Scrocchiare le dita: un'abitudine pericolosa.

Scrocchiare le dita: un'abitudine pericolosa.

In realtà tale affermazione non ha nulla di scientifico, ma si tratta di un pensiero comune, associato, tuttalpiù, da un interazione tra il rumore dello schiocco e la natura umana.
Come succede per molti campi di studio, specialmente quelli riguardanti il corpo umano, anche per lo schiocco (o scrocchio) delle giunture ossee, non esiste uno studio approfondito e tecnico che ci riveli le conseguenze di questo gesto. Sono molte le persone che abitualmente si scrocchiano parti del corpo, dalle dita delle mani alle vertebre della cervicale, dalle giunture dei gomiti a quelle delle caviglie e dei piedi. Tutti i giorni le nostre articolazioni scricchiolano in modo naturale e molto spesso, senza neanche volerlo, le nostre giunture lo fanno con rumori secchi e improvvisi; ma è anche possibile indurre questo caratteristico fenomeno, semplicemente sforzando l'articolazione a superare o a raggiungere (rapidamente) il proprio limite di flessibilità. Questa azione produce il classico rumore di uno schiocco, un suono che risulta assai molesto e innaturale, che però sembra dare un'illusoria e sfuggevole sensazione di appagamento, come se ci districassimo parte del corpo da una inconsistente rigidezza.
Alcune persone lo fanno per abitudine, una moda acquisita in giovane età che poi, con gli anni, è divenuta una consuetudine, tanto da essere ordinaria.

Entrando nello specifico bisogna affermare che non si schiocca nessun osso. A emettere questo particolare suono sono i fluidi sinoviali: particolari liquidi presenti nelle nostre giunture ossee che hanno il duplice compito di lubrificare le nostre articolazioni e di impedire che i nostri movimenti siano troppo rigidi e schematici. Questi particolari fluidi, che variano di consistenza e quantità a seconda della zona in cui sono collocati, producono particolari gas, atti a riempire le cavità ossee e le intercapedini cartilaginee presenti nelle nostre giunture. Lo scopo è quello di impedire infiammazioni causate dalla frizione e, di conseguenza, evitare che si formino, al loro interno, sacche di siero estraneo. Quando questo gas si raccoglie in un determinato punto (stabilizzando la pressione del fluido sinoviale), forma comunemente una bolla (anche di alcuni millimetri di diametro). Durante un movimento improvviso o se la giuntura compie un'azione tale da comprimere troppo energicamente questo gas, allora la bolla esploderà (da qui il caratteristico suono) scomponendosi in migliaia di piccole parti, che andranno a mescolarsi con il resto del fluido. Solitamente, dipende dalla rottura della bolla, ci vogliono alcuni minuti perché, vista la densità del fluido, tali gas si raccolgano nuovamente, permettendo così un nuovo scrocchio. Questo è il motivo per cui è necessario far passare del tempo prima di ripetere l'operazione e produrre ancora il suono.
Le nostre articolazioni schioccano diverse volte durante il giorno, la maggior parte delle volte, la rottura di queste bolle di gas è talmente irrisoria da non emettere un rumore udibile dall'orecchio umano.

A quanto pare la domanda è ancora lontana da avere una risposta certa. Non esistono, infatti, studi precisi e validanti che confermino o neghino completamente le eventuali conseguenze negative dell'utilizzo di tale funzione fisica. L'unica implicazione confermata è che, schioccare le dita o le altre articolazioni, non porta alcun vantaggio, tranne quello psicologico. Infatti, a livello fisico, non ha nessuna influenza sul corpo; non rende affatto le nostre articolazioni più mobili, fluide o dinamiche, ma è solamente un'illusione psicologica, che ci fa indurre a credere che, prima dello schiocco, le nostre articolazioni siano irrigidite nei movimenti.
Alcuni studi (non comprovati) hanno rilevato che, nel tempo, non esiste alcuna correlazione tra artrosi e schiocco delle dita; sembra infatti che eventuali danni o malformazioni dovute a questo gesto siano correlate a disturbi ossei o a malformazioni congenite specifiche dell'individuo e quindi le interazioni tra i due eventi siano assai rare e casuali.

Donald Unger fu una sorta di pioniere dello schiocco osseo, tanto che scelse di far scrocchiare le dita di una sola mano per 60 anni consecutivi. Il suo scopo era solamente quello di comprovare se questo "vizio" provocasse conseguenze a lungo termine, come ad esempio l'artrite. L'esperimento, durato appunto 60 anni, ha rilevato che Unger non ha mai subito sostanziali malformazioni articolari alle falangi delle sue mani. Entrambe le articolazioni dell'uomo presentavano le stesse caratteristiche e lo stesso deperimento provocato dall'avanzamento dell'età, senza alcun rilevante peggioramento nella mano soggetta all'esperimento. La maggior parte dei medici riconosce la validità di tale scoperta, ma resta il fatto, che questo esperimento non dimostra tutti gli altri eventuali effetti negativi che si possono presentare nelle articolazioni. Di conseguenza, a lungo termine, sussistono possibili implicazioni che possano avere ripercussioni, anche gravi, sulla salute dell'individuo.
Da un altro esperimento, condotto agli inizi degli anni '90, da uno studio professionale, è emerso che far schioccare le dita, per un lunghi periodi di tempo, può causare problemi come mani gonfie e/o ridurre leggermente la capacità di afferrare gli oggetti. Purtroppo dall'epoca non sono state realizzate ulteriori ricerche e quindi lo studio scientifico sull'argomento è rimasto incerto e non comprovato.

Anche se in futuro si potrebbe scoprire che scrocchiare le dita non ha alcuna conseguenza sulla salute delle nostre mani, è cosa certa che molte persone ne sono infastidite, quindi si consiglia di evitare questo gesto, soprattutto quando si è in compagnia di estranei.

Per quanto riguarda la mia personale esperienza, scrocchio le vertebre cervicali e dorsali da più di vent'anni e, al momento, sono ancora in perfetta salute.