Attitude - I Gesti nel Gaming

League of Legends

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    Attitudine e Atteggiamento
    Sei davvero preparato ad affrontare ogni tipo di sfida?





    --Topics Index--

    Linee Generali | I Tre Assi |The Zone | Mental Coach Life Skills Training




    Prima di immergerci a pieno carico nelle varie sfaccettature che compongono un argomento così vasto e pieno di specifiche, vorrei porre l'attenzione sul significato che viene "comunemente" dato al termine stesso; senza dover cercare in vecchi vocabolari o spingersi alla biblioteca cittadina più vicina, vediamo cosa ne pensa la rinomata casa "Treccani" a proposito della sua definizione:


    Quello che subito risalta agli occhi è come, in maniera quasi divina, la Treccani colloca l'Attitudine alla pari di un talento. Se vogliamo, una skill innata e/o acquisita che facilita o rende possibile lo svolgimento di alcune attività. Ed è proprio qui che la definizione trascende il suo stesso significato. Il vocabolario tiene a specificare come alcuni tipi di attività diventino particolarmente difficili (o in taluni casi impossibili) da essere svolte se dovesse mancare uno specifico set attitudinale. Ma questo vuol dire forse che ci sono compiti a noi irraggiungibili? La Treccani ci sta subdolamente cercando di dire che non tutti possono fare tutto? E poi, tirando le somme, cos'è l'attitudine? E come dovrebbe rientrare nel mondo del gaming?
    Bene, per dare risposta a queste (ed a molte altre) domande, prima bisogna dare un concetto generale (secondo la Psicologia) al significato di Attitude (ai fini esplicativi utilizzerò la traduzione inglese del termine, che meglio specifica il significato della parola) e di tutto ciò ad essa correlato.


    -Linee Generali:
    L'Attitude nel gaming non è altro che quella capacità, prettamente sviluppata, che aumenta il rispetto del gioco nei confronti del giocatore.

    Mentre state leggendo sicuramente il vostro cervello sta tentando di dare un significato alla parola "rispetto" riferito ad un gioco o ad una particolare attività, facendo riferimento a conoscenze precedentemente acquisite e riferite a casi particolari. Lasciate che vi fermi subito.
    Tentare di ricondurre il significato che ho appena dato di Attitude ad un pre-concetto è del tutto impossibile.
    Questo perché, fino ad ora, non è mai esistita una legge, una teoria o una dicitura che potesse descrivere il mio punto di vista. Tutti gli studi effettuati, gli esperimenti, le ipotesi conclamate ed i testimoni da me raccolti non trovano nessun tipo di riscontro nel panorama video-ludico italiano. Sia dal punto di vista mentale che specificatamente tecnologico, in Italia siamo sempre stati "arretrati"; ma più di tutto, in questo ambito psico-ludico, siamo praticamente le prime generazioni che possono effettivamente dare un qualche tipo di feedback sull'apporto che la psicologia clinica dà all'ambiente gaming.
    Ecco perché questo tipo di approccio non può essere "immaginato" o ricondotto ad un qualche tipo di conoscenza già acquisita.
    Ma adesso lasciate che spieghi meglio cosa vuol dire possedere l'attitude per qualcosa; vediamo (in maniera sintetica) cosa ci perviene nell'avere e nel saper utilizzare come si deve l'attitude:

    1. Capacità strategica adattiva (questo vuol dire avere la possibilità di usufruire di diverse strategie finite riferite a quell'attività, ma di avere la capacità di poter creare un set pressoché infinito di strategie nuove, ogni qual volta la situazione si trasforma e crea nuove situazioni);

    2. Improvement Cronicizzato (un miglioramento costante e permanente attuato in maniera del tutto autonoma, che avviene ad un livello di coscienza subliminale e quindi richieda un sforzo cognitivo quasi del tutto impercettibile);

    3. Accettazione del sé (potrebbe quasi risultare scontato questo obiettivo dell'attitude, ma posso assicurare che non è per nulla così; in quanto una perfetta metacognizione del proprio livello di riferimento, unito ad una buona familiarità nel saper accettare i problemi e nel saper rispondere ad essi, porta ad un totale e completo controllo delle proprie potenzialità);

    4. Gestione dell'Unexpected Task (letteralmente possiamo tradurlo come "Compito Inatteso", questo obiettivo mira al totale annichilimento di qualsiasi imprevisto nello svolgimento dell'attività; è molto più che riuscire a far fronte alle task del compito, questo particolare set attitudinale lo si acquisisce con grande fatica e soprattutto molta pazienza, ma una volta ottenuto rende la mente calma ed in una posizione percettiva TOTALE, donando a chi lo possiede la capacità (se pur saltuaria) di entrare nella così definita "Zone", ma questo argomento lo tratteremo più in là);

    Questi sono solo alcuni (anche se i più "importanti") degli obiettivi che riesce a far sviluppare un buon controllo dell'Attitude.
    Tenendo presente un ottimo punto di arrivo però, non bisogna mai dimenticare un altrettanto solido punto di partenza. Per cui, da dove iniziare?
    Primo fra tutti vorrei esporre il concetto degli Assi che reggono la struttura attitudinale, o per meglio definirli: I Tre Assi.


    -I Tre Assi:
    Come ogni sistema tendente alla perfezione che si rispetti, allo stesso modo l'Attitude possiede tre assi su cui si basa per sviluppare al massimo la capacità di utilizzo.
    Tutto questo è stato possibile grazie ad anni e anni di osservazione, di appunti, di teorie ed ipotesi generate col solo ausilio di fatti empirici mediante feedback personali e feedback obiettivi; ma soprattutto grazie all'aiuto di giocatori che (come il sottoscritto) ricercano sempre di più quel "qualcosa" che manca.
    Ora andiamo a vedere di cosa si tratta.

    Primo Asse: Il Trade
    Utilizzando il nome del primo asse come un verbo, diremo "Traddare".
    Il termine deriva da tutto ciò che ha a che fare col commercio, con il commerciare, negoziare, trafficare, fare affari.
    Quello che maggiormente si avvicina al concetto che sto per spiegare è sicuramente fare affari. Il primo asse infatti sottolinea la particolarità di ognuno nella percezione dei costi/benefici di una particolare azione, per meglio interpretare, scegliere ed attuare la strategia che porterà al risultato atteso.
    "Fare un buon trade" quindi vuol dire riuscire a capire a pieno le proprie possibilità, quelle del nostro avversario (o avversari, o ente, o ancora divinità fenomenica di qualsiasi tipo è del tutto indifferente), valutare la situazione e l'ambiente che avvolgono il trade stesso, capire quale sia la strategia che meglio ci avvicina al nostro scopo e trovare (ed ovviamente saper utilizzare) quella strategia nella maniera meno dispendiosa e più conveniente possibile.
    Detto così sembra quasi che tutti quanti utilizziamo il trade quotidianamente ed in maniera automatizzata, vero?
    Purtroppo non è così. Anche nel caso in cui il problema (o la situazione) sia di una difficoltà elevata, purtroppo il nostro cervello è stato abituato (fin dalla tenera età) all'utilizzo spasmodico delle euristiche; scorciatoie cognitive che col minore sforzo possibile ci portano ad una "soluzione" (o una risposta) che più si avvicina a quella attesa. Insomma una soluzione "pratica e conveniente" che non ci dà una vera e propria soluzione, bensì un palliativo temporaneo giusto per ovviare allo sforzo cognitivo che richiederebbe trovare una vera soluzione.
    Prendendo in esame il Trade nell'ambito di un gioco specifico (per comodità ho scelto il gioco più conosciuto) come League of Legends, vedremo come l'analisi del Trade diventa una vera e propria massa ingarbugliata di enigmi e domande alle quali bisogna saper rispondere nel minore tempo possibile. Tutto questo per avere una risposta vantaggiosa ed economicamente vantaggiosa ai danni dell'avversario. Qui di seguito riporto il video di un giocatore (nessuno di conosciuto state tranquilli) che spiega e mostra in cosa consiste un trade efficace, semplicemente seguendo le regole basilari del gioco (ovvero prendere il minor danno possibile mentre fai il maggiore danno possibile all'avversario), quindi senza tenere conto di altre mille sfaccettature:

    Video


    Nel video riusciamo a notare fin dai primi secondi come lo scopo del giocatore sia esattamente quello atteso: apportare il maggior danno possibile mentre cerca di ridurre al minimo il danno che subisce.
    Maggiore sarà la capacità di Trade Analysis di qualcuno, maggiore sarà la possibilità di movimento all'interno delle strategie e del problema stesso. Questo si traduce in molte e molte più soluzioni utilizzabili affinché si possa ottenere il risultato atteso col minor utilizzo di risorse a proprio carico ed un aumentato numero di risorse per l'avversario.
    Una volta capito a pieno il primo asse, potremmo quasi definire gli altri due come "un'emanazione" del primo. In realtà non è propriamente così.
    È pur vero che gli altri due assi, quantomeno da soli, non riuscirebbero mai a sorreggere la struttura attitudinale; nonostante ciò sono di un'importanza fondamentale ai fini dello sviluppo dell'Attitude.

    Secondo Asse: Il Rispetto
    Così come un cane che insegue la sua coda allo stesso modo gli Assi si rincorrono a vicenda, creando quello che ho definito Interazione Complementare degli Assi (ne farò un breve cenno a breve). Una volta capito il concetto del tenero animale che gira su sé stesso pur di "acchiappare" la sua coda sfuggente, possiamo meglio capire questo asse.
    Cercate di dimenticare, se potete, tutti i concetti ed i pre-concetti che avete sulla definizione classica di "rispetto".
    L'Asse del Rispetto può essere definita come la capacità di valutazione del Trade a-specifica, che mira nella sua totalità a creare nuove strategie cognitive nel momento in cui il nostro avversario è "matematicamente" superiore a noi.
    Sembra quasi uno scioglilingua vero? In realtà non è nulla di difficile, ecco svelato il mistero: "rispettare" l'avversario non implica necessariamente togliersi il cappello in sua presenza, bensì un vero e proprio "terrore" se vogliamo. Nell'ambito dell'Attitude questo asse rappresenta un pò la nostra coscienza, rappresenta tutti quei cunicoli cognitivi che sono stati creati (grazie al nostro training attitudinale) affinché non ricadiamo nei soliti errori di ragionamento o di predizione.
    In poche parole, l'Asse del Rispetto è una diretta conseguenza del Primo Asse e fa in modo che le strategie cognitive acquisite non vadano a scontrarsi contro un muro di mattoni; d'altro canto è anche un asse complementare con il Terzo, in quanto "si danno il cambio" vicendevolmente.

    Terzo Asse: La Punizione
    Così come il Rispetto, la Punizione svolge un ruolo fondamentale in un'ottica che va a completare quelle che sono le fondamenta di un'Attitude perfetta.
    Non vi è molto da dire su questo asse siccome è l'unico dei tre che con il nome rispecchia perfettamente la funzione ad esso adibita.
    Questo asse promuove il rinforzo positivo nei confronti di chi ne fa uso (prego animatamente chiunque di non impelagarsi in discorsi psicologici come i vari rinforzi utilizzati, sono sicuro che molti di voi ne avranno sentito parlare spesso, ma vi pregherei ai fini puramente pratici, di evitare qualsiasi pre-concetto) in quanto fornisce un feedback proveniente da sé stessi sul (appunto) "punire" l'avversario nel momento in cui la nostra esecuzione della strategia cognitiva (tendente alla perfezione o meno) è tecnicamente superiore (in uno o più ambiti) a quella dell'avversario.
    Adesso fornirò (come nel Primo Asse) un esempio pratico:

    Video


    Questa volta ho scelto appositamente un giocatore che (nel bene o nel male) è conosciuto per la sua Attitude errata nei confronti del gioco stesso.
    Vediamo come, non dando il giusto apporto di rispetto, il campione nemico venga punito dalla strategia cognitiva dell'avversario; che per quanto grossolanamente arrangiata e rischiosa riesce comunque a superare quella dell'avversario in una misura sufficiente a dargli il vantaggio.

    Come molti giocatori di LoL staranno pensando, quello mostrato in video non è altro che un "tryhard" di un giocatore nei confronti di un altro; una "ultimate" che ha un range grande quanto tutta la mappa utilizzata "sperando" che colpisca l'avversario.
    È esattamente questo a cui volevo farvi arrivare!
    Un ottimo sviluppo dell'Attitude, ma in particolar modo del Terzo Asse, riesce a minimizzare il rischio dato dalle variabili calcolate nella vostra Trade Analysis.
    Questo si traduce in: tutti quanti "arrangiano" la propria strategia; anche chi non ha un buon utilizzo dell'Attitude riesce comunque ad utilizzare i tre Assi, semplicemente non ha un perfetto controllo degli stessi. Si differenziano da chi invece ne ha un perfetto controllo poiché i secondi riescono a portare al minimo l'incertezza calcolata sulle variabili della Trade Analysis mentre portano al massimo l'efficienza della Trade Analysis stessa.

    Ma adesso una domanda che sono sicuro potrebbe interessarvi: qual è il limite massimo dell'Attitude?
    Il limite massimo dello sviluppo attitudinale lo osserviamo molto "facilmente" in quello che possiamo chiamare "La Zona" di un giocatore.


    -The Zone:
    In ambito sportivo si è sentito parlare molto spesso di questo "stato mentale"; specialmente in quelle discipline dove la concentrazione dev'essere resa perfetta fino all'ultimo secondo della partita.
    La Zona è un massivo se pur temporaneo incremento delle abilità del giocatore stesso in relazione alle strategie cognitive avversarie.
    Questo vuol dire che nel momento in cui si "entra" in quello stato le leggi che regolano gli Assi roteano su sé stesse ed il gioco stesso non diventa altro che una proiezione del nostro stile di gioco.
    Sembra un concetto molto complicato perché, alla fine dei conti, lo è eccome!
    La Zona non è utilizzabile da tutti, benché meno non si può entrare in uno stato psico-fisico così recettivo senza allenamento o tanta tanta passione. Ecco perché solo alcuni giocatori professionisti ne hanno appreso come si deve l'utilizzo e possono (e devono) utilizzarla praticamente a loro piacimento.
    Questo vuol dire forse che è impossibile per noi comuni mortali utilizzare la Zone? Assolutamente no.
    Potrebbe capitare, anche in maniera fortuita o randomica, di sviluppare nel corso di una partita una sorta di "Settimo Senso" e di riuscire così ad entrare in quello stato psicologico che ci permette di dominare il gioco stesso. Di riuscire ad utilizzare le meccaniche avversarie contro loro stessi. Di riuscire perfino a ribaltare una situazione che sembrava praticamente decretare la nostra sconfitta cognitiva; ed uscirne vincitori.
    Vorrei riportare un altro esempio:

    Video


    Questa volta, nell'esempio riportato, ho scelto appositamente un giocatore professionista che (conosciuto o meno) sono sicuro riesca ad espletare come si deve il concetto.
    In questi pochi secondi riusciamo a vedere (in alcuni frame direi che possiamo solo immaginare) come il giocatore riesce a calcolare quasi al millimetro il suo movimento.
    Riesce perfettamente a sfruttare la minima esitazione di un paio di frame dell'avversario (Janna) per entrare istantaneamente in uno stato che gli permettesse di dominare il gioco stesso e creare una situazione che da svantaggiosa alla fine ha portato ad una vittoria del Trade per lui.
    Questo è possibile solo grazie ad una buona Integrazione Complementare degli Assi. Ovvero trovare istantaneamente nel secondo perfetto della partita il modo di incastrare i tre Assi nella maniera più vantaggiosa e conveniente possibile.

    Certo è che tutti, chi più chi meno, cerchiamo di assomigliare a giocatori del genere. Con i loro movimenti lineari, le loro tattiche precise e le loro azioni "al cardiopalmo" che portano quasi sempre alla vittoria.
    Ma è davvero possibile riuscirci? Esiste un training apposito per poter raggiungere un risultato simile?
    Ebbene i miei studi hanno portato esattamente a questa risposta: Mental Coach Life Skills Training


    -Mental Coach Life Skills Training:
    Purtroppo su quest'ultimo punto potrò essere marginale e non abbastanza dettagliato.
    Questo perché punto primo mi prenderebbe troppo spazio per espletare come si deve il concetto e punto secondo la miriade di argomenti da trattare sarebbe esageratamente elevata.
    Quello che volevo far capire era semplicemente l'utilità di un buon training, che non si limita allo sviluppo di una buona Attitude in un qualsiasi gioco, ma bensì nei confronti della vita stessa. Un Mental Coach non è un allenatore con un fischietto che spadroneggia sui giocatori facendoli correre come forsennati, né per giunta qualcuno che non ha nulla da imparare o da migliorare. Il Mental Coach, almeno così come l'ho interpretato io fino ad ora aiutando molti ragazzi, è un compagno. Un partner. Un'estensione mentale del giocatore che deve avere come scopo non quello di trasformare il giocatore in una macchina, ma essere capace di dare gli strumenti necessari affinché il giocatore stesso costruisca (insieme al M.C.) una strategia che gli consenta di portare al massimo la sua Curva di Apprendimento (anche questo è un argomento che avrei gradito trattare qui) nei confronti sia del gioco, ma certo anche dei problemi della vita stessa. Questo perché una buona Attitude, un buon controllo degli Assi, ma soprattutto una buona capacità logica e di problem solving non aiutano semplicemente a giocare in maniera più produttiva, aiutano sicuramente a vivere meglio.
    Aiutano ad afferrare la vita ed a utilizzarla nella maniera che più ci piace (ovviamente secondo gli obiettivi che quella persona si prefigge).

    Ci sarebbero stati molti e molti altri ancora argomenti che avrei voluto trattare o approfondire, ma ai fini pratici ho preferito "tagliare" fuori qualcosa. Nonostante ciò mi rendo conto che il discorso in sé risulta un po' prolisso ed a tratti fuorviante, ma posso assicurarvi che questa è solo una facciata sul meraviglioso mondo che esiste all'interno delle vostre menti. Sono solo alcune delle potenzialità nascoste nei meandri delle vostre strategie. Per cui spero mi perdonerete se ho divagato un pochino, ma era necessario visto il meraviglioso mondo che abbiamo a mala pena sfiorato.

     
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    Sono il pazzo tra i pazzi
    In questi strani palazzi
    Che hanno piani infiniti
    Ma che sono crollati.

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    Appena ho tempo leggo (fra otto giorni :v). Sembra interessante.
     
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    Una domanda perchè un anteprima di Starcraft per Lol?
     
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    CITAZIONE (Casualgamer @ 13/3/2018, 22:10) 
    Una domanda perchè un anteprima di Starcraft per Lol?

    A cosa ti riferisci? Scusami ma non ho capito
     
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  5. Casualgamer
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    La prima immagine non è molto attinente ai video ecc. Era semplice curiosità, ma aprendo il topic mi sono trovato un po spaesato XD
     
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    CITAZIONE (Casualgamer @ 13/3/2018, 22:40) 
    La prima immagine non è molto attinente ai video ecc. Era semplice curiosità, ma aprendo il topic mi sono trovato un po spaesato XD

    Ah intendi il ragazzo che gioca, non avevo nemmeno fatto caso che gioco fosse ahahah
    Questo perché, proprio come cerco di spiegare nel topic, l'Attitude non è predominanza di LoL, bensì la si può utilizzare per riuscire (praticamente) in tutto :)
     
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  7. Casualgamer
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    Complimenti per il topic perchè si vede che sei competente ^^ GG
     
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    Peccato che proprio LoL è il gioco meno compatibile per l'attitude
     
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    CITAZIONE (Pako™ @ 13/3/2018, 23:31) 
    Peccato che proprio LoL è il gioco meno compatibile per l'attitude

    Non c'è una "scala di compatibilità" per l'attitude, è applicabile perfino sull'affissione dei volantini preso come lavoro.
    Tuttavia credo di aver capito cosa intendi e purtroppo devo darti perfettamente ragione :rolleyes:
     
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8 replies since 21/2/2018, 16:02   617 views
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