Rimuovere il crocifisso sulle scuole pro o contro?

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    Rimuovere il crocifisso sulle scuole pro o contro?


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    ''Questo tipo di simbolismo ha sollevato forti proteste da parte delle associazioni laiche, di diverse confessioni religiose e da atei e agnostici, spesso confortate da sentenze dei tribunali di vario grado nei distinti Paesi. In Francia è espressamente proibita dalla legge, nelle scuole pubbliche, dagli inizi del XX secolo''
    E' da un po' che non si sente più questa discussione in merito a persone di altre religioni o atei che chiedono di rimuovere un simbolo cristiano dalle nostre scuole, ma secondo voi si dovrebbe togliere per rispetto di altre religioni o no? E' giusto privarsi di un simbolo del nostro paese dalle aule?
    Cosa ne pensate voi?
     
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    A parte il fatto che non è per niente un simbolo del nostro paese, ma è un simbolo cristiano che è riconducibile allo Stato Vaticano (che risiede all'interno del territorio italiano). Chiarito ciò non vi è alcun dibattito tra pro e contro, perché alcune normative italiane e vecchi decreti regi (ancora in vigore) "tutelano" l'esposizione del Simbolo di Cristo (come simbologia da associare alla foto/ritratto del Re) in tutti i luoghi pubblici. Perciò uno può essere contrario quanto voglia, tanto rimuovere la croce dalle scuole è pari a un reato (detto e non detto).
    Alcuni si appellano a queste ipotetiche leggi perché in realtà non sono delle vere e proprie leggi, ma solo delle circolari scritte del 1926 (convalidate dalla Chiesa) che impongono (senza dirlo chiaramente) l'uso della simbologia cristiana come associazione alla figura del Re. Quindi in teoria, venendo a meno la monarchia in Italia, verrebbero a meno anche questi obblighi religiosi, cosa che però nessuno attua (anche perché la Chiesa in Italia non ha nessun potere... no no, non l'ha mai avuto (?)).

    La cosa assurda è che il Simbolo dei Cristiani non esiste neanche.
    Ai tempi delle incursioni cristiane verso l'Impero Romano, il simbolo più usato per rappresentare i Cristiani era quello del Pesce-Delfino (rappresentazione del miracolo della moltiplicazione dei pesci e della camminata sulle acque - che tra l'altro erano gli unici due miracoli effettuati da Cristo prima del terzo secolo), sostituito solo molti secoli dopo dal simbolo della croce che tutti conosciamo.
    Infatti su molte catacombe di figure cristiane importanti, vissute nei primi secoli dopo Cristo, è facilmente visibile il simbolo di un pesce stilizzato scolpito sulla pietra.
    In realtà l'Impero Romano non usava affatto la croce (simbolo cristiano) come mezzo di punizione pubblica, ma utilizzava il patibolo (ovvero la crux simplex, definita così solo molti secoli dopo). La punizione della "crocifissione" consisteva nel legare il malcapitato a un palo conficcato nel terreno, lasciandolo inerme davanti a svariate punizioni corporali. Prenderà il nome di croce solo nel 405 d.C., a causa di un'errata traduzione dell'ebraico in greco antico.
    I Romani usavano anche altri tipi di "crocifissione", utilizzando appunto delle croci, queste però erano di influenza nordica e quindi avevano principalmente forme di tipo a T o a X (che venivano chiamate crux commissa o crux martire - termini da cui è nata poi la crux simplex - che di fatto non è una croce), ma erano comunque usate molto più raramente del classico palo da patibolo, tanto che non vi sono reperti storici che ne attestino l'uso al di fuori dei territori nord-europei.

    Il discorso sulla Croce nelle scuole è spunto di dibattito da diversi anni. Non tanto per Atei e Agnostici a cui non frega una mazza se nelle scuole appiccicano pezzi di legno nelle aule, ma per tutte le altre religioni che invece non sono rappresentate affatto nelle classi. Il miglior mezzo sarebbe quello di proibire ogni tipo di simbologia in luoghi pubblici, proprio perché essendo "pubblici" andrebbero rappresentate tutte le etnie presenti in quel luogo e non solo quella più radicata a livello sociale e culturale. Purtroppo la Chiesa cristiana è fortemente "perseguitata" (a dire dei Cristiani) da noi Ateo-Laici che vogliamo discriminare il 73% della popolazione cristiana italiana, vietando l'affissione di pezzi di legno nelle scuole (?). Fosse per me imporrei anche l'affissione di trecce d'aglio, così almeno teniamo lontani i vampiri...

    Aze aze.
     
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    Grazie per aver puntualizzato non ne ero a conoscenza di questa cosa è mi ha fatto molto piacere saperla.
    Detto ciò anche questo è vero se si raffigura una religione non sarebbe totalmente errato raffigurarne altre. Secondo me i crocifissi andrebbero tenuti.

    Comunque ritornando al discorso di prima c'è una legge riguarda ciò? Non ne ho mai sentito parlare
     
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    E stato presentato: I kilometrici post di Gantz.. :smoke:
     
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    Trovo che il rispetto per le altre religioni si possa applicare in tanti modi senza che esso debba tradursi in un annullamento della nostra identità italiana e la rinnegazione della nostra storia (che, che vi piaccia o no ha radici anche nel cattolicesimo)... non riesco a capire come possa dar fastidio un simbolo a chi non crede in esso... soprattutto se si tratta di immigrati con diversa religione che vengono nel nostro paese come ospiti dovrebbero prenderlo per quello che è, cioè un segno, e non un attacco alla propria credenza religiosa...

    CITAZIONE (Campo™ @ 7/2/2017, 16:32) 
    E stato presentato: I kilometrici post di Gantz.. :smoke:

    ahaha :lol:
     
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  6. Don Zella™
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    Per me va tolto, non è un simbolo del Paese, ma di una religione che, per quanto mi riguarda, per l'Italia, data la troppa ingerenza del Vaticano, è solo un male, senza offesa per nessuno. Niente crocifisso, né altri simboli religiosi di qualsiasi genere.
     
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    CITAZIONE (Laurachan86 @ 7/2/2017, 17:59) 
    Trovo che il rispetto per le altre religioni si possa applicare in tanti modi senza che esso debba tradursi in un annullamento della nostra identità italiana e la rinnegazione della nostra storia (che, che vi piaccia o no ha radici anche nel cattolicesimo)...

    Perché, a differenza delle popolazioni del terzo mondo e del medio-oriente, noi europei siamo molto più civilizzati e abbiamo lottato per secoli in modo da ottenere parità di ideali tra tutte le etnie e i sessi (lottando appunto contro imposizioni e discriminazioni sociali). Quindi andare a mostrare al mondo quanto siamo fedeli alla causa cattolica di divulgare l'amore di Dio a tutte le persone che non credono nel Dio cristiano, equivale a un insulto per molte culture che non hanno la stessa apertura mentale di un europeo (anche perché la maggior parte degli europei si professa cristiano e poi la domenica venera il suo unico vero dio... il Calcio).
    Ad esempio in Francia è stata abolita, per legge, l'autorità cattolica all'interno di luoghi pubblici, quindi è vietato affiggere simboli religiosi di alcun tipo, allo stesso livello di un qualsiasi simbolo politico o filopolitico.

    Se quello che affermi fosse vero, allora in un'aula in cui tutti gli studenti sono di etnia e religione differente da quella italiana (professore compreso) non avrebbe senso mettere il crocifisso... e purtroppo ci sono stati casi, in Italia, in cui alcune aule si sono ritrovate in queste situazioni.
    Mi ripeto, perché chiaramente nessuno "a" letto completamente il mio papiro di prima, ma il crocifisso non è un simbolo della cultura italiana e non lo è mai stato. Cultura e religione non sono sinonimi. Molti purtroppo fraintendono il termine perché pensano che derivi dalla parola "culto", quando in realtà deriva dal termine "colere" (coltivare). L'Italia ha solo avuto una forte influenza cristiana (a livello storico) perché gran parte dell'Italia era sotto il dominio dello Stato Pontefice, Poiché oggi giorno l'influenza cattolica sta divenendo sempre più instabile, mi sembra più corretto smetterla di associare la croce cristiana alla nostra cultura.

    A mio avviso (parola di Ateo e quindi imparziale), obbligare altre etnie a vedere tutti i giorni un simbolo, che non appartiene alla propria religione, è discriminazione. Un po' come se un cristiano andasse a studiare a Nabucodonoros (città inventata) e tutti i giorni si ritrovasse una foto di Kira che lo fissa continuamente, perché in quella città tutti venerano Dio Kira come unico loro dio. Sono convinto che dopo qualche mese finireste per venerarlo anche voi (?).

    Aze aze.

    Edited by GANTZ - 7/2/2017, 19:08
     
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    e tutti i giorni si ritrovasse una foto di Kira che lo fissa continuamente,

    wtf!!!! :wtfh:

    Penso che picchierei Kira comunque
     
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    La questione è, dal mio punto di vista, assurda, per il semplice motivo che secondo me non esistono ragioni valide per fare qualcosa del genere. Ragionando sul principio de "siccome vige la libertà di pensiero e di credo, o si mettono tutti i simboli o li si proibiscono", bisognerebbe abolire anche l'insegnamento della religione cristiana (visto che l'ora di religione si riduce nel 90% dei casi a questo) o insegnare tutte, e dico tutte, le religioni. E l'italiano? Lo vogliamo lasciare? Ma mica tutti sono di cultura italiana e ognuno deve essere libero di mantenere e studiare la propria cultura. Allora o aboliamo l'insegnamento della letteratura italiana oppure insegniamo tutte le letterature e le culture del mondo. Ma la storia? Mica si può fare solo quella italiana dalla seconda metà dell'Ottocento e dei regni che vi erano sulla penisola prima dell'Ottocento. Si dovrebbe insegnare anche la storia di tutti gli altri paesi non europei (quella dei paesi europei in teoria dovrebbe essere fatta già coi programmi attuali). E, scusate, la filosofia? Mica si può obbligare chi non la pensa come i filosofi europei a studiare la filosofia europea per forza. Eh, no, c'è libertà di pensiero e di credo qui. Ma poi, la letteratura inglese? Io mi sento offeso nel vedermi imposta una cultura che non mi appartiene. Aboliamo anche quella.

    Ovviamente si cade nell'assurdo più totale. Il problema di fondo, secondo me, è che chi arriva in Italia e ha una cultura e una religione diversa da quella italiana, non può pretendere che gli italiani si adeguino senza dire nulla. E non è affatto un'imposizione, per il semplice motivo che non si può imporre qualcosa retroattivamente, che è già presente. Se è già presente, è possibile che sia stato imposto, ma non che venga imposto attualmente. Al contrario, sono coloro che vogliono togliere il crocifisso che vogliono imporre la propria volontà. Cerchiamo di distinguere: la situazione attuale, nella gran parte delle scuole, vede la presenza del crocifisso, o crocefisso che dir si voglia. È questa la situazione di partenza. La religione cristiana cattolica fa parte della cultura degli italiani. Si può discorrere tranquillamente se ciò sia un bene o un male, ma il punto da cui si parte ora è questo. Ebbene, volete spiegarmi in quale modo si può imporre qualcosa che già c'è? Non si può. Ci si può opporre al cambiamento, ma non si può imporre l'esistente. Viceversa il cambiamento, in quanto tale, può essere imposto.

    Personalmente, da individuo razionale, non ho nulla in contrario al mantenimento della cultura italiana e non sento di dover imporre alcun cambiamento su questo versante.
     
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    Tranquillo gantz, li leggo i tuoi papiri, soprattutto se mi quoti! :D

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    Se quello che affermi fosse vero, allora in un'aula in cui tutti gli studenti sono di etnia e religione differente da quella italiana (professore compreso) non avrebbe senso mettere il crocifisso.

    avrebbe comunque senso perché siamo in Italia



    CITAZIONE
    A mio avviso (parola di Ateo e quindi imparziale), obbligare altre etnie a vedere tutti i giorni un simbolo, che non appartiene alla propria religione, è discriminazione. Un po' come se un cristiano andasse a studiare a Nabucodonoros (città inventata) e tutti i giorni si ritrovasse una foto di Kira che lo fissa continuamente, perché in quella città tutti venerano Dio Kira come unico loro dio. Sono convinto che dopo qualche mese finireste per venerarlo anche voi (?).

    Se fossi io immigrata non mi darebbe noia alcun simbolo del paese che mi ospita... e di sicuro non pretenderei che adottassero il mio ne mi sentirei costretta ad aderire anche io a quel culto!
     
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    Ma infatti storia, filosofia e lingua fanno parte di una cultura (non della religione, di cui si può fare tranquillamente a meno). Senza queste materie non si può vivere, sono alla base della nostra cultura etico-sociale (lo dice la parola stessa... etnia). Inoltre fino a qualche decennio fa si insegnava anche la storia di altre civiltà (oltre la nostra), se adesso non lo fanno più è grazie alle varie riforme degli ultimi decenni, che hanno smantellato completamente l'istruzione.
    In molte scuole (come è da programma scolastico) insegnano anche altre religioni oltre a quella cristiana (specialmente in quelle private), proprio perché non è l'ora di religione cristiana, ma è l'ora di religione e basta. Senza sottolineare che si può anche obbiettare e non seguire l'ora di religione. Per esempio io ho frequentato una scuola privata (salesiana), quindi ho avuto professori che erano preti, eppure durante l'ora di religione (dopo essere andati a messa) si parlava anche di Induismo, Islamismo, Buddismo e tante altre religioni ormai morte.

    Un mio parente (ex prete) è professore di religione... lui stesso ammette che è a discrezione dell'insegnate come educare i propri studenti, poiché il Ministero dell'Istruzione non impone un programma fisso, ma fornisce solo una traccia da seguire nell'arco del periodo scolastico (ed è compito della Chiesa decidere come programmare questo percorso di istruzione, tanto che la legge non vieta neanche che l'ora di religione sia dedicata a un'altra religione, basta ci sia il consenso della scuola e dei genitori - come del resto già si fa con le lezioni di religione cristiana).
    Se gli studenti hanno il diritto di scegliere tra seguire o no la lezione di religione, allora hanno anche diritto di scegliere se entrare o no in una stanza con simboli cristiani. Non mi sembra razionale che in scuole e ospedali pubblici ci debbano essere simboli appartenenti a un culto quando già esistono milioni di chiese e edifici sacri costruiti proprio per celebrare questa religione. Mancassero questi edifici, allora lo potrei anche accettare, ma poiché già ci sono posti adibiti a quello, allora tutti gli altri posti sono di fatto delle imposizioni. Non ha senso "deturpare" anche altri luoghi che risultano essere di libero accesso a tutti (qualunque sia la loro cultura). Inoltre bisogna prendere in considerazione che il Cattolicesimo è solo una religione, non è come l'Induismo che è fortemente radicato anche negli usi e costumi del paese d'appartenenza. Non si vedono cristiani che girano per l'Italia con la croce al collo o vestiti con tuniche e sandali.

    La lingua italiana fa parte della nostra cultura, quindi viene insegnata a scuola, non mi sembra un'associazione corretta e neanche un paragone da farsi con le religioni (visto soprattutto che anche in Francia si insegna letteratura francese, storia francese e filosofia francese, eppure non ci sono le croci nelle scuole e negli ospedali). A questo punto smettiamo di insegnare storia, lingue e filosofia, tanto non servono a nulla.
    Mentre una croce di legno dentro un'aula o la lezione sui miracoli di Cristo non hanno alcuna utilità per il 68% della civiltà umana. Se fossimo un paese prettamente cristiano (dove il 99% della popolazione è credente) allora non avrei nulla da dire, ma visto che i cristiani stanno diminuendo a vista d'occhio e ci stiamo globalizzando (con un miscuglio eterogeneo di culture) allora imporre un simbolo sacro, dentro luoghi pubblici, è discriminazione bella e buona.

    Lo so che voi fanatici cristiani vivete con i paraocchi perché vi hanno fatto il lavaggio del cervello fin da piccoli, ma una discriminazione o un'imposizione rimarranno sempre tali, anche se per voi la visione del mondo è fatta di pura fantasia e seguite regole del tutto vostre. Ci definiamo tanto superiori (noi italiani), ma persino i mussulmani (terroristi a parte) rispettano le culture straniere meglio di noi. Smettiamo di credere che le altre religioni siano peggiori di quella cristiana, solo perché il Cristianesimo è la religione più diffusa nel mondo. Non è certo grazie alla parola di Dio se è avvenuto ciò, ma solo grazie alle imposizioni della Chiesa (conversione forzata di altre culture, con genocidi, guerre e discriminazioni sociali, di cui i libri di storia sono pieni - ma è facile "dimenticarsi" il passato solo per lamentarsi delle "vere" persecuzioni di oggi, ovvero rimuovere la croce dalle scuole).

    @Laura, parli così perché non vivi in un paese straniero e nessun ti ha mai obbligato a fare lezioni di religione mussulmana, ad frequentare una moschea, a pregare in ginocchio rivolta verso la Mecca o a dipingerti il volto e/o indossare il burqa. Chiaramente in Italia queste imposizioni non ci sono, ma ce ne sono altre molto più sottili e altrettanto invasive. Solo che per voi non esiste altra realtà che la fede cristiana, quindi vedete ogni limitazione al vostro credo come un'offesa personale.

    Sembra alquanto idiota pure domandarlo: "ma cosa cambierebbe nella vostra vita se togliessero le croci dalle scuole o fosse soppressa l'ora di religione?" Smettereste di andare in chiesa? Di seguire le messe? Di pregare?
    Ma poi... voi che criticate tanto queste "cavolate" che per un laico o uno straniero sono invece molto importanti. Ma siete veramente cristiani? Andate in chiesa tutte le domeniche? Pregate tutti i giorni? Vi confessate prima di ogni sacramento? Fate offerte alla Chiesa? Vi pentite ogni volta che commettete un peccato capitale? Siete sempre altruisti con gli altri?

    Mi sembra alquanto facile "difendere" le vostre posizioni quando il 90% dei cristiani sono cristiani di comodo e di facciata. Voi siete i primi che non rispettano le regole della vostra religione, poi vi attaccate su imposizioni vecchie di un secolo (e di un'inutilità allarmante) che non hanno più senso di esistere in un paese che, ogni giorno, diventa sempre più ateo e meno religioso.

    Secondo le statistiche (fatte dal Vaticano) se in una stanza chiudiamo 15 persone di nazionalità differenti, tra queste: 4 saranno cristiane, 3 saranno mussulmane, 3 saranno induiste, 1 sarà buddista, 1 sarà scintoista (o qualcosa di simile), 1 sarà agnostica, 1 sarà atea e 1 crederà negli alieni. Allarmante...

    Aze aze.
     
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    Scusa ma ti contraddici da solo, prima dici che i musulmani rispettano le altre religioni meglio di noi e poi, giustamente invece, affermi che se una persona soprattutto donna dovesse emigrare da loro dovrebbe indossare il burqa eccetera eccetera....

    Se in parlamento dovessero decidere di togliere il crocifisso dai luoghi pubblici sinceramente non la vedo affatto come "offesa personale" continuerei a essere credente come lo sono oggi...
    È solo che come ho già spiegato non vedo ragione di farlo, non è affatto una imposizione religiosa, non si obbliga mica la gente a pregare o a farsi il segno della croce quando entra in un luogo pubblico con crocifisso annesso (questa si sarebbe una imposizione come gli esempi che hai fatto)...
     
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  13. Sawyer Bing
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    Io sono combattuto al riguardo: da un lato comprendo chi difende le proprie usanze, da un lato non mi sento di attaccare chi sente offesa la propria religione dovendo convivere con il simbolo di un'altra. 0-0 palla al centro.
     
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  14. hatuko
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    Mah io non capiro' mai questa storia del crocifisso. Secondo me e' totalmente sbagliato, mica sono tutti cristiani etc. Mah
     
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    Ma non mi contraddico affatto, infatti è proprio un'imposizione come l'obbligo di mettere il burqa alle donne straniere (con l'unica differenza che il burqa è anche una tradizione culturale, oltre che religiosa). Non cambia nulla da un vestito a un simbolo, un'imposizione è sempre un'imposizione, chiunque la imponga, solo che voi credenti cristiani non lo considerate un obbligo perché per voi la croce è solo un pezzo di legno. A questo punto è facile chiedersi chi sia a dare più valore al simbolo cristiano tra voi cristiani e il resto del mondo. Difendete tanto la croce nelle scuole e poi la considerate solo un ornamento, quindi per voi non è un problema se si trova affisso nelle aule. Peccato che non è il valore oggettivo a disturbare, ma quello simbolico.
    Un simbolo, che esso sia affisso sui muri o sia un gesto o sia un'usanza etnica, è sempre un'imposizione se si costringe gli altri ad adeguarsi ad essa. Non a caso in Francia è vietato il velo integrale alla pari di mettere le croci nelle aule. Questo perché è un segno di civiltà: "se vuoi tenere fede alle tue tradizioni, fallo negli ambienti adatti, altrove non è permesso".
    Se fosse permesso agli alunni cristiani di portarsi dietro un crocifisso e di poggiarlo sul proprio banco di scuola, allora non ci sarebbe alcun problema; ma mettere un simbolo, in bella mostra, d'innanzi a tutta la classe, in modo che lo vedano per tutto l'orario scolastico, tutti i giorni... allora è un'imposizione.

    Vuoi pregare? Fallo a casa tua o in chiesa. Vuoi esporre simboli sacri? Fallo a casa tua o in chiesa. Vuoi fare il segno della croce? Fallo a casa tua o in chiesa. Le scuole, come gli ospedali, non sono di proprietà dei cristiani, non sono un'estensione delle chiese, non sono luoghi di culto.
    Non è lo stato a dover fare una legge che vieti di affiggere simboli sacri in luoghi che non hanno alcuna attinenza con un culto, ma dovrebbero essere le persone a smettere di farlo. Proprio come ho già detto che per legge è vietato affiggere simboli filopolitici, allora dovrebbe essere la stessa cosa per quelli cristiani.
    Lo sai che se uno studente rimuove il crocifisso dalla classe rischia la sospensione? Questa non è forse un'imposizione?
    Lo sai che i "non credenti" non potrebbero entrare nelle chiese? Ci possono entrare solo perché è impossibile distinguere un "non credente" da un cristiano, purtroppo non abbiamo un cartello luminoso sulla testa che indichi il nostro credo o non credo.

    Neanche sapete quali siano le imposizioni che la religione cristiana ha radicato nella nostra società in secoli di storia, anche perché sono cose che tutti fanno (o tutti ci passano sopra perché sono tanto folli quando inutili). Peccato che per uno straniero o un non credente certe imposizioni saltino subito all'occhio e diano fastidio.
    Proprio non capisco cosa ci sia di difficile da capire nel significato di imposizione e in quello di discriminazione. Non riesco a capire perché voi cristiani dobbiate sempre prendere alla lettera i significati dei termini quando fa comodo alla vostra religione, ma ignorarne completamente il significato quando invece questo va contro le vostre tradizioni.

    L'Italia non è un paese cristiano (il 99,99% della popolazione è laica), quindi è uno stato laico senza alcun obbligo verso un culto rispetto che un altro. Il Vaticano lo è, se non riuscite a comprenderne la differenza allora emigrate.

    In Francia è vietato da 110 anni in tutti gli edifici pubblici, tranne nei musei e nelle mostre (e naturalmente nei luoghi di culto).
    In Germania è considerato anticostituzionale, tanto che solo in alcune scuole e città fortemente cattoliche è rimasta l'usanza.
    In Spagna è vietato dal 2009.
    In Austria il crocifisso è permesso solo nelle aule in cui gli alunni sono per più della metà di confessione cattolica.
    In Romania è vietata l'esposizione dal 2006.
    In Belgio il crocifisso è permesso solo nelle scuole cattoliche (private) ed è vietato in quelle pubbliche e private a gestione laica.
    In Svizzera (nonostante le guardie svizzere (?), come anche negli Stati Uniti d'America) non c'è mai stata questa usanza.
    In Italia è d'obbligo per via di due decreti regi di inizio '900, che inoltre impongono l'uso del crocifisso solo in determinati ambienti e in presenza del ritratto del Re (in scuole elementari e medie, nei tribunali e negli ospedali), quindi in tutti gli altri luoghi in cui è presente, viene esposto senza alcuna tutela da parte della legge italiana, eppure ci sono casi di studenti e professori che sono stati sospesi o licenziati perché si erano opposti alla presenza del crocifisso nelle aule di scuole superiori.

    La legge italiana afferma (per tutte le altre religioni) che i simboli sacri dovrebbero essere esposti solamente in luoghi di culto o raduni atti a divulgare o promuovere una determinare religione. Allora perché continuiamo ad avere i crocifissi al di fuori delle chiese e dei cimiteri?

    Aze aze.
     
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