Siena beffata, Roma cade con onore

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    Siena beffata, Roma cade con onore


    Ultima giornata di regular season e due trasferte difficili per Siena e Roma, comunque già qualificate per le Top16: la Montepaschi, prima nel girone, perde 73-72 a Barcellona, mentre la Lottomatica cade 89-82 ad Atene. I Reds vincono il Gruppo B, Roma chiude invece quarta

    REGAL BARCELLONA-MONTEPASCHI SIENA 73-72

    Il primo posto nel girone non era in discussione, ma tra Siena e Barcellona è ormai off-limits un clima eccessivamente rilassato. La Montepaschi accarezza a lungo il sogno di una prestigiosa vittoria corsara che l’avrebbe eletta regina della regular season (lo scettro va invece al Maccabi, che chiude il girone con un record di 9-1) salvo poi sbattere violentemente con McCalebb contro il corpo di Joe Ingles nell’azione decisiva, ed essere poi definitivamente oscurata dal salto di Morris sulla testa di Lavrinovic a fil di sirena. Un fischio sarebbe potuto anche scappare, ma forse no, perché Ingles sembra aver posizione e Sada andare direttamente sul pallone per sporcarlo al lituano: pulita anche la stoppata di Morris in aiuto, un azione che vale un singolo episodio sì, ma che decide, però, la partita.

    Il Barcellona (senza Mickael, ma dall’altra parte manca Kaukenas) strappa una vittoria sudata cavalcando i comprimari: Sada, prezioso in difesa e decisivo per supplire alle amnesie di Ricky Rubio in attacco, e Grimau, mastino nella metacampo dietro, esperto, e anche attaccante, sì, quando serve. E poi Vazquez, con le sue braccia chilometriche, e la sua presenza pesante nel verniciato: 13 punti e 7 rimbalzi in uscita dalla panchina, e tanto impatto al posto di uno spaesato Kosta Perovic.

    Eppure la Montepaschi comincia con grande faccia tosta, altruista e generosa in attacco, tenace in difesa e a rimbalzo, nonostante qualche problema di falli di troppo: il primo quarto dice +4 (13-17) per la formazione di Pianigiani, con un ottimo McCalebb già a quota 7 e un Hairston difficilmente contenibile (6 punti nel quarto, ma si fermerà praticamente lì...). Il Barça, che ha un pessimo Rubio e un Navarro ai minimi termini per i problemi alla schiena, tira malissimo e perde un’infinità di palloni, tanto che Siena prova a fuggire anche con il secondo quintetto, con Moss, Aradori e un buon Zisis in regia. Sul 23-30, Lorbek e Navarro provano a ricucire con due triple estemporanee, ma la Montepaschi riesce a riallungare nel finale facendo ancora affidamento sulla difesa (ottimi Stonerook e Rakovic in vernice contro avversari decisamente più fisici), sui tiri liberi e su un’acccelerazione di McCalebb che scrive il 31-37 al 20’.

    Il Barça, che ha già 11 palle perse, piange per un disastroso 9/25 al tiro, ma, negli spogliatoi, qualcosa cambia, perché si ripresenta sul parquet con tutt’altro atteggiamento difensivo: Pascual schiera un quintettone fisico ma nello stesso tempo rapido, con Grimau in guardia, Morris da ala piccola, e Lorbek-Vazquez sotto canestro, e il risultato è un 10-0 fulmineo con una gran schiacciata di Morris e una bella penetrazione di Rubio. Vazquez ha grandissimo impatto anche nella metacampo offensiva, ma Siena prova a rimanere aggrappata con un paio di triple e di movimenti sontuosi di Rakovic in post-basso. Equilibrio: Ndong sorpassa, Aradori contro-soprassa, Lorbek ri-sorpassa, e il testa-a-testa vede il 56-55 all’ultimo intervallo.

    Siena segna un solo canestro nei primi 4’ del quarto periodo con Moss, ma riesce a reggere agli stentati tentativi di fuga blaugrana: le idee sono confuse in attacco per entrambe le squadre, e sia Pianigiani sia Pascual provano ad affidarsi al doppio playmaker, ma con scarsi risultati. Si segna poco, si difende tanto, forte e duro, e si prosegue ancora sul filo dell’equilibrio: Siena prova a rimettere la testa avanti con Zisis e McCalebb, ma il Barça scopre un Grimau prezioso anche in attacco. La Montepaschi entra nell’ultimo minuto sul +1, ma sbaglia prima con Zisis e poi con McCalebb lasciando sul rimbalzo lungo l’autostrada al canestro del 73-72 a Rubio con 6.6" sulla sirena. Rimessa a metacampo dopo il time-out di Pianigiani: si va da McCalebb che forza la penetrazione centrale sbattendo su Ingles, poi Morris cancella Lavrinovic e il successo è blaugrana.

    Barcellona: Sada 4, Rubio 8, Lakovic 0, Navarro 8, Perovic 8, Vazquez 13, Ingles 0, Ndong 6, Morris 7, Lorbek 7, Grimau 12. All.: Pascual.

    Siena: McCalebb 20, Zisis 9, Hairston 8, Carraretto 3, Rakovic 10, Lavrinovic 6, Ress 0, Michelori 0, Stonerook 0, Aradori 7, Moss 9. All.: Pianigiani.

    OLYMPIACOS PIREO-LOTTOMATICA ROMA 89-82

    La Lottomatica Roma, già certa della qualificazione alle Top 16, esce sconfitta al Peace and Friendship Stadium di Atene contro l’Olympiacos nell’ultima giornata del gruppo B di Eurolega. Ma lo fa a testa alta riuscendo a rimanere in partita contro i fortissimi greci per quasi ¾ di partita. 89-82 è il punteggio finale, che regala all’Olympiakos il primato del girone, mentre la Virtus chiude quarta.

    Nel primo quarto, sospinti da Spanoulis e Bourousis, i greci provano a scappare in due occasioni, raggiungendo il massimo vantaggio al 6’ con la schiacciata del centro della formazione del Pireo (20-10). Ma il team di Boniciolli riesce sempre a tenere botta e sono i Washington e Datome i protagonisti dei due mini parziali da 7-0 e 5-0 che permettono ai capitolini di chiudere in parità (22-22).

    Al di là della netta superiorità sulla carta, a fare la differenza in favore dei greci è anche la maggiore disponibilità di alternative in panchina: situazione testimoniata dai 13 punti che Teodosic realizza soltanto nel secondo quarto e dai 5 aggiunti dal talentino Keselj. L’uscita dal campo di Washington dopo uno scontro di gioco influisce eccome sui meccanismi di gioco di Roma, tenuta a galla dalla serata di grande vena di Gigi Datome e dalla grande intensità nelle due fasi di Crosariol.

    Il copione si ripete anche nel terzo quarto, con Roma che rimane a contatto grazie ad una prestazione di sostanza a livello collettivo, fatta di buone percentuali al tiro e da una discreta efficacia a livello difensivo. Ma dicevamo delle infinite risorse dei padroni di casa, che mettono in mostra un Nesterovic relegato al ruolo di riserva di lusso ma che, dalla terza parte di gara in poi inizia a fare la differenza.

    La partita dura sostanzialmente fino al minuto 34, grazie alle triple di Dasic e Djedovic che mantengono gli italiani sul -6 (69-63 e 72-66); poi Bourousis e Spanoulis decidono che è il momento di riprendersi la scena e per la Lottomatica non c’è più niente da fare.

    Nell’Olympiacos il top-scorer è proprio il playmaker con la maglia numero 7, che mette a referto 18 punti (9/15 dal campo) a cui aggiunge 4 rimbalzi, 3 palle rubate e 4 assist. Bene anche Bourousis, 15 punti,e Teodokis con 16. Per Roma, Alì Traorè chiude con 22 punti ed un 25 di valutazione, Washington e Djedovic concludono a 16.

    Olympiacos: Papaloukas 2, Nesterovic 14, Spanoulis 18, Borousis 15, Keselj 9, Mavrokefalides 6, Erceg 3, Teodosic 16, Halperin 2, Lucas 4. N.e.: Pelekanos, Glyniadakis. All.: Ivkovic.

    Roma: Washington 16, Vitali 2, Crosariol 4, Traoré 22, Datome 14, Djedovic 16, Dasic 6, Heytvelt 2. N.e.: Tonolli, Iannilli. All.: Boniciolli.
     
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