lei fortemente. Ash alzò il suo braccio.
    "Pikachu, a me!" Come Pikachu saltò sulla sua spalla, lui si girò per guardarla. "Spiacente, ma non posso rischiare visto che sei l'unica che può liberarmi da questo veleno." Si lanciò attraverso il buco nel muro e seguì la pista di detriti fino all'esterno, fino al Machamp. Dietro di lui Misty, il suo mantello blu che si levava a ondate dietro a lei.

    Saltando sul terreno della foresta attraverso il buco lasciato su muro marmoreo del tempio, ancora fumante, Ash fece un passo avanti e si acquattò sul terreno, la sua mano sinistra appoggiata per mantenere l'equilibrio. Pikachu si sdraiò accanto a lui, la sua coda frastagliata nell'aria e in allerta. Misty arrivò sul dietro a lui col suo Seadra che si librava al di sopra delle loro teste. Ash ruotò lentamente il capo. La nebbia, non più tenuta lontana dal potere di luce di Valdera, stava oscurando l'area. Doveva trovare Machampross e finirlo prima che la visibilità peggiorasse ulteriormente. Notò la linea di alberi distrutti che il Pokemo Supremo aveva lasciato dietro di sè. Misty avanzò.
    "Attenta," l'avvertì Ash. "I Pokemon Supremi sono quasi impossibili da sentire."
    "Colpo sismico!" Un tronco d'albero spuntò dal nulla. Ash, Pikachu e Misty ne sarebbero stati schiacciati se non avessero schivato all'ultimo. Ash ruotò nell'aria per montare su un ramo dell'albero sopra di lui con Pikachu sulla spalla. Misty afferrò uno dei rami più bassi e si tirò su. La mostruosità saltò fuori dal suo nascondisglio a uno dei cespugli della foresta e corse, come una scimmia afferrò un ramo dell'albero su cui si trovava Ash. Cominciò ad arrampicarsi a velocità pazzesca.
    "Non mi interessa cosa ha detto il Maestro di Luce!" gracchiò "Ti ucciderò con le mie mani!" Ash si spinse giù dal ramo e fece una mezza torsione per fronteggiare il gigantesco pokemon sul terreno.
    "Pikachu!" Il suo pokemon era accucciato sulla sua mano. "Freccia d'Ombra!" gettò Pikachu diritto addosso al Machamp. Pikachu cominciò ad ardere di nero a mezz'aria e il crepitò per l'elettricità che cominciava a formare energia scura intorno al suo corpo. Il Machamp vide l'attacco e si rifugiò su di un ramo diverso. Pikachu sferrò il suo colpo, mancandolo vistosamente, ma tagliando l'albero su cui il Machamp si era arrampicato a metà. La cima dell'albero cadde fragorosamente.
    Ash stava in piedi sul terreno, il suo mantello che si levava a ondate dietro di lui, e si scansò di nuovo per evitare un nuovo attacco di Machamp. Le sue quattro braccia lo avevano mancato per poco.
    "Seadra! Bloccalo!" gridò Misty.
    "SEA-DRA!" Da dietro il Machamp, il pokemon di Misty caricò, la sua testa china mostrò gli aculei della schiena. Scandalosamente più agile del previsto, il Machamp saltò indietro, atterrando dietro al seadra, e afferrò il suo corpo con le sue due braccia più basse. Cominciò a colpire la testa del pokemon d'acqua, con le braccia superiori, pesanti pugni. Il Seadra strillò di dolore e Misty gridò in orrore.
    "Lascialo!" urlò Ash saltando e ruotando su sè stesso in un calcio rotante che urtò la testa del Machampo. Dopo avere completato la rotazione, usò la sua altra gamba per spingersi via da lui scalciando sulla sua faccia. L'attacco fu potente abbastanza da piegare il Machamp in due e farlo urlare dalla sofferenza. Lasciò cadere il seadra, e afferrò la testa con le sue braccia superiori.
    Gli occhi di Misty balenarono di blu mentre formava una lama di ghiaccio intorno al suo pugno e saltava dall'albero all'attacco. Il Machamp recuperò dal colpo di Ash e la afferrò in aria con una mano enorme. Cominciò a ridere in esultanza, ma si fermò e gridò come lei tagliò il suo polso calando la potente spada ghiacciata.
    Misty cadde a terra, rotolò su sè stessa e si rialzò sui suoi piedi.
    "Non mi sottovalutare," disse pericolosamente, indicando la mano smembrata che ancora pendeva circa dalla sua vita e che lei si gettò dietro.
    "Tu puttana!" il Machamp ruggì tenendosi il polso mozzato, cercando di arrestare il fluire del nero sangue. Afferrò un altro albero vicino e lo spezzò alla base con le sue due braccia libere. "Colpo sismico!" gridò di nuovo come lo gettò verso di lei. Misty sputò l'aria dei suoi polmoni e cercò disperatamente di saltare via ma l'albero era troppo veloce.
    "Pikachu! tuonobraciere!" gridò Ash. Un bagliore scuro di lampo disintegrò l'albero trasformandolo in ardenti ceneri che innocue caddero davanti a Misty come fiocchi della neve.
    Ash fronteggiò il Machamp gigante che già era scattato.
    "Preparati a morire!" Due braccia lo afferrarono come in una morsa di acciaio e la sua schiena esplose di dolore, mentre veniva scagliato a terra con violenza. La bocca di Ash si riempì di sangue mentre il Machamp furiosamente batteva sul suo torace con molto le tre braccia rimaste. Un cratere cominciò a formarsi sulla terra dura dietro alla sua schiena mentre i pugni lo facevano sprofondare.
    "Il mio megapugno ti finirà, miserabile traditore!"
    Pikachu sul terreno prossimo a loro, ringhiò e cominciò a caricarsi su, ma uno dei pugni di Machamp bastarono a lanciarlo lontano. Improvvisamente, il Machamp ruggì e smise di colpire. Si alzò e strappò dalla sua schiena la lancia di ghiaccio. Ruggì di nuovo come altri dardi si conficcarno nelle sue carni. Si voltò.
    Misty ardeva di un'aura blu, mentre dai suoi pugni si proiettavano punte di ghiaccio.
    "Tu piccola ragazza impertinente! Ti farò a pezzi!" il Machampo la minacciò. La guardò con lascivia. "E non farò solo questo!" Corse verso di lei, come una scimmia, appoggiandosi con mani e piedi. Misty lo attese sperando preouccupata che Ash stesse bene.
    Improvvisamente, il terreno sotto i piedi di Machamp si spezzò in un forte terremoto ed esso grugnì confususo mentre era dolorosamente scagliato in alto nell'aria da un violento scoppio. Ash, fra la polevere, le pietre e i frammenti eruttati dal terreno volò su nel cielo seguendo il pokemon
    "Pikachu!" gridò raucamente. "Lama d'ombra!" Pikachu, appendendosi al fondo del mantello di Ash, gridò.
    "Pii!" Cominciò a generare un'aura nera spingendosi verso il suo padrone, col rombo del tuono. Altra energia si formò intorno al topo elettrico e nero e nell'aria circostante, mentre pikachu si trasformava in una katana nera, la lama che sembrava assorbire la luce del sole. Ash afferrò l'elsa della spada con le mani e incontrò il Machamp a mezz'aria.
    "NOOOOOOO!" il Pokemon Supremo gridò di paura, vedendo la lama di pura ombra. Tentò disperatamente di scansarla ma non potè fare nulla. Ash grugnì, fendendolo diagonalmente nel mezzo con la spada pokemon, in un'esplosione di sangue nero. Dopo l'esecuzione rapida, girò su sè stesso, e discese sul terreno, atterrando con una botta rumorosa e formando un cratere di fumo coi suoi piedi. La lama nera emanò un denso fumo come lui si bilanciò con una mano sul terreno.
    Un secondo più tardi, le due metà di Machampross caddero ai suoi fianchi sprizzando sangue e viscere da tutte le parti. Ash si alzò e gettò la spada nell'aria. Con un altro rombo di tuono, Pikachu ricomparve e si appoggiò sulla sua spada. Misty stava in piedi di fronte a lui, impassibile.
    "Vedo non è stato uno sbaglio costringerti a stare dalla mia parte." Ash sputò fuori del sangue di lato poi guardato a lei.
    "E' la mia sorella gemella."

    Fine della Seconda Parte

    POKEDEX

    PIKACHU OMBRA
    Tipo 1: Ombra
    Tipo 2: Elettricità

    Attacco: Freccia d'Ombra
    Tipo: Ombra/Elettricità
    Pikachu raggruppa elettricità scura intorno al suo corpo e diviene una mortale palladi energia distruttiva.

    Attacco: Tuonobraciere
    Tipo: Fuoco/Elettricità
    Un attacco del lampo potente con elementi di fuoco che può causare ustioni.

    Attacco: Lama d'ombra
    Tipo: Ombra/Elettricità/Lotta
    Pikachu diventa una katana nera e lunga. Incredibilemente bilanciata e potente. Si dice sia un'arma indistruttibile.
     
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