Primo soccorso: ferite ed emorragie!

Primo soccorso: ferite ed emorragie!




Le ferite possono essere superficiali o profonde o addirittura penetrare nelle cavità del corpo.
Spesso le ferite possono sanguinare in abbondanza dando luogo a delle grosse emorragie.

Emorragia interna: il soggetto si presenta pallido, ansioso, sudato, con polso accelerato e tendente al collasso.

Ferite ed emorragie esterne: se l'emorragia interessa il capo si ha una fuoriuscita di sangue dal naso, orecchio o bocca.
Dal naso: dovuta in genere alla frattura delle ossa nasali. Cercare di tamponare mettendo nelle narici garza o cotone; la testa deve essere piegata in avanti; stringere le narici tra due dita per 5-8 minuti. Attenzione che il sangue non coli nella laringe dando sintomi di soffocamento.
Dall'orecchio: la fuoriuscita di sangue dall'orecchio, in caso di traumi, significa quasi sempre frattura delle ossa del cranio. Mai cercare di frenarla, altrimenti il sangue si accumula nelle cavità craniche e può comprimere il cervello. Tenere inoltre il soggetto fermo ed evitare qualsiasi movimento o pressione del capo. Se è incosciente deve essere messo in posizione laterale di sicurezza con l'orecchio che sanguina rivolto verso il basso.
Dalla bocca: può venire dallo stomaco o dai polmoni. Far respirare il soggetto con calma, tenere libera la bocca da sangue o saliva, specie se è incosciente, perchè può soffocare. Non dare da bere. In tutti i casi fargli assumere una posizione di lato in modo che il sangue che cola possa uscire dalla bocca.
Da un arto: sollevare l'arto in modo che la ferita si trovi più in alto del cuore; tamponare la fuoriuscita di sangue mediante compressione o fasciatura compressiva, realizzata possibilmente con materiale sterile. La compressione deve essere applicata tra la ferita e il cuore se si tratta di un emorragia arteriosa, mentre per un emorragia venosa può essere più opportuno comprimere le vene a valle della emorragia.
Ferite sanguinanti localizzate altrove: bloccare il sanguinamento con materiale possibilmente sterile, astenendosi dal lavare o disinfettare; non rimuovere dalla ferita eventuali corpi estranei, per non favorire maggiori efflussi di sangue, ma porre il ferito in posizione semiseduta, se cosciente, o in posizione laterale di sicurezza, se incosciente

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