Memories

Memories
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Titolo originale: Memories
Uscita: 26/05/1995
Paese: Giappone
Regia: Kōji Morimoto (Magnetic Rose), Tensai Okamura (Stink Bomb), Katsuhiro Otomo (Cannon Fodder)
Anno: 1995
Genere: Animazione, Sci-fi, drammatico, distopico, commedia.


Trama

Memories è un trittico di cortometraggi basati su alcune storie brevi, a fumetti, di Otomo. Il film quindi si divide in tre ambienti, stili, musiche e tecniche totalmente differenti:

Magnetic Rose:
In un futuro remoto, tra musiche classiche ed una tecnica d'animazione all'avanguardia (del 1995), una nave da soccorso spaziale riceve un SOS da una stazione spaziale. Una volta attraccati la stazione dall'interno appare come una gigantesca magione ottocentesca, europea. I due protagonisti si troveranno quindi dispersi nelle memorie della stazione spaziale dimora di una bellissima Soprano, e della sua storia.

Stink Bomb:
In un epoca contemporanea, il nostro protagonista, in seguito ad un influenza ingerisce per errore una pillola in via sperimentale. Una potente arma biologica in grado di spazzare via la vita per come la si conosce. Così tra ilarità e comicità, il virus vivente si troverà a vivere una storia che seppur dal risvolto comico, affronterà temi e fatti sempre attuali. Militarizzazione, incapacità di venir a capo di un problema creato dagli stessi stati e panico generale.

Cannon Fodder:
Il più breve dei tre, visivamente il più grezzo ed "autoriale" sia graficamente che a livello di animaziione. In un epoca imprecisata, in un luogo imprecisato, c'è una città senza nome in cui l'unico motto è "sparare sempre". Ogni fascia d'età della popolazione cresce svolgendo lavori atti alla produzione di armi o si impegna all'uso delle medesime. Tutti i giorni, suonano le sveglie, si spara, si lavora. Nessuno sa contro chi o cosa. Sparare sempre.

Recensione
Memories è probabilmente uno dei film di animazione destinati a rimanere alla storia. Non solo per via dei nomi di colossi come Otomo (autore di Akira) e Morimoto o delle orchestre impiegate per le colonne sonore ma, soprattutto, per essere stato l'ultimo film d'animazione, animato con tecnica tradizionale.
Nonostante lo stile visivo totalmente differente dei vari cortometraggi che compongono il film si può notare una decisa critica, distopica e a tratti tragicomica, sulla civiltà contemporanea. Nonostante siano passati ormai due decadi, i sentimenti di cui so porta il carico rimangono attualissimi.
Se nella prima parte Magnetic Rose possiamo vedere il rifugio dalla realtà, in un futuro remoto, in cui una nave spaziale in cui passato, presente si mescolano facendo perdere l'orientamento a chiunque, per puro bisogno di essere ricordati nel momento migliore; nella seconda Stink Bomb la critica all'armamento ed il panico irrazionale che provoca è evidente, seppur comico. "Un raffreddore che causò una guerra biologica". Militarizzazione sempre pronta a rischiare l'azzardo per avere un arma in più, preventiva, che inevitabilmente sfugge al controllo. Un attore passivo, ma comunque principale, a mio parere rimane l'emotività del protagonista ma anche la passiva presenza dell'ecosistema terrra, in cui tutto si svolge, tutto accade, e lei non perde mai.
La mia preferita (Nda) è la più controversa terza parte Cannon Fodder, diretta e tratta da un'idea di Katsuhiro Otomo è da subito graffiante: visivamente e narrativamente. Lo spettatore, proiettato in un ambiente senza alcuna collocazione storica o geografica vede un intera popolazione lavorare ad armi e studiare traiettorie per i nuovo missili. La popolazione vive per la guerra, la guerra vive grazie alla popolazione. Nonostante la non collocazione geografica o temporale si riesce ad creare empatia con ogni personaggio ed il suo ceto sociale. "Perchè spariamo? A chi spariamo? Chi sono i nostri nemici?"

E', infine, un film che consiglio assolutamente che si può comprendere a più livelli volendo e che intrattiene lasciando la mente sospesa in piacevoli riflessioni.


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