L'anima al Diavolo per 30 anni di immutata bellezza

Calliøpe

Posted on 8/12/2014, 10:18

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L'anima al Diavolo per 30 anni di immutata bellezza

La storia che segue riguarda Lucida Mansi, un personaggio realmente esistito la cui figura é tutt’ora sospesa tra realtá e leggenda. Nobildonna bellissima, vanitosa, amante dello sfarzo e del divertimento. Una donna irresistibile… dannatamente irresistibile, sussurrava la gente dell’epoca.

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Chi era Lucida Mansi
Lucida Mansi nacque a Lucca nei primi anni del ‘600 da Vittorio Saminiati e Laurea Marchió. Si sposó a 20 anni con Vincenzo Diversi, che venne assassinato dopo solo due anni dal matrimonio in seguito ad una lite per questioni di territorio. Rimasta vedova molto giovane, Lucidia decise di convolare nuovamente a nozze e scelse un anziano e ricco commerciante di seta: Gasparre di Nicolao Mansi. Da questo punto in poi la vita di Lucidia fú caratterizzata da lusso sfrenato, feste, balli banchetti e innumerevoli amanti che, si dicesse, non potevano resisterle. Fu propri o la condotta e la bellezza di Lucida a sucitare pettegolezzi, dicerie e leggende.

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Le leggende e il patto col Diavolo…
Le leggende descrivono Lucidia Mansi come una donna tanto bella quanto crudele. Pare che avesse ucciso il vecchio marito per poter sperperare a suo piacimento l’ingente ereditá e per potersi contornare da innumerevoli giovani amanti. Inoltre, la donna era solita sbarazzarsi degli amanti che riteneva oramai noiosi, destinandoli ad una fine orribile: attraverso un botola i poveri sfortunati precipitavano in un pozzo cosparso di lame affilatissime.
Lucida era estremamente innamorata della propria immagine. Pare avesse un’intera stanza disseminata di specchi, in cui era solita passare ore a contemplare la sua bellezza. Si racconta che avesse nascosto uno specchio nel libro delle preghiere, in modo da potersi ammirare anche durante le sacre funzioni.
Una mattina, guardandosi ad uno dei suoi specchi, Lucidia scorse una ruga sul volto, segno del trascorrere inarrestabile del tempo. La donna sprofondó nella disperazione piú totale, pianse e giuró che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di preservare la sua bellezza per almeno altri 30 anni. Le sue grida non furono vane, il suo deciderio non sarebbe rimasto inesaudito a lungo. Il Diavolo si presentó a Lucidia nelle vesti di un giovane incantevole e le diede quello che lei aveva disperatamente chiesto: 30 anni di immutata bellezza… in cambio della sua anima.
Il tempo trascorse tra lusso, divertimento e lussuria e la bellezza di Lucidia rimaneva intatta, mentre tutti coloro che la circondavano invecchiavano.
Senza che se ne accorgesse, i 30 anni passarono e il Diavolo le fece nuovamente visita per reclamare quello che gli spettava. La donna scappò, cercò di raggiungere la Torre delle Ore di Lucca per bloccare le lancette dell’orologio, illudendosi così di annullare il contratto diabolico. Ma il Demonio la raggiunse, l’afferrò e su un carro infuocato la trascinò lungo tutte le mura di Lucca mentre le sue grida gelavano il sangue degli abitanti. Infine, abbandonò il corpo senza vita nel laghetto dell’orto botanico. L’anima era stata riscossa.
C’é chi afferma che il riflesso del volto di Lucida Mansi appaia nelle notti di plenilunio nello specchio d’acqua, altri dicono che immergendosi nelle acque del laghetto si possa scorgere il volto di Lucidia Mansi addormentato sul fondo, e chi invece sostiene che nella notte del 31 Ottobre, poco prima della mezzanotte, si odano gli zoccoli dei cavalli del carro infernale. Altre dicerie vogliono lo spettro inquieto della donna vagante nei luoghi che celebrarono la sua bellezza, come il palazzo di Villa Mansi a Segromigno o un’altra residenza presso Monsagrati.

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Cosa dice la storia sulla morte di Lucidia Mansi…
La storia invece attribuisce a Lucidia Mansi una fine meno infernale. La donna probabilmente morí di peste all’etá di 42 anni e il suo nome venne dato ad una bimba nata nella nobile famiglia nello stesso anno della sua morte, segno che il suo ricordo non doveva essere cosí deprorevole dopo tutto. Le sue spoglie riposano nella chiesa dei Cappuccini a Lucca, nella cripta dedicata alla sua famiglia.

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Edited by Calliøpe - 8/12/2014, 19:45

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Genjo Sanzo89

Posted on 8/12/2014, 19:31

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Brava Trotty