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Blardone è terzo, Ligety è super
Nel gigante di Val d'Isère vince Ligety davanti a Svindal e al nostro Max. Benissimo anche Mafred Moelgg, autore di uno splendido recupero dopo una prima manche poco dinamica
Gigante d'altri tempi quello che ci offre la Val d'Isère sulla Bellevarde. Pista ripida, tracciato stretto e tecnico e fondo che diventa ghiaccio vivo dopo dieci discese. I ragazzi arrivano in fondo e scuotono la testa, perché restare in gara è molto faticoso e arrivano tutti al traguardo dopo una sequenza di errori, con gli sci rovinati, le gambe stanche e distacchi abissali.
Qualche caso a parte, però c'è. In testa c'è come al solito Ted Ligety, magistrale nella sua sciata in un percorso che gira molto, e soprattutto avvantaggiato dal pettorale basso, il numero 3. Dietro di lui, per lungo tempo, resta Max Blardone, il primo dei "normali" sceso con il pettorale numero 1 e con 0.64 di ritardo. Non riesce nell'intento di stare davanti nemmeno Marcel Hirscer, il piccolo austriaco su cui era stato disegnato il tracciato (dal suo allenatore). Hirscher è quarto e accusa un ritardo di 1.12..