Pokemon Master - cap 5

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  1. GoddessHaruna
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    Avvertenza: Questa non è una fanfiction sui Pokemon standard. Contiene scene di violenza e linguaggio improprio.
    Nota:Pokemon e i personaggi ad esso associati sono proprietà della Nintendo,Game Freak, Creatures Inc, e 4Kids Productions.

    Pokemon Master

    di Ace Sanchez

    Tradotto da ^Kane^

    PARTE 5: RIVINCITA



    Ombre scure danzarono fra le pareti dello stretto tunnel roccioso, generate da due figure. Piedi coperti da stivali sguazzarono nelle pozzanghere. Di fronte a loro, una fonte di luce, un piccolo pokemon, a metà fra una volpe e un conilgio, che scacciava l'oscurità con le orecchie fiammeggianti. Il tunnel opprimeva i loro cuori col suo aspetto orribile, ma i Maestri di Pokemon, perchè solo di loro si poteva trattare, e quei dannati Cacciatori di Taglie, erano senz'altro dietro di loro, e questo era un pensiero ben più terribile del buio. Eppure, anche questa vecchia montagna era tristemente famosa. C'era senz'altro un motivo, se tutti la chiamavano il Monte Luna Infestato, e nessuno si avvicinava alla sua figura. Mikey rabbrividì, osservando l'oscurità quasi tangibile che li aspettava, e sperabva che la loro luce si spegnesse, per poterli divorare.
    "E-Eeverion, voglio più luce."
    "Eev!" Il suo pokemon gradì l'ordine e lo eseguì solerte.
    "Attento, sciocco," disse l'uomo nel mantello marrone e stracciato, da dietro di lui. "I Maestri potrebbero sentire l'energia del tuo pokemon! Vuoi che ci prendano? Anch'io sono un Maestro, ma quelli sono molto più forti di me!" Mikey non rispose, ma sorrise internamente. Farley non era un maestro. O comunque era solo Maestro di Sconfitte.
    "Sai, bimbo, penso di aver riconosciuto alcuni di quei Maestri e anche quei Cacciatori di Taglie. Credo di averl incontrati, da bambino,"disse Farley, con un tono fiducioso. "Potrei anche batterli, se avessi ancora il mio Farfetch'd. Ma quel gatto se lo è mangiato, e lui non è più con me."
    "Come dici tu," commentò Mikey, parlando senza pensare. Il tunnel cominciava ad arrampicarsi. Pregò di non dover incontrare dei ragni. Li odiava, forse più del buio. "Eeverion, se vedi delle tele di ragno, bruciale per me, d'accordo?"
    "Eev!"
    Presto il tunnel divenne così stretto che dovettero spremersi per bene, nel passaggio.
    "Vado io per primo!" Farley disse, fissando il pokemon di Mikey che stava guidando il loro cammino con un'espressione speranzosa. Forse anche lui era spaventato, e cercava la protezione che Eveerion poteva dargli.
    "Uh, va bene" Mikey disse. Sarà anche stato odioso, ma Farley era sempre più grande e vecchio di lui. Ed era più importante, nella Lega.
    "Bene," Farley disse rapidamente. Spremette Mikey contro la parete e lo superò, iniziando ad avanzare. "Diventerai un buon Istruttore, se rispetti i tuoi superiori-argh!" gridò improvvisamente come uno sciame di zubat attraversò il tunnel sopra di loro. I pipistrelli neri strillarono così forte da far vibrare le loro orecchie di dolore. Vennero graffiati e perfino morsicati, mentre lo sciame li superava in una densa nube. Mikey si coprì il volto e si gettò a terra.
    "Cristo!" Farley stava dicendo. "Da dove saltano fuori?" Calò l'oscurità. Una pessima sensazione crebbe nello stomaco di Mikey, come se il buio gli impedisse di respirare bene. Si era sentito così anche quando il Maestro, o meglio l'uomo nel mantello scuro come la notte, lo aveva accecato con quello strano attacco.
    "Eveerion? Perchè non illumini più la strada?" chiese, sentendo la sua gola chiudersi per il terrore. "Flash, ora!"
    "Sì! Eveerion, Flash!" anche Farley era stato colto dal panico. Anche lui odiava l'oscurità. Qualche cosa di fronte a loro sibilà. Era un suono basso, terribile.
    "SSSSSSSSSS..."
    "Che diavolo è stato?" Farley gridò, ormai preda della paura.
    "Non lo so," Mikey disse. Non poteva respirare, tanto era spaventato. "Eeverion? Eeverion! Dove sei? Flash... P-per favore!"
    "SSSSSSSSSS..."
    "ARGHHHHH!" Farley gridò, un urlo pieno di dolore e angoscia. "AAAAHGHAGHAGH!" Mikey sentì il corpo del suo compagno vibrare e sbattere contro le pareti.
    "C-che sta accadendo? Farley!!!" Poi improvvisamente anche lui sentì una brusciante angoscia avvolgere il suo corpo. Aprì la bocca per urlare.
    Un minuto più tardi, il grido cessò. Il tunnel oscuro divenne muto.

    I picchi incredibilmente alti del Monte Luna, l'immensa montagna che toccava il cielo, erano di fronte a loro. In alto, il cielo del pomeriggio gettaba una debole pioggia dalle nubi grigie, che scendevano incerte sul gruppo. Rimasero titubanti di fronte all'ingresso. Sembrava una caverna come tante altre, scura e tetra, salvo che per un grosso cartello. Su di esso, la scritta "Pericolo. Non entrare." Ash si strofinò il mento e guardò l'entrata. Quanti ricordi. Quasi tutti brutti. Al suo fianco, anche Misty mostrava un'espressione preoccupata sul suo bel volto, diretta all'ingresso. Ai suoi piedi, il suo pokemon stella fluttuava a pochi centimetri dal suolo. Dietro di loro, il vecchio Team Rocket, Jessie, James e Persian, così come Duplica nel suo mantello viola, Laselle col suo nuovo caterpie nello zaino, Bruno il Maestro di Forza, e infine i suoi due uomini, Junior e Gambit, appena scesi dai loro ponyta, le cui criniere scintillavano di fuoco. I cavalli sbuffarono, cercando sotto il soffitto arboreo un riparo alla fastidiosa pioggia che lentamente cadeva dall'alto.
    "Dobbiamo entrare?" Laselle stava dicendo, da dietro, in un tono infantile e preoccupato.
    "Ora che sei con noi, e visto che di tornare indietro non se ne parla, penso di sì," disse la voce profonda di Bruno fermamente.
    "Perciò smettila di tremare come un micino spaventato," fu la voce di un ragazzo. Era Junior, uno degli uomini di Bruno. Pesian, il grande pokemon pantera di Jessie e James, soffiò irritato.
    "Ehi," sibilò. "Mi ritengo offeso."
    "Oh," concluse Junior. "Scusa."
    "Non so anche perchè ci stiate seguendo," disse Jessie, che aveva nuovamente indossato il velo nero, coprendo tutto il viso tranne gli occhi di un blu sinistro. "Se avete intenzione di prendere quei fuorilegge, allora andatevene! Sono nostri."
    "Sì," concordò James, che aveva coperto il volto con la sua maschera ninja, mostrando solo occhi di un verde brillante. "Inoltre, abbiamo bisogno di soldi per sei vestiti nuovi. Dobbiamo andare a una festa, stanotte!" Jessie lo colpì sulla testa.
    "Ma vuoi stare zitto, James? Ora la nostra immagine di cattivi è rovinata!" Duplica sorrise sorniona, lisciando i suoi scurti capelli blu sulle spalle.
    "Ha! Come se voi aveste un'immagine da salvare."
    "Oh, taci!" Jessie disse. "Ti ricordo. Mi sembra che ti piacque abbastanza il nostro stile, visto che ci ricopiasti qualche anno fa!" concluse, incrociando le braccia.
    "Cosa non si fa per prendere in giro le persone?" si oppose Duplica. "E noi non siamo dietro i tuoi criminali!"
    "Volete smetterla?" chiese Ash, ora irritato, togliendosi il cappuccio del mantello e aggiustandosi i capelli con una mano.
    "Pikachu!" Pikachu, cavalcando lo zaino di Ash, annuì, emettendo scintille nere dalle gote. Quando Jessie e James lo videro, si zittirono. Avevano capito fin troppo bene.
    "Stiamo sprecando tempo prezioso qui," aggiunse Misty, togliendosi a sua volta il cappuccio. "Starmos, ritorna." Il suo pokemon stella si ridusse nuovamente a una piccola medaglia nera, che lei riattaccò al suo mantello blu. Anche gli uomini di Bruno richiamarono i loro ponyta nelle pokeball con un sottile raggio rosso, poi appesero le sfere alle cinture.
    "Andiamo," li spronò Ash, lisciando il suo mantello nero. "Pikachu, usa Flash e illumina il passaggio."
    "Pika," rispose Pikachu.
    Il gruppo entrò quindi in fila indiana, con Ash e Pikachu seguiti da Misty, poi Duplica e Laselle dietro a lei. Lalesse voleva essere terza, ma Misty non avrebbe gradito il caterpie che riposava sul suo zaino. Seguivano Bruno e i suoi uomini, mentre Jessie, James e Persian si misero in coda. Il tunnel roccioso era scuro, ma lo divenne ancora di più mentre scendevano.
    E questo ad Ash non piaceva affatto.

    "Il Signore della Lega è arrivato."
    Un uomo alto, muscoloso e avvolto in un mantello marrone con cappuccio rimase in silenzio, contemplando il mondo dalla finestra della massiccia torre di pietra nera. Sotto, un corteo scortava una carrozza scura, trainata da cavalli di fuoco. Ma lui era talmente in alto che sembravano formiche. Da lassù, le grandi rovine della Città di Cerulean, che si stendevano per miglia, sembravano solo pietre e ciottoli.
    "Ho visto, Lance," rispose l'uomo. "E' tutto pronto per il suo arrivo?"
    "Affermativo," Lance disse, camminando per la stanza, con tonfi sordi dei suoi stivali che colpivano il pavimento di pietra sotto il suo lungo mantello blu." Abbiamo anche molte squadre di Istruttori che pattugliano l'area, e alcuni dei Maestri inferiori che li guidano. Non saremo disturbati." Dalle ombre del cappuccio marrone venne lanciato un sorriso raggelante.
    "Questo non è un problema. Facciamoli venire. Li sfido." Lance lo guardò curiosamente.
    "Così è vero che Ashura è rispuntato. Sei sicuro che sia saggio permettergli di arrivare fino qui? Non sottostimare il suo potere. In fondo, è diventato Campione della Lega, ed era solo un bambino." incrociò le braccia. "Ed stato anche il responsabile delle Guerre Oscure dei Pokemon. Il suo potere è immenso. Perfino io, con tutto il potere dei draghi, avrei paura ad affrontarlo."
    "Oh, lo so bene. Lo so meglio di chiunque altro, eccetto forse Misty." Rimase zitto per qualche istante. "Dov'è Valdera?"
    "E' scomparsa di nuovo." Lance aggrottò le sopracciglia. "Non ci si può fidare di una come lei." L'uomo vestito col mantello marrone restrinse i suoi occhi scuri.
    "Quella puttana. Appena quel bastardo è riapparso, è diventata come una cagna in calore. Se non fosse stato per i suoi poteri, ci avrei pensato io."
    "Nessuno di noi può." Lance ghignò. "Perchè è l'esatto opposto di Ash. Quei due sono come le facce di una moneta."
    "Ecco perchè dobbiamo tenere un occhio su lei. Nessuno realmente sa quale sia il suo vero obiettivo. L'unica cosa che è chiara è che lei vuole dominare il mondo o qualcosa di stupido come quello. Crede di usarci, e invece noi usiamo lei." Guardò il lontano corteo ormai fermato alle porte della torre. "Andiamo a salutare il Signore della Lega. E' quasi ora, ormai."
    I due uomini si coprirono il volto col cappuccio e uscirono dalla stanza. L'unico suono fu il leggero rumore di stivali di cuoio sul pavimento di pietra, e poi il forte rumore del portone in legno che si chiudeva.

    "E' sempre più buio, qui," notò Duplica cercando di guardare attraverso lo stretto tunnel roccioso. Ash scoprì di non avere difficoltà, visto che i suoi occhi potevano vedere al buio. Sembrava stessero scendendo al centro della terra. Ricordò che l'ultima volta che era stato lì dentro, era successo circa a un terzo della lunghezza.
    "Pikachu, voglio più luce" Anche se lui e Pikachu avevano una visione notturna perfetta, anche gli altri dovevano vedere.
    "Chu," rispose il pokemon, alzandosi sulle zampe posteriori sulla spalla di Ash, e agitando le orecchie a punta. La sua pelliccia nera lanciò una luce più brillante. Il tunnel venne illuminato in modo decente, intorno a loro. Ash notò che le pareti del tunnel si restringevano, poco più avanti.
    Dopo qualche minuto di cammino, Ash si accorse di un odore disgustoso che invadeva i suoi sensi. Strinse i denti, e ignorò il tutto. Pochi istanti dopo Laselle si mise la mano sulla bocca con un sonoro schiocco.
    "Eww, disgustoso!" disse da dietro di loro, avvolgendosi le spalle nel mantello verde foresta. "Che cos'è questa puzza?"
    "Qualcosa di marcio quaggiù," fu la risposta di Misty, che si coprì a sua volta bocca e naso.
    "Puzza di cadavere," Bruno disse leggermente in direzione di Jessie, James e Persico.
    "Come lo sai?" chiese Jessie, storcendo il naso nella sua maschera. "A me sembra solo cibo avariato."
    "Qui," James le porse una piccola boccetta di profumo.
    Jessie l'aprì e se la mise sotto il naso. "Ah, ora va meglio, James. Forse servi a qualcos'altro, oltre che a... sai cosa." Si lasciò sfuggire un sorriso malevolo, ovvio sotto il velo. James arrossì, una striscia di rosso visibile perfino nell'oscurità del tunnel.
    "Fidatevi, dopo tante guerre, questo odore non si dimentica facilmente," disse Bruno sibillino, concludendo con un tono drammatico.
    E poi li videro. Dove il tunnel si allargava di colpo, in una specie di stanza, c'erano due corpi umani. In piedi, incastrato nell'entrata del tunnel, c'era l'allenatore del Farfecth'd. Il suo corpo sembrava passato nell'acido. La sua carne era stata disgustosemente fusa, mettendo in mostra le osse, il mantello marrone era perforato da grossi buchi fumanti. Sulla sua faccia c'era uno sguardo di orrore, occhi spalancati, congelati dalla morte. Era pallido, gli zigomi spuntavano dalle guance semisciolte, il cranio era scoperto, e le labbra erano fuse, mostrando i denti in una grottesca risata.
    Per terra invece c'era l'Istruttore di Eveerion, il suo corpo accartocciato come un foglio di carta. Era stato anch'esso parzialmente disciolto da qualcosa, le costole spuntavano dai vestiti invisciditi da un qualche liquido. Per fortuna, quel cadavere si era coperto il volto con le mani, morendo in quella posa. Quello che era strano era che quei corpi sembravano in morti da molto, perchè il rigor mortis era già arrivato da tempo. Ma non era possibile che fossero morti da così tanto.
    Ognuno rimase in un silenzio pietrificato, osservando lo spettavolo. Era terribile. Misty aveva uno sguardo pesante, mentre Laselle si era nascosta nel mantello di Duplica. Bruno e i suoi uomini cercavano di restare impassibili, mentre Jessie, James e Persian si avvicinarono e studiarono scioccati i corpi.
    "Avremmo dovuti prenderli fuori, come l'altro ragazzo," sussurrò Jessie. Gli occhi di Ash arsero d'oro, osservando quei disgraziati. Nessuno meritava un destino simile. E sapeva cosa potesse causare tutto quello. Come sarebbero riusciti a uscire da quel labirino? Lo stavano usando come uno dei loro Pokemon Supremi? Lasciare un essere simile libero era una pazzia. Il responsabile avrebbe dovuto pagare. Lo scalpiccio di piedi leggeri risuonò nello stretto tunnel.
    "Sento qualche cosa," sussurrò Misty. Laselle boccheggiò. Ash si tenne pronto. Una piccola sagoma sgusciò tra le gambe dell'uomo morto. Era l'Eveerion.
    "Eev!" strillò, i suoi occhi di un rosso ardente.
    "Oh, è solo il pokemon del ragazzo," affermò Misty con tono sollevato, avvicinandosii. Ash le afferrò il braccio. Lei lo guardò con i suoi occhi azzurri, confusa.
    "Non è quello che sembra." L'Eeverion li guardò malevolo, il suo occhi brillarono. Poi gridò, e improvvisamente dozzine di tentacoli neri e spessi emersero dal suo corpo, scagliati verso di loro.
    "Pikachu, Scudo Elettrico!" gridò Ash rapidamente.
    "Pika!"
    Un campo della forza elettrica blu e nera apparve appena in tempo, fermando i tentacoli a pochi millimetri. La barriera scoppiettò, mentre le viscide propaggini la colpivano da tutti i lati.
    "C'è qualche cosa dietro a noi!" urlò Gambit, l'altro uomo di Bruno, in preda al panico. Laselle gridò e Duplica boccheggiò. Ash si voltò e vide quello che potrebbe essere descritto solamente come una nebbia nera dietro di loro, una macchia di oscurità che si muoveva lenta verso di loro. Aveva sommerso il tunnel, imprigionandolo. Sembrò emettere una sorta di fischio basso e crudele.
    "MiSSSSSSSSSSSingNOoooo..." Il cuore di Ash balzò in gola. Aveva ragione.
    "Merda!" gridò. "E' qui! Pikachu, friggi quel coso!" indicò l'Eeverion che non era più un Eveerion. "Tuonobraciere!"
    "PIKA!" Gli occhi blu di Pikachu arsero e il campo elettrico divenne rosso, trasformandosi in una freccia infuocata che corse verso il pokemon mutato. Una piccola esplosione, poi il campo fu libero.
    "Presto, dobbiamo uscire da qui o ci ucciderà!" disse Ash, afferrando la mano di Misty. "Tutti quanti, fuori di qui!" disse, spostando il cadavere conficcato nell'apertura con una mano avvolta in energia scura. "Se toccate i corpi verrete infettati!" Si girò velocemente e si infilò nel pertugio, conducendo Misty per mano e con Pikachu che grattava la sua spalla con gli artigli. La paura raddoppiò la loro foga. Dietro a loro, Duplica prese saldamente per mano Laselle.
    "Ewww, " disse guardando il corpo semidecomposto. "Volentieri!" Quindi, Jessie, James e Persian.
    "Perrr..." ringhiò il pokemon. "Sbrigatevi ragazzi! Non voglio diventare una pozzanghera di melma!"
    "Ci sto provando!" rispose Jessie infilandosi nella stretta apertura.
    "Sei ingrassata?" chiese James colto dal panico.
    "Cosa? Come osi?" Jessie colpì la testa di James. Comunque, ben presto anche il Team Rocket erano fuggiti, seguendo gli altri. Poi Junior si voltò, girando all'indietro il suo berretto marrone.
    "Maestro Bruno, Gambit, andiamo! Quella nebbia è quasi qui!" osservò terrorizzato la pura incarnazione dell'oscurità che li aveva quasi raggiunti, come se li stesse inseguendo. Gambit guardò il passaggio pietroso.
    "Non ci passerò mai!" disse nella sua voce arcigna.
    "Devi!" disse Bruno, gettando uno sguardo spaventato alla nebbia. Li aveva quasi presi. "Vai, io andrò per ultimo!"
    "No!" gridò Gambit mentre con inaspettata violenza spingeva Junior e Bruno nell'apertura. "Dovete sopravvivere per la missione! Vi darò un po' di tempo!"
    "Fermo!" gridò Bruno, osservando impotente.
    "Vai Machoke!" gridò Gambit, lanciando la pokeball e ostruendo il passaggio con il suo corpo."Non mi fai paura... YeARGHHHH!" E poi Bruno non potè vedere altro che una densa oscurità che catturava il varco.
    "Gambit! No!" gridò, addolorato, protendendo le mani verso di lui. Chiuse i suoi occhi, una lacrima sfuggì. "Gambit..." bisbigliò.

    Finalmente il tunnel si aprì su un corridoio più largo e grande. Ash balzò fuori, tenendo ancora la mano di Misty con una presa stretta, con Pikachu sulla spalla, e si spostò di lato, contro una parete.
    "Correte!" disse impazientemente. "Fuori, fuori, fuori!" Prima uscirono Duplica con Laselle, seguiti da Jessie, James e Persian. Finalmente arrivò Junior, col suo berretto marrone girato all'indietro sulla testa. Ash lo guardò bene, notando nuovamente quanto somigliasse a lui, quando aveva qualche anno in meno. Comunque, ancora una volta, era certo di essere stato più alto. Un momento più tardi, Bruno scivolò fuori. Aveva un'espressione fiera sulla sua faccia rude.
    "Quello che diavolo era, Ashura?" gridò, e le sue dita corsero fra i suoi capelli castani. "Quella cosa ha preso Gambit!"
    "Via da lì, Bruno!" rispose Ash. "Te lo dirò dopo! Voi continuate a correre e prendete il tunnel a est. Cercherò di rallentarlo." Non ebbero bisogno di un secondo ordine, e cominciarono a correre, lasciando Misty e Ash alle spalle. Duplica si trasformò in un charmander, e la piccola lucertola balzò sulla spalla di Laselle. Il suo corpo vibrò di luce quando usò il Flash per rischiarare la strada.
    Il sibilare si fece più vicino, ormai era quasi all'entrata del tunnel. Ash girò la sua testa per scoprire che Misty era era là, e i suoi occhi blu stavano fissando il corridoio.
    "Allora? Perchè non segui gli altri?" Misty fissò intensamente le loro mani unite. Ash stava ancora stringendo la sua mano sinistra.
    "Anche se avessi voltuto, non avrei potuto, Ash," disse aridamente. "La tua presa è così che mi stai facendo male." Ash seguì lo sguardo di lei, arrossì, e lasciò subito la presa. "Oh, heh, scusa."
    "SSSSSSSSSSS..." Ash si voltò immediatamente verso l'imboccatura del tunnel, facendo svolazzare il suo mantello.
    "Vai, Misty! Questa qui è una cosa seria! Non è un gioco. Dubito di poterla uccidere! Ma forse posso rallentarla, e darvi il tempo di scappare."
    "Chu..." concluse Pikachu, puntando la stretta apertura con i suoi occhi e preparandosi sulla spalla destra di Ash. Misty gli afferrò un fianco.
    "Mai! Io resto con te!" i suoi occhi blu arsero fieri. Ash ci si perse dentro, il suo stomaco travolto dalla nausea. Si voltò di nuovo, verso la nebbia nera che stava colando verso di loro.
    "Va bene, potresti essermi utile, per quello che sto per fare."
    "Bene, dimmi che devo fare," rispose Misty, mentre il bagliore azzurro dei suoi occhi le illuminava il volto.
    "Prendi la mia mano." I loro palmi si incontrarono come prima, e si strinsero con vigore. "Ora, devi sentire il tuo potere elementale scorrere in te, come se stessi per attaccare. Ma contienilo, fallo crescere dentro di te." Il corpo di lei cominciò a brillare di blu, al punto che Pikachu potè smettere di illuminare il tunnel. I suoi capelli rossi si animarono, come se agitati da una folata di vento. Quando Ash vide che lei era abbastanza concentrata, cominciò a concentrarsi sulle sue forze d'ombra per caricarsi a sua volta. Il suo corpo cominciò a ardere di buoi e suoi occhi brillarono dorati.
    "Pikachu, aggiungi il tuo potere ai nostri," ordinò. Il suo pokemon alimentò i loro poteri con la sua energia. "Ora, Misty, Pikachu, datemi i vostri poteri... Ora!"
    Quando il flusso di energie elementali lo inondò, alzò il braccio di Misty assieme al proprio.
    "Repulsione d'Ombra!" gridò, dirigendo disperatamente l'immenso potere verso la nebbia nera ormai su di loro. Una violenta irradiazione elementale partì dal suo corpo. Urtando la nebbia con un'esplosione, generò una colata di scintille blu scure dal punto di contatto. La terra vibrò come in un terremoto, il soffitto scricchiolò, generando una pioggia di polvere. Un turbine di vento generò una tempesta di sabbia. Misty, Ash e Pikachu indietreggiarono, coprendosi gli occhi. "Ora via di qui!" gridò Ash, voltandosi di scatto, tirandosi dietro Misty. "Questo lo terrà occupato, e noi potremo fuggire!" Corsero lungo il tunnel vero est, i loro mantelli agitati dal vento forte dietro di loro, e l'atroce grido della nebbia che li inseguiva, violento. Quando il tunnel cominciò a restringersi di nuovo, Ash mollò la mano di lei e si fermò, scivolando leggermente sul pavimento di pietra con i suoi stivali. Anche Misty si bloccò.
    "Che stai facendo?" gridò, superando il frastuono del vento.
    "Voglio ostruire il tunnel!" rispose Ash, coprendosi gli occhi con una mao e lanciando Pikachu in aria con l'altra. "Pikachu, Lama d'Ombra!" gridò nel farlo. Ci fu un rombo di tuono, e il pokemon si trasformò nella spada. Ash afferrò l'arma, balzò in aria e con un grugnito colpì il soffitto del tunnel con violenza. Poi atterrò, inginocchiandosi. Con un forte rimbombo una frana di ciottoli e massi ostruì il passaggio. Dopo di che, il vento si calmò, e l'aria divenne zitta, eccetto che per la pensante respirazione di Ash e Misty. Ash sospirò e si alzò, appogginadosi alla spada nera e lucida.
    "Questo dovrebbe darci molto tempo," disse, inspirando a fondo. "Missingno non può passare attraverso la pietra, così dovrà trovare un altro modo per raggiungerci." Misty si era piegata, appoggiandosi alle ginocchia e lasciando che i suoi lunghi capelli rossi circondassero le spalle.
    "Missingno? Ô questo il suo nome?" chiese debolmente.
    "Sì," rispose Ash. "Sembra che lo abbiano lasciato qui dopo le Guerre Oscure di Pokemon." Misty guardò in alto, i suoi occhi blu scioccati.
    "Ma è impossibile!" Ash chiuse i suoi occhi.
    "Invece sì." E poi una luce baluginò dalla terra sotto i loro piedi, e una mano cadaverica emerse dalla roccia, afferrando la cavigla di Ash. Misty lanciò un urlo, vedendo Ash riscucchiato dal terreno con la sua spada.

    "Char!" strillò Duplica-Charmander, seduta sulla spalla di Laselle, illuminando il tunnel con il suo corpo da lucertola. "A sinistra, non a destra!"
    "Ma il tunnel a destra va ancora verso est!" rispose Laselle, sentendo i passi degli altri dietro a lei.
    "Hai ragione! A destra allora! Charman-argh! E' veramente duro per me parlare mentre sono un pokemon," si lamentò, mentre Laselle imboccava il corridoio di destra.
    "Perrr, non posso credere che questi pazzi non abbiano una mappa!" borbottò Persian mentre seguiva Jessie e James balzando fra le rocce della caverna.
    "In effetti era il Maestro Ash a farci da guida!" rispose Junior, mentre seguiva il gruppo tenendosi il cappello con la mano. Dietro di loro, Bruno seguiva in silenzio, stanco. Era ancora triste per la fine di Gambit.
    La terra tuonò improvvisamente, polvere e pietre cominciarono a cadere dai fianchi e dal soffitto del passaggio. James gridò.
    "Rimarremo sepolti vivi!"
    "Piantala, James, sembri una bambina piagnucolosa!" urlò Jessie superando il suono della frana e le grida di James.
    "Bene, è la cosa che mi riesce meglio!" Quindi la terra vibrò troppo forte perche potessero continuare a correre. Laselle si fermò e si appoggiò, cercando di mantenere l'equilibrio, cosa che fecero anche gli altri. Persian si asquattò al suolo, coprendosi la testa con le zampe. Alcuni minuti più tardi, il terremoto cessò. La polvere galleggiava nell'aria, raddoppiando l'oscurità del tunnel.
    "Phew!" sospirò James, rimuovendo la sua maschera per respirare meglio. "Grazie a Dio!" Poi direttamente dietro a lui cadde una massa di ciottoli e polvere, bloccando corridoio da cui venivano. James gridò di nuovo e e non si fermò finchè Jessie non lo schiaffeggiò.
    "Grazie, ne avevo bisogno," commentò James, massaggiandosi la testa. Bruno si alzò e liberò il suo mantello dai detriti.
    "State tutti bene?"
    "Sono a posto," rispose Laselle, inginocchiandosi e scotendo la sua testa per pulirsi i lunghi capelli neri.
    "Char!" strillò Duplica-Chamander.
    "Perrr-sian," commentò Persian. Mancava solo una persona.
    "Junior?" chiamò Bruno. "Junior!" Laselle si guardò intorno.
    "Là!"disse, fissando una figura accasciata al suolo.
    "Junior!" gridò Bruno, accorrendo. Era coperto da pietre e altri detriti, che rimosse facilmente con le sue possenti braccia, quindi alzò il corpo per controllarlo. La fronte era livida, e un occhio appariva gonfio e pesto. Era svenuto. "Sembra sia stato colpito alla testa," giudicò Bruno. "Lo porterò fuori di qui io." Afferrò il corpo e lo caricò sulla spalla. Jessie fissò il corridoio ostruito.
    "Che si fa? La nostra guida e la sua ragazza sono bloccati là dietro!" Laselle aggrottò le sopracciglia, mentre Bruno si incamminò, con Junior sulla spalla.
    "Allora, andremo da soli." Guardò per terra, cercando qualcosa. Poi i suoi occhi marroni scuro brillarono, quando trovarono quello che stavano cercando. Afferrò un bastone e strappò un pezzo del mantello, che si rigenerò subito. "Qui," disse, dando bastone e stoffa a Laselle. "Fai una torcia e di a Duplica di accenderla. Poi lei si potrà trasformare in uno Zubat, e usare il radar per farci uscire da questo buco d'inferno."
    "Cahr!" esclamò Duplica-Charmander, non appena Laselle completò l'operazione. "Buona idea. Forse mi sono sbagliata sul tuo conto." Bruno agitò la mano, improvvisamente arrossito.
    "Non è nulla. Chiunque abbia fatto la guerra ha imparato a cavarsela da solo."
    "E cosa facciamo per Ash e Misty?" sussurrò Laselle, guardando preoccupata il tunnel bloccato.
    "Non preoccuparti," disse Bruno fiduciosamente. "Quei due sono forse i migliori Maestri di Pokemon che abbia mai visto. E visto che Ash conosce questi tunnel fin da bambino, sono sicuro che non avranno problemi a uscirne vivi." Quello che aveva taciuto era che Ash e Misty forse non avrebbe potuto salvarsi dalla nebbia mortale. Ma tutti ci speravano. Perfino James, Jessie e Persian. Presto, con la nuova torcia in mano a Laselle, con Duplica-Zubat a guidarli, con Bruno che trasportava Junior e il Team Rocket in coda, si spinsero attraverso i tunnel del vecchio Monte Luna infestato.

    Buio. Oscuritò. Ombre. Un ricordo.
    Ash, sedici anni di etò, è inginocchiato in una radura erbosa, accanto alla ragazza che ama. I rossi capelli di lei sono legati in una lunga coda, esili ciuffi coporono i suoi splendidi occhi blu, che ricambiano lo sguardo, ansimanti. Per una volta, sta indossando qualcosa alla moda e sexy, un top rosso, con una lunga gonna blu, che avvolge perfettamente la sue lunghe, splendide gambe affusolate. I suoi piccoli e aggraziati piedi sono nudi, le dita giocano con l'erba verde, e le sue labbra chiedono di essere baciate. Il sole splede. Il lago vicino a loro è una quieta distesa di cristallo blu. Una brezza leggera li rinfresca.
    Troppo bello per continuare.
    Ash guarda i suoi occhi, il suo cuore e il suo stomaco si stringono. Fra le sue mani compare un piccola scatoletta. "Misty," stringe i denti, e continua. "So che siamo molto giovani... e sai... ma è solo che, sai..." si ferma un attimo, sentendo la lingua annodata. "Oh diamine, vuoi sposarmi?" afferra l'anello dalla scatola. Un piccolo diamante blu, il colore degli occhi di lei occhi. Le labbra di lei s inclinano. Sorride. Di felicità infinita.
    "D-dici sul serio?" la sua voce bisbiglia bassa, perchè nemmeno lei ha parole per esprimersi. Ash si alza, e si gratta la base della testa.
    "Certo, se non vuoi, visto che siamo già... amici? Penso che dovremmo..." Lei ricambia lo sguardo.
    "Lo voglio!"
    E poi i due si abbracciano, le loro labbra si uniscono in un profondo bacio appassionato. Due spiriti indivisibili stanno per rendere definitiva lo loro unione.

    Ash raccoglie la sua cintura, e la chiude con un rumoroso scatto. Si avvolge nel suo sottile mantello marrone da foresta-quello che sua madre gli aveva dato quando aveva vinto la sua ultima battaglia, ed era diventato Maestro di Pokemon, e lo mette sopra i suoi vestiti. Lei aveva detto che con quello sembrava bello e misterioso. A lui non importa che sia o meno caldo. Viene dalle mani di sua madre. Si mette anche il suo vecchio cappello della Lega. Un po' sporco, visto che è da tempo che non gli dà una lavata.
    "Così vai via?" è la voce di Misty. Un tono gelido. Risentimento? Negli ultimi giorni è stata molto fredda con lui. Lui non sa perchè. Ma lei ultimamente ha litigato spesso, per nessuna ragione valida.
    "Sì, vado," risponde Ash debolmente. "E' il mio dovere di Maestro di Pokemon, quando la Lega chiama devo rispondere. Credo sia una specie di guerra. Ma non so contro chi. Ora vado all'Indigo Plateau, a scoprire quello che succede."
    "Sicuro," risponde Misty gentilmente, come se non ci credesse. "Quando è la Lega a chiamare, tu accorri, peccato che non sia lo stesso con me."
    "Che stai dicendo?" Ash la guarda, confuso. "Non è vero. Che hai?" Misty gli lancia un'occhiata fredda, gelida, come se lui dovesse sapere di cosa sta parlando. Ma resta zitta. Ah non capisce. Pensa che sia uno dei suoi sbalzi d'umore.
    "Se esci da questa porta, al tuo ritorno non troverai nessuno."
    "Non essere sciocca," risponde Ash desolato. "Userò quel teletrasporto che Bill ha inventato, e starò via solo una notte." Lei gira il capo, i suoi capelli rossi ondeggiano. Comincia a parlare da sola.
    "Ho sempre voluto finire il mio addestramento, quando viaggiavo con quello stupido di Ash, e forse ora che se ne va potrò farlo."
    "Guarda, quando torno ne riparliamo, va bene? So che vuoi finire il tuo allenamento. Magari quando torno potremo farlo insieme. Tra l'altro non abbiamo ancora completato il pokedex." sorride a lei. "Possiamo fare la nostra luna di miele, dopo esserci sposati!" Lei piega le braccia, ma ancora non lo guarda. Ash sbuffa, offeso. "Come ho detto, ne riparliamo quando torno. Pikachu sta aspettando, fuori." Sì, lui pensa che forse è solo un momento. Hanno sempre avuto tanti litigi in passato, in fondo, e quasi ci provavano gusto. E' parte di ciò che rende perfetta quella relazione.
    Quando torna, il giorno dopo, la piccola casa che si sono costruiti nella foresta, a nord ovest di Fuchsia, è vuota.
    Misty se ne è andata.

    Come Cenere lentamente tornò cosciente, potè sentire morbide labbra femminili sulle sue. Gemette.
    "Misty..." Un forte flusso di oltraggi inondò le orecchie, e improvvisamente sembrò che stesse galleggiando a mezz'aria. Una fitta di dolore lo colpì alla schiena, un colpo con qualcosa di duro. Si svegliò del tutto, e aprì gli occhi, inspirando confuso. L'aria era calda. Dov'era? Si sedette contro il muro roccioso e passò le dita attraverso i capelli neri. Sembrava che qualcuno lo avesse lanciato contro la parete, che si era deformata in un largo cratere, quello in cui giaceva. Si mise carponi, e tolse la polvere dal suo mantello. Guardandosi intorno, si ritrovò in una larga caverna circolare. C'era un pozzo di lava al centro, che sibilava e sputava. Il rosso bagliore del magma si rifletteva sulle pareti, e tutto sembrava rosso e minaccioso.
    Infine, notò una figura bianca, coperta con un mantello, al lato opposto del cratere, lontana almeno cinquanta piedi, in piedi su una sottile sporgenza. Un pikachu di un puro bianco lo osservava dalla spalla, con occhi di un verde ardente. Occhi freddi come il ghiaccio lo fissarono da sotto il cappuccio ombroso della figura.
    "Valdera," la riconobbe Ash, mentre si rimetteva in piedi con un gemito. Cercò immediatamente pikachu con tutti i suoi sensi. Là, pensò, sentendo il suo pokemon a destra. Si girò leggermente, vedendo il topo elettrico adagiato su una sporgenza lontana. Era svenuto.
    "La ami ancora," lo accusò la voce gutturale di Valdera, perfetta nonostante la distanza.
    "Amo chi?"
    "Mia sorella. Mistaria." La sua voce sembrava adirata. Ash se ne preoccupò. Non c'era nessuno più efficace di Valdera quando era arrabbiata. "L'hai chiamata nel sonno."
    "Non è vero." Lei rise, e Ash si accorse di quanto la sua voce fosse simile a quella di Misty. Si chiese come avesse fatto a non accorgersi di quanto Valdera fosse simile a Misty, al punto da dover essere in qualche modo collegate. Autoinganno, intuì Ash. Che ironia.
    "Sei come il jolly di un mazzo di carte, Ashura" disse lei. "Oh, come mi sei mancato." Alzò una mano, si avvolse nel mantello e fece cenno di avvicinarsi. "La mia offerta è sempre valida. Torna con me alla Lega, e governiamo questo mondo insieme! Posso convincere il Signore a perdonarti, anche dopo quello che gli hai fatto. Sei ancora il Mestro di Pokemon più potente di tutta la terra." Si lascoò sfuggire una leggera risata. "Dopo di me, ovviamente."
    "Che significa, dopo quello che gli ho fatto?" rispose Ash dall'altro lato del cratere. "Uccisi Gary il giorno in cui lasciai la Lega! Ha imparato in qualche modo il Recupero?"
    "Recupero," disse allega, portando un dito sul mento. "Una tecnica molto efficace. Con il potere della Risurrezione fra le mani, non dovrei più temere nulla. I più grandi poteri del mondo sarebbero impotenti, contro di me. Me." Lo guardò interessata. "O te." Ash sentì la sua ira crescere.
    "Non mi importa se lui può risorgere o no! Lo uccidero-più e più volte-finchè non sarà morto per sempre!"
    "Davvero coraggioso," ripose lei gutturalmente. "Una delle cose che ho sempre amato di te."
    "Cosa hai fatto a Misty? Dov'è lei?" I suoi occhi blu arsero così brillante sotto il cappuccio che lui per un attimo ne fu accecato.
    "Misty? Misty!" gridò. "Sempre Misty! Anche quando non sapevo che fosse lei, era sempre lei a rovinare tutto!" ridacchiò, la sua voce sinistra. "Molto bene." Alzò la sua mano, e il pikachu bianco si aggrappò ad essa. "Facciamo a modo tuo, Ashura! Pikachu, Lama di Luce!"
    "PEEKA!" gridò il pokemon come lei lo gettò nell'aria dove esplose in un fascio di luce, trasformandosi in una spada che lei afferrò con la destra. Era l'arma gemella della Lama d'Ombra, salvo per il candore che emanava.
    Poi con un balzo attraversò il cratere di lava sotto di loro con un incredibile salto, lasciando il mantello a sventolare dietro di lei, e lo attaccò. Ash schivò con un balzo di lato, evitando il colpo. Valdera lo mancò di poco, centrando l'orlo del createre con la sua lunga spada luminosa. Ash rispose con una frecci di elettricità nera, che partì dalle sue mani. Ma lei balzò via dalla sporgenza, scansando il colpo, e cominciò a tagliare la roccia, che cadde nella lava. Ash saltò via e atterrò al fianco del suo pikachu, ancora inconscio. Lo prese fra le sue mani e lo svegliò con un breve carica rigenereatrice. La sporgenza di roccia su cui si trovava pochi istanti prima crollò nella lava.
    "Pika?" disse Pikachu, sedendosi e strizzandosi gli occhi blu con le zampe.
    "Spiacente per il brutto risveglio, Pikachu, ma credo di aver bisogno di te!" disse scansando un altro colpo di luce da Valdera, che fuse la roccia della parete dietro di lui. "Presto, Lama d'Ombra!" Pikachu assentì, e presto le due spade si incrociarono, la sua spada afferrata con ambo le mani. Valdera si spostò di lato e gli fece un cenno con la mano libera.
    "Come ai vecchi tempi, huh Ashura?" chiese, con un'occhiata diabolica nei suoi brillanti occhi blu. Poi si tolse il cappuccio bianco, rivelando il suo splendido viso, e scosse il capo per liberare i lunghi capelli biondi, che caddero sulla schiena in onde di luce. "Vediamo se sei un po' migliorato, con gli anni." Saltò via e con una capriola atterrl su un grosso masso, che galleggiava al centro del cratere. Ash la seguì, saltando dalla sporgenza, e con una mezza torsione in aria si appoggiò facilmente su un'altra roccia galleggiante, con un leggero svolazzare del suo mantello. Il vapore lo circondava, e il caldo era insopportabile.
    "Ti piace sempre lottare nei posti più strani, Valdera" rispose con un ghigno, alzando la spada nera e lucente, pronto alla sfida. Soffiò via una ciocca di capelli dagli occhi. "Non sei cambiata."
    "Che posso dire?" commentò, incurvando le labbra rosse in un mezzo sorriso, facendogli l'occhiolino. "Ho bisogno di eccitarmi, ogni tanto." Alzò la sua spada bianca di luce e l'afferrò con ambo le mani. "Vieni, Ashura. Le profezie dicono che la luce eguaglia l'ombra. Vediamo se è vero!"
    Presto il rumore delle spade soffocò i sibili della lava fumante sotto di loro.

    Misty cavalcò il suo Starmos, la nera stella pokemon, cercando disperatamente un condotto che portasse al luogo dove Ash era stato portato. I suoi lunghi capelli rossi e il mantello si agitarono nel vento, mentre ordinava di accelerare. Togepi, il piccolo pokemon uovo, sfruttava il suo Flash per illuminare la strada dalla sua spalla.
    "Chi avrebbe pensato che mi saresti tornato utile, un giorno," commentò mentre inclinava Starmos di lato per affrontare una curva particolarmente stretta.
    "Priiii!" pigolò Togepi felicemente. Superando una stretta fessura, improvvisamente ebbe la forte sensazione di aver trovato la strada giusta. Non sapeva perchè, ma lo sentiva.
    "Starmos, indietro!" Il pokemon stella eseguì silenziosamente, si impennò, girò su sè stesso a metà strada e prese a fluttuare in direzione opposta, con Misty sempre sul suo dorso. Curvò a destra nel tunnel che aveva intravisto, e sprofondò verso il basso, verso dove credeva che Ash fosse finito.
    "Non preoccuparti, Ash! Sto arrivando!" disse ad alta voce, sentendosi un po' meglio. Si piegò in avanti e diresse il suo pokemon stella ad alta velocita. Davanti notò un bagliore rosso. "Togepi, ritorna!" disse, richiamando il piccolo pokemon nella sua pokeball.
    Inosservata, una nebbia nera seguiva implacabile quella corsa, sibilando e lanciando viticci di oscurità verso di lei.

    Le spade nere e bianche si incontarono ancora. I due Maestri continuavano la loro danza di morte girando l'uno intorno all'altro, tentando di trovare il punto debole, attaccando, parando, oppure studiano e prendendo fiato. Poi il circolo riprese, le affilate katana di ombra e dli luce si scontrarono, scintille nere e bianche sfrigolarono dal punto di contatto.
    Ash finse, poi colpì lateralmente, impossibilmente veloce, mentre Valdera schivò di scatto, evitando solo di poco il colpo, che tagliò una parte del mantello bianco, ma mentre sfuggiva cercò di far cadere l'avversario con un calcio alla gamba. Ash evitò l'attacco con un picoclo salto, ma dovette quindi parare un colpo molto preciso con la sua spada, riuscendo a redirigere la lama sul suo mantello nero. Poi le lame si incastarono, l'uno tentava di vincere l'altro, le loro facce quasi a contatto. Ma la loro forza era praticamente uguale, e sembrò che rimanessero immobili. I loro mantelli si rigenerarono in un lampo di energia, durante la lotta.
    "Sei ancora al mio livello, Ashura," commentò lei, leccandosi le labbra. Piccole gocce di sudore caddero dalla fronte, e lei le prese con la linqua. Quindi sorrise. Ash soffiò di nuovo via i capelli dagli occhi.
    "Nessuno di noi può vincere," affermò. "E' una perdita di tempo." Il sudore imperlava le sue guance.
    "Oh, non direi," rispose lei. "Non mi divertivo così da tre anni!" E con quello, si sporse in avanti, occupò i tre pollici che li separavano e lo baciò, ficcando la sua lingua nella sua bocca. Quindi ruppe il bacio, allontanadosi e osservando. Ash cadde in ginocchio e sputò. Lo sputo sibilò cadendo nella lava bollente. Si asciugò la bocca col retro della mano.
    "Non avresti dovuto farlo," disse Ash, imbarazzato.
    "Oh, dai!" lei rise. "Lo abbiamo fatto tante di quelle volte." Ash si alzò, pronto a continuare.
    "Ma io non sono più il tuo giocattolo, Valdera."
    "Al bando le formalità!" rispose lei, alzando la spada.
    Poi Ash sentì la presenza di un terzo individuo e guardò in alto. Da uno dei molti buchi, una chiazza blu coprì una figura a cavallo di una stella nera.
    "Ash!" era la voce di Misty.
    "Misty!" rispose Ash. Gli occhi blu di Valdera cominciarono ad ardere di nuovo.
    "Sorellina, sei sempre fra i piedi!" puntò la spada verso il Maestro d'Acqua. "Pikachu! Fascio di Luce!" Ash guardò inorridito, incapace di fermare lo spesso raggio di energia bianca che partiva dalla punta della spada. Stranamente, il raggio bianco di potente energia sembrò mancarla come se l'avesse respinto, e Misty li raggiunse agilmente. Il colpo centrò il soffitto, trasformando la pietra in una massa rossa e fusa. Valdera sembrò disgustata. "Mancata? Ma non manco mai!" disse coprendosi la bocca con una mano. Guardò istupidita Misty scendere verso di loro sul suo pokemon.
    "Stai lontana da Ash!" gridò Misty adirata. "Starmos,Iperraggio!" Da una delle punte del pokemon stella partì un raggio mulicolore, in direzione di Valdera. Ma questi alzò la spada e deviò il raggio verso la lava.
    "Ha!" La sorella bionda sorrise sorniona. "Almeno questo ha funzionato! E ora Misty, perchè non vieni qui e non vediamo chi è la puttana più bella? Sai, come quando eravamo piccole, e litigavamo per chi doveva dormire sopra sul letto a castello! O quando facevamo a gara a chi metteva più termiti nel cassetto delle nostre sorelle!"
    "Volentieri," disse Misty, che saltò dal suo pokemon e atterrò sulla piccola roccia galleggiante. Si aggiustò i lunghi capelli sulle spalle a alzò le mani, pronta.
    "Questo sì è divertente," commentò Valdera, ghignando. Conficcò la spada sul bordo della roccia, e strinse i pugni.
    "Um, ragazze" cercò di dire Ash.
    "Zitto!" ordinò Misty.
    "Stanne fuori!" aggiunse Valdera.
    "Va bene, calma" concluse Ash, conficcando la spada nel terreno e alzando le braccia al cielo, esasperato. Sentì due grugniti femminili da dietro di lui, segno dell'inizio dello scontro, mentre Ash fissò la lava. Le donne potevano essere così immature, pensò. Poi si voltò e guardò lo scontro.
    "Prendi questo, puttana!" gridò Misty sferrando un violento calcio nello stomaco di Valdera. Valdera tossì, poi sorrise debolmente.
    "Tutto qui, sorellina? Prova questo allora!" disse afferrando il piede di Misty che aveva cercato di calciarla di nuovo, e la fece roteare nel vortice blu del mantello. La colpì alla schiena con un pugno. Misty urlò, poi si girò e si rialzò di scatto.
    Guardandole lottare, le somiglianze tra le sorelle si conficcavano nella mente di Ash. Erano alte uguale, circa cinque piedi e dieci, e molto simili, magre ma sportive quasi allo stesso modo. Le uniche differenze visibili, oltre ai loro capelli di colori diversi ma lunghi quasi uguali e pettinati allo stesso modo, cioè cascanti sulle spalle, erano nei volti. Erano entrambi belli, ma mentre la bellezza di Valdera ispirava sensualità, Misty aveva quel genere di bellezza riservata, calma, che si poteva contemplare per ore.
    "Prendi questo!" gridò Misty, sferrando un pugno sul seno sinistro di Valdera. Valdera rispose a tono.
    "Colpo proibito! Ricambio con questo!" gridò, calciando Misty tra le gambe. Stavolta fu Misty a urlare di dolore.
    "Sei fortunata che non sono il tuo ragazzo!" sussurrò. Poi la lotta degenerò, e cominciarono a strapparsi i capelli a vicenda.
    "Lasciameli!"
    "No, tu!"
    Poi un sibilare forte invase l'aria. Ash afferrò la spada e guardò su. La nebbia nera stava filtrando dai fori sul soffitto.
    "Ragazze fermatevi! La nebbia è qui!" Nebbioso e Valdera si fermarono immediatamente.
    "Starmos, a me!" chiamò Misty, richiamando il suo pokemon stella che fluttuava su di loro, mentre Valdera estrasse con uno strattone la sua arma dalla roccia. Valdera alzò lo sguardo per osservare la causa delle paure di Ash.
    "Oh, è solamente Missingno. Mi prenderò cura di lui, così io e Misty potremo riprendere la nostra sfida." Lo puntò con la spada. "Missingno! Pokemon Supremo d'Ombra! Cessa di avanzare ora! Te lo comando come Maestro di Luce della Lega Pokemon!" La nebbia nera continuò a riversarsi nella caverna, occupando sempre più aperture, sibilando come un serpente.
    "Era previsto?" chise Misty preoccupata. Valdera si rivolse nuovamente al pokemon, spaventata.
    "Fermati ho detto!"
    "Non obbedisce," gridò Ash. "Usciamo di qui!"
    "Non può essere! Deve obbedire agli ordini di un Maestro della Lega!"
    "Chi te lo dice?" rispose Ash adirato. "I Pokemon Demoni sono incontrollabili!"
    "Ma-" chiuse la sua bocca e lo guardò. "Che importa chi me lo ha detto! Dobbiamo fermarlo!" Alzò la spada verso la nebbia sopra di loro. "Ci penso io, il mio elemento è forte contro l'ombra."
    "Ma anche l'ombra è forte contro la luce," esclamò Ash. "E guarda quanto di lui è giù qui. Non ci metterò molto a sopraffarci!" Misty balzò sul suo pokemon stella.
    "Starmos! Allargati!" Starmos obbedì, allargandosi di un terzo. Li guardò. "Saltate su! Valdera può farci uscire con un Fascio di Luce, e Ash può guidarci nella giusta direzione!"
    "Buona idea, Misty" Ash si congratulò con lei. Gettò la sua spada in aria. "Pikachu ritorna!" La spada ridivenne il nero topo elettrico, con un rombo di tuono. "Entra nel mio zaino," disse mentre saliva a bordo e si aggrappava ai fianchi di Misty.
    "Pika," asserì Pikachu, saltando nel piccolo zaino marrone legato alle spalle di Ash.
    "Aspetta, come faccio a colpire bene se sto dietro e non vedo il terreno?" chiese Valdera, fissando la nebbia nera sopra di loro avvicinarsi ogni secondo di più. Ash pensò rapidamente.
    "Ti terrò sulle mie spalle," disse.
    "Sei matto?!" rispose lei. "Cadrò!"
    "Ti terrò io con le mie mani."
    "Così non potrai tenerti a Mistaria, e cadremo tutti e due!"
    "Lo terrò io," disse Misty. "Voleremo all'indietro." Ash si schiaffeggiò.
    "E' una follia!"
    "Così folle che lo amo!" gridò Valdera. "Andiamo!" Misty afferrò Ash e si girò per guidare Starmos, Ash tenne saldamente Valdera che le era salita sulle spalle, e Valdera puntò la sua spada bianca di fronte a lei. Il pokemon di Misty partì.
    "Fascio di Luce!" gridò Valdera, mirando con la sua spada alla parete est. Le pietre si fusero formando un tunnel, e Misty ordinò a Starmos di entrarci, mentre il Maestro di Luce continuava a sparare il raggio laser per aprire il varco.
    La nebbia nera li seguì implacabile.

    "Z-Zu, siamo quasi fuori," affermò Duplica-Zubat, svolazzando davanti a loro. "Zu, e sarò felice di uscire da questa forma ridicola!"
    "Grazie agli spiriti," Bruno disse, sistemando Junior sulla sua spada per l'ennesima volta. "Il giovanotto sta crescendo a quanto ho osservato! Sta diventanto pesante." Presto un punto di luce apparve di fronte a loro, poi finalmente ne furono fuori, inspirando la gradita aria fresca, e accasciandosi sull'erba soffice. Il sole stava gettando le sue calde luci da un cielo azzurro, adornato da soffici nubi bianche. A giudicare dalla posizione dell'astro, erano rimasti là sotto per almeno una notte e tutta la mattina.
    "Non posso credere di essere così felice di vedere di nuovo l'erba," disse James, baciando il tappeto verde.
    "Non voglio più vedere un altro tunnel finchè vivo!" aggiunse Jessie, sdraiandosi e fissando il cielo blu. Persian ruzzolò sull'erba. Aveva trovato un po' di erba gatta, e stava passando uno splendido quarto d'ora. Bruno sospirò, traballante, tenendo a stento Junior fra le braccia. Era davvero troppo stanco. Accanto a lui, Duplica riprese le sue sembianze umane.
    "Ahhh, sìii!" inspirò e si accasciò sull'erba. "Non voglio vedere un'altro zubat in vita mia!" Bruno si girò per ringraziarla, ma la sua faccia divenne di un rosso brillante, e le parole si fermarono in gola. Duplica si appoggiò sul fianco e liberò i capelli blu dall'erba, con poco successo. "Che succede?" Si guardò il corpo. "Oops! Ho di nuovo dimenticato i vestiti! Che sciocca!" rise scioccamente, agitando una mano sul suo corpo. Un top verde smeraldo le coprì il petto, mentre sulla vita si formò una gonna dello stesso colore, che lasciava intravedere un paio di mutandine. L'unica decisamente infelice era Laselle, che osservava malinconicamente l'ingresso della caverna da cui erano usciti. Non era un ingresso principale, ma solo una piccola fessura, e Bruno aveva dovuto spremersi per passarci. Probabilmente si era aperta durante quel terremoto soprannaturale generato dalle viscere del monte.
    "Spero che Ash e Misty stiano bene," disse, singhiozzando. Il silenzio calò sul gruppo. Anche Persian, che stava masticando la sua erba gatta, si fermò.
    Poi ci fu di colpo una violenta esplosione, e la roccia fu attraversata da un raggio di luce bianca che la fuse. Allibiti, tutti guardarono quello spettacolo, ma presto la luce si affievolì e a suo posto comparvero tre figure avvolte in un mantello, che si gettarono nel cielo non appena raggiunsero l'aria aperta, e un pokemon stella. Quindi una spessa nebbia oscura emerse da fuori dal buco, ma gridò di dolore quando i raggi del sole la illuminarono. Cominciò a sfrigolare, e si ritirò dentro la montagna, sibilando. Laselle rise.
    "Sono vivi!" E cominciò a correre verso l'area dove stavano per atterrare.
    Tutti la seguirono, sollevati.

    "Uh." Ash fu il primo a svegliarsi. Sentì di essere sdraiato su un morbido manto erboso. Aprì gli occhi per guardare il cielo blu, e sentì i raggi del sole riscaldare le sue membra. Rotolò e si appoggiò sul fianco. Misty era a pochi piedi da lui. Era atterrata di faccia, e il suo sedere era semiscoperto. Ebbe l'improvvisa voglia di avvicinarsi e darle un pizzicotto. Represse il desiderio. Si girò per cercare se anche la sorella era sopravvissuta. Ma Valdera non era da nessuna parte. Aggrottò le sopracciglia. Anche se era una fonte di guai, sperò che fosse sopravvissuta. Di nuovo fissò il cielo. Era così rilassante.
    "PIKA!"
    "Ahi!" disse Ash, sentendo delle piccole scariche elettriche da sotto di lui. Si girò e lasciò uscire Pikachu dallo zaino. "Oh, dannazione, scusa Pikachu! Mi ero dimenticato che eri ancora là!"
    "Pikachu," rispose Pikachu innervosito. Poi saltò fuori e sgranchì la coda stropicciata.
    "Mi perdoni?" Pikachu lo guardò, storcendo il piccolo naso nero.
    "Chu?"
    "Okay, aiuterebbe una doppia razione di ketchup stasera?" aggiunse Ash. "In fondo te la sei meritata, amico."
    "Pikachu!" esclamò felice Pikachu, dimenandosi in una piccola danza. Poi le sue orecchie puntute si girarono. "Chu?"
    Tutto il gruppo li raggiunse, prima Laselle, che si gettò fra le sue braccia, poi Duplica e Bruno che portavano Junior, ancora svenuto, infine Jessue, James e Persian.
    Finalmente Misty si svegliò con un gemito. Si accorse della posizione in cui era finita, e arrossì, voltandosi.
    "Voglio sperare di non aver dato troppo spettacolo!" disse in tono disgustato.
    "Assolutamente no" commentò scherzosamente Ash. "Però hai bisogno di una dieta, Misty!"
    "Stupido!" disse adirata, ma era una rabbia finta, e un sorriso le curvava le labbra. Poi improvvisamente guardò gli altri. "Dov'è mia sorella?"
    "Andata," rispose Ash, respirando a fatica per la stretta di Laselle. "Sono sicuro che ce l'ha fatta, non preoccuparti."
    "Meglio per lei, o dovrò pensarci io la prossima volta!" James si stava lamentando.
    "Ci siamo persi la festa di ieri notte! Era tutta la settimana che l'aspettavo."
    "Peggio di quello," gemette Jessie. "Abbiamo alsciato fuggire il fuorilegge che aveva preso dall'altro lato della montagna! Siamo stati via troppo, in quella trappola per topi, sono sicuro che sarà scappato!"
    Ash, comunque, si era alzato in piedi, e fissava verso sud est, verso le rovine di Cerulean. Laggiù, si ergeva una massiccia torre nera, tanto alta da toccare il cielo.
    "Avevo ragione," commentò, sistemando il mantello agitato dalla leggera brezza.
    "Che vuoi direi?" gli chiese Misty, osservando a sua volta la torre in lonananza. Anche Duplica osservò quella imponente struttura.
    "Questo è male," disse pensierosa. "Molto male."
    "Che cos'è quella torre?" sussurrò Laselle, guardando Ash intimorita. Si strinse il mantello attorno al collo, imporvvisamente infreddolita. Ah rimase in silenzio.
    "Ô per aprire un cancello dall'altro lato, " annunciò finalmente in tono piatto. "Un cancello del Piano Astrale. Una porta verso il Cammino degli Spiriti." ingoiò a vuoto. "Verso l'Inferno."
    Duplica cominciò a recitare in un tono ossessionante e basso.
    "Luce e oscurità, oscurità e luce,
    una sfida che alla fine conduce.
    Due volte e tre volte in battaglia saranno,
    quando le torri del terrore sorgeranno.
    E la vita sarà fatta inginocchiare,
    da coloro che la vollero creare."
    Lei finì in un brivido. "E le Guerre Oscure ricominceranno."

    Fine della Quinta Parte

    POKEDEX

    PIKACHU OMBRA
    Tipo 1: 'Ombra
    Tipo 2: 'Elettricità

    Attacco: Scudo Elettrico
    Tipo: Elettricità
    Genera una barriera di energia elettro-magnetica. Respinge gli attacchi normali e quasi tutti quelli elementali.

    Attacco: Repulsione d'Ombra
    Tipo: Ombra
    Un fiotto di forza bruta che respinge ogni energia di tipo oscuro e ombra.
     
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