La Strada: definizione, struttura e finalità

La Strada: definizione, struttura e finalità
Sintesi sulla nascita della strada e della sua funzione

Definizione
La strada è comunemente definita uno spazio ad uso pubblico destinato alla circolazione di persone, veicoli e animali, mentre la definizione tecnica di strada lo descrive come manufatto realizzato con adeguati materiali, con adeguate dimensioni geometriche, collegato direttamente o indirettamente tramite ad esempio rilevati, condotti, muri, ecc… al terreno, consentendo lo sviluppo del traffico.

L'evoluzione
Nelle antiche civiltà la necessità di mobilità soprattutto per questioni militari fece realizzare delle piste, ovvero dei percorsi realizzati strettamente a livello del terreno, privi di manufatti o strutture, che si limitavano a seguire l’andamento altimetrico del terreno.
Con il passare del tempo si creò un problema, causato dal aumento dei carichi pressanti sul terreno, delle ruote dei carri, condizionati dallo stato del terreno. Questo ovviamente portò a ricercare una soluzione che rendesse agibili i percorsi a prescindere dagli agenti atmosferici, andando a intervenire superficialmente con materiali inerti, quali spaccati di roccia, pietrischi, ghiaie ecc.

Nasce così la sovrastruttura, che trasforma la pista in strada con i seguenti aspetti principali:
1 - Utilizzo in ogni periodo dell’anno;
2 - Aumento della velocità di percorrenza;
3 - Aumento della portanza e della durata.

Furono gli antichi romani ad accorgersi che aumentando lo spessore della sovrastruttura, e soprattutto realizzandola per strati attraverso materiali litoidi di vario spessore, aumentava la portanza, durata ed efficienza della strada.
Una delle strade capostipite è quella di via Appia, realizzata a partire dal 310 a.C. che la vide espandersi poco a poco in una vera e propria rete di strade, finalizzata non solo ad una questione militare, ma anche come mezzo di penetrazione culturale.

Strada romana
La realizzazione delle strade romane avveniva attraverso un piano di posa livellato, per mezzo di uno scavo del terreno, attualmente chiamato cassonetto che conteneva i seguenti strati:
- statumen: lo strato inferiore costituito da grosse pietre posate sul fondo dello scavo, spessore di 30-50cm;
- ruderatio o rudus: primo strato intermedio, costituito da ciottoli di dimensioni medie, spessore di 10-20cm;
- nucleus: secondo strato intermedio, costituito da ciottoli di dimensioni piccole compattati con pesanti cilindri;
- pavimentum o summa crusta: strato superiore della sovrastruttura costituita da materiale arido minuto, miscelato a sabbia, completato da pavimentazione, e talvolta costituito da lastricati di roccia.



L'abbandono della strada romana

La costruzione della rete stradale romana costituì un processo lento, ma continuo. Tuttavia, verso il III secolo d.C., al crepuscolo dell'Impero, tale processo smise di crescere, arrivati ormai alla soglia del Medio Evo, nel quale la sicurezza dei centri abitati era proporzionale al loro isolamento, con la costruzione di murarie intorno alle città e portando così all'inutilizzo e abbandono delle strade stesse. Divenne il periodo delle città portuali, in quanto grossi commerci avvenivano pressochè unicamente via mare e via fiume.

Le costruzioni delle reti stradali riprese solo a partire dal 700, dopo quindici secoli di letargo, in corrispondenza del rifiorire dei commerci e dello sviluppo delle industrie.


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