Villa Cortese al top, Nazionali che flop!

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    Villa Cortese al top, Nazionali che flop!


    Abbiamo cercato di creare una lista di "buoni e catttivi" del 2010 nella pallavolo: male ovviamente l'Italia, ma non in tutte le sue forme: nel mondo c'è Trento che tiene alto l'onore azzurro

    TOP

    TRENTO - Il club di Diego Mosna è uno dei più forti in Italia da qualche anno, ormai. Nella scorsa stagione non è riuscito a centrare lo scudetto, è vero (però ha vinto la Coppa Italia), ma all'attivo ha nuovamente una Champions League e un Mondiale per club. La squadra allenata da Radostin Stoytchev è sicuramente la più rappresentativa all'estero tra le italiane e dà grande lustro ai colori azzurri, anche se in realtà nel roster proprio tutti azzurri azzurri non sono...

    CUNEO - Centra uno storico traguardo, la vittoria dello scudetto, il suo primo scudetto, fermando inoltre in finale la corsa trionfale di Trento, che aveva messo a segno una regular season veramente di tutto rispetto. Per i piemontesi dunque la soddisfazione di riuscire a raggiungere un obiettivo perseguito in tanti anni di pallavolo sempre al vertice della classifica.

    BERGAMO - Le ragazze lombarde sono state autrici di una splendida cavalcata in Europa e hanno regolato il Fenerbahce (fresco Campione del Mondo per Club) nella splendida cornice di Cannes. Una dura lotta fino a schiacciare le avversarie nel quinto set: dimostrazione di grande grinta e volontà.

    PESARO - Le colibrì ormai non hanno più bisogno di presentazioni, ma è giusto ricordare che la squadra marchigiana ha vinto il suo terzo titolo italiano consecutivo con strisce positive davvero impressionanti nell'arco di questi anni. Vedremo se anche sotto la guida di uno dei membri della "Generazione di Fenomeni", Paolo Tofoli, saprà ripetersi.

    VILLA CORTESE - Da outsider a leader, che bel periodo per le lombarde! Complice anche il fondamentale aiuto di Taismary Agüero, che ha lasciato la Nazionale per dedicarsi esclusivamente al club, la società da cenerentola si è trasformata in principessa con una scalata imperiosa, dalla serie C del 2005-2006. Una promozione all'anno e via, ecco le giocatrici lanciate in A1 con grandissima autorità, tanto da vincere la Coppa Italia e arrivare seconde in campionato, perdendo appunto con Pesaro. E ora le ragazze di Abbondanza guidano la regular season della nuova stagione. Meglio di così...

    BRASILE - Meno bene al femminile (con un secondo posto mondiale alle spalle della Russia), al maschile è sempre devastante. Nonostante qualche polemica, i verdeoro salgono sul tetto del mondo per l'ennesima volta e Murilo viene nominato MVP della competizione. Dopo aver vinto anche la World League, difficilmente si può chiedere alla squadra di Bernardinho di dimostrare ancora qualcosa.

    FLOP

    NAZIONALE MASCHILE - Era chiamata alla prova d'orgoglio per onorare un'edizione dei Mondiali casalinga che mancava dal 1978, ma questa prova non è stata superata. Complici anche le scelte azzardate dell'allora ct Anastasi - ora sostituito da Berruto - e una mentalità un po' preoccupante (la gara vinta 3-2 con l'Iran, non certo una formazione temibile, era stata definita "un buon allenamento"), gli azzurri hanno dimostrato poco carattere e si sono fatti trascinare nel vortice delle polemiche, come quella di Alessandro Fei, che dopo aver annunciato l'addio alla maglia azzurra si è però rivoltato contro la stampa per le abbondanti critiche ricevute. Era difficile, però, fare i complimenti a una squadra che ci ha offerto lo spettacolo di diverse situazioni al limite dell'imbarazzo.

    NAZIONALE FEMMINILE - La dipendenza da Tai Agüero si vede ora che l'opposto azzurro non c'è più. Era lei che "toglieva le castagne dal fuoco", ora invece la squadra si regge sulle spalle di Simona Gioli, mentre il resto del sestetto fatica a ingranare e gioca in maniera discontinua.

    LA FORMULA DEI MONDIALI - Polemiche su polemiche hanno ricoperto i Mondiali per la formula assurda, che permetteva calcoli di punteggi alle squadre: essendo già stabiliti a priori gli abbinamenti, chi aveva la garanzia di aver già passato il turno poteva permettersi di prendere i match più alla leggera, nella migliore delle ipotesi. Il problema è che purtroppo si è assistito allo spettacolo poco edificante di squadre blasonate (come il già citato Brasile, che per questo merita una menzione anche nei flop) che sono scese in campo per perdere le partite e approfittare così di combinazioni di match più vantaggiose.

    SILVANO PRANDI - Dopo anni passati a Cuneo nel tentativo di vincere lo scudetto, il successo nel campionato italiano non è mai arrivato. Rotto il sodalizio, era tempo di spostarsi a Modena per risistemare una squadra un po' provata dalle delusioni della stagione precedente. E invece la corsa di Modena si è fermata ai quarti di finale dei playoff, mentre il campionato è stato vinto, come già ricordato, da Cuneo, però sotto la guida di Alberto Giuliani. Boccone difficile da mandare giù...

    PIACENZA - Ripetersi è sempre difficile, ma gli ex Campioni d'Italia non sono stati decisamente all'altezza della stagione precedente. I Lupi, come Modena, si sono fermati ai quarti dei playoff (perdendo con Cuneo). Hanno un'attenuante dalla loro parte: cambiare quasi completamente sestetto e membri della panchina è un passo importante, che rende difficile trovare un amalgama in tempi brevi.
     
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