Il Sigaro

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    Il Sigaro




    Fumare il sigaro ha sempre fatto parte della tradizione sud-americana, ma a partire dalla colonizzazione spagnola, questo prodotto caratteristico si è fatto sempre più strada nel Vecchio Continente. Molti sono stati i personaggi illustri dell'ultimo secolo che erano soliti fumare sigari al posto delle sigarette: Winston Churchill o Ernesto Guevara, per citarne alcuni. Ma di recente, il sigaro è diventato materia per intenditori e collezzionisti. Ne esistono molti tipi e di nazionalità diverse:


    • Cubani

    • Dominicani

    • Nicaraguensi

    • Toscani

    • Olandesi

    Una volta i sigari cubani erano l'eccellenza, e nulla è cambiato. Sono i migliori sigari che si possano rimediare, e tutto è dovuto grazie al microclima particolare che si viene a creare a Vuelta Abajo. Questi sigari sono unici e hanno come rivali solo quelli fatti a Santo Domingo. Ogni marca cubana è differente dall'altra in termini di aroma e gusto. Le marche più famose sono Cohiba (che rappresenta l'eccellenza assoluta) e Montecristo. Li ho fumati tutti e due: il primo ha un aroma fenomenale e un gusto particolare, mentre il secondo ha un aroma più rustico ed intenso. Per quanto riguarda i dominicani, in seguito alla rivoluzione cubana del 1959 e alla nazionalizzazione delle manifatture dei sigari, molti dei più abili maestri e manager lasciarono l'isola per recarsi a Santo Domingo e ripartire da zero. Da qui nasce la grande concorrenza con i sigari cubani. Sono sigari di tutto rispetto, non hanno nulla da invidiare ai loro cugini. Le marche maggiori sono Arturo Fuente, Cohiba (versione dominicana), Ramon Allones e Montecristo (versione non cubana). Allo stesso modo dei sigari dominicani, anche quelli nicaraguensi hanno cominciato ad espandersi in seguito alla rivoluzione del 1959. Anche questi sono sigari molto validi e da non sottovalutare. Le marche principali sono Padròn e Joya de Nicaragua. Arriviamo ora ai sigari toscani, che costituisco un mondo a sè stante, in quanto la varietà non è più Havana, ma Kentucky. I toscani sono sigari facilmente riconoscibili per avere una forma non rifinita e grezza. Il gusto è forte, ricco, pieno. Il toscano ha molte sottomarche, come Garibaldi, Antico, Originale, Extravecchio e Classico. Arriviamo infine ai sigari olandesi: sono sigari particolari, molto leggeri, amabili e ad un prezo ragionevole. Il difetto è che si sbriciolano al passare del tempo. Qui sotto una immagine che ricapitola tutte le marche cubane con relativa intensità.




    La Degustazione

    La prima operazione da compiere è il taglio della testa: il sigaro deve essere tagliato alla sommità, e la parte tagliata dovrebbe avere un diametro di circa 5 mm. Successivamente si passa alla accensione: si possono usare i classici fiammiferi lunghi o gli accendini "jet flame". Inizialmente si avvicina il piede del sigaro alla fiamma, progressivamente, e si tira qualche boccata per accenderlo; si cerca di ruotarlo e di ripetere l'operazione in modo che venga acceso uniformemente. Dopo una decina di secondi bisogna fare una tirata normale e poi lasciare riposare un po' il sigaro: così la cenere (che non dovrete far cadere) farà in modo che questo non si spenga facilmente e agevolerà la combustione. Di qui si passa a fare circa una tirata al minuto, non di più per evitare che il sigaro si surriscaldi e che possa dare effetti collaterali come nausea, mal di testa e mal di stomaco; è anche accortezza del fumatore capire se bisogna o meno aumentare la frequenza fra le tirate. Non c'è bisogno di dire che un sigaro non è una sigaretta, per cui se farete allo stesso modo perderete i polmoni.



    Rischi per la salute

    Essendo considerati prodotti da fumare, si dice che i sigari siano un rischio per la salute. A dispetto delle sigarette però, i sigari non hanno nessuna componente tossica in quanto naturali e quindi ne giova ai polmoni, riducendo il rischio di contrarre il tumore. Unico problema può essere dato dal trattenere il fumo in bocca e dal lasciare il sigaro fra le labbra, cosa che a lungo andare (secondo uno studio del National Cancer Istitute) può provocare un tumore alle cavità orali.






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  2. Eli.bt
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    Non mi piacciono, l'unico fumo che mi piace è quello che viene dalla cucina (non quando le si da fuoco ovviamente U_U)
     
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    Come già scritto in altri post, il fumo da combustione è sempre tossico. Posso comprendere che il sigaro non debba essere inalato, ma alla fine ci respiri sempre vicino, quindi fa male anche quello.
    Per quanto riguarda il "trattenere il fumo in bocca", ho dei dubbi che, a lungo termine, possa provocare tumori, dopo tutto la nostra mucosa orale incontra ben di peggio durante la vita. Solitamente le persone che si ritrovano metastasi, nel tratto orofaringeo, sono soggetti predisposti, con alterazioni del PH e che soffrono spesso di piaghe, ulcere o infiammazioni (dove è facile che si depositino sostante tossiche).
    Il fumo, di per se, è un buon disinfettante, quindi dovrebbe avere un'azione germicida (non a caso viene usato anche nella conservazione di alcuni alimenti).

    Riguardo ai sigari, non sono un amante del genere (visti soprattutto i costi e la difficoltà a reperirne di buoni). Mi è capitato, comunque, di fumare alcune marche conosciute, anche se (da inesperto) non saprei dire a che tipologia fossero associati. Il cubano non l'ho mai provato.
    Resta il fatto che, fumare il sigaro, è un fastidio per molte persone. Nonostante il sapore forte e l'aroma caratteristico, sono molte le persone che non ne sopportano l'odore (ancora meno di quello della sigaretta). Eppoi fa troppo Hannibal Smith.

    Aze aze.
     
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    puzzano...
    non mi sono mai piaciuti nemmeno quando ero un accanito fumatore (40 marlboro 100's al giorno)

    :sbam:
     
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    Non mi piacciono ma conosco chi "tocca" la parte dove metti le labbra sul rum. ( ovviamente non imbevendolo totalmente)
    Dice che non è male.
     
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    Schwarzenneger sa tutto.
     
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