Supercombinata Bansko, vince l'azzurro Innerhofer

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  1. *Homer*
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    Supercombinata Bansko, vince l'azzurro Innerhofer

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    BANSKO, 26 febbraio - Christof Innerhofer - anzi, ormai è sempre più WINNERhofer - ricomincia da dove ci aveva lasciato ai Mondiali di Garmisch-Partenkirchen 2001: vincendo. Prima gara di Coppa del mondo dopo i Mondiali - a 2.500 metri di quota, nel cuore della Bulgaria, nella località turistica di Bansko costruita a tavolino per lanciare anche da queste parti il turismo invernale - e subito un successo dell'azzurro. Il tutto mentre in Svezia, nella discesa di Aare, è tornata a vincere l'americana Lindsey Vonn: settimo successo stagionale e 40/o in carriera. Dietro di lei la slovena Tina Maze e la tedesca Maria Riesch. Quest'ultima guida ancora la classifica generale ma Vonn la tallona. Innerhofer ha messo in riga - ad un solo centesimo di distacco, vera sorpresa della giornata dopo la delusione nella sua Garmisch - il tedesco Felix Neureuther ed il francese Thomas Mermillod-Blondin.

    CHE VITTORIA! - Per colpa di una banco di nebbia, la supercombinata di Bansko è partita in ordine rovesciato: di buon mattino la manche di slalom speciale e tre ore più tardi la prova di supergigante su un tracciato non facile, ripido e tecnico. Con l'11/o tempo di slalom ed il terzo di supergigante, il 26enne altoatesino ha messo insieme una vittoria con i fiocchi: è la sua seconda in carriera dopo quella nella discesa di Bormio, unico italiano a riuscirci, due anni fa. Nel Palmares Innerhofer ha poi altri tre terzi posti in supergigante ad Aare ed in supercombinata al Sestriere 2009, oltre a quello dello scorso dicembre sempre nella sua amatissima discesa sulla Stelvio di Bormio. E poi c'è, naturalmente, la sfilza di medaglie mondiali conquistate a Garmisch 2011: oro in supergigante, argento in supercombinata e bronzo in discesa. Innerhofer, è insomma, un allegro e poderoso treno in marcia verso risultati di prestigio. In questo suo magico momento tutto gli riesce facile: gareggia con il cuore leggero e la mente sgombra. In più Innerhofer oggi ha potuto ovviamente approfittare di assenze importanti: Aksel Svindal, Carlo Janka, Beniamin Raich, Bode Miller, Silvan Zurbriggen. Sono tutti atleti che, durante o subito dopo i Mondiali, hanno dovuto far pausa per infortuni o necessità di recupero fisico. Ma quella di Bansko non è stata certo una vittoria regalata. Tanto che il croato Ivica Kostelic che aveva stravinto le prime tre gare di questa disciplina conquistando anticipatamente anche la Coppa di specialità, è finito solo 5/o. Per Ivica non è una grossa delusione: ha ormai un vantaggio immenso in classifica generale su Cuche e la Coppa del mondo è per lui sempre più vicina. Mentre ad Aare le azzurre hanno deluso - Nadia Fanchini, la migliore, solo 15/a perchè ancora una volta ha sbagliato troppo: per lei la lunghezza delle piste dovrebbe venire dimezzata - nella supercombinata uomini c'è da registrare un bel 9/o posto di Manfred Moelgg che supercombinatista non è. Manfred era stato eccellente terzo dopo la prova di slalom. Questo significa che è bello carico dopo il bronzo mondiale: l'allenamento di oggi lascia presagire qualcosa di buono per domani, quando la trasferta di Bansko si chiuderà proprio con uno slalom speciale; mentre ad Aare le donne gareggeranno in supergigante.

    «LA FORTUNA E' DALLA MIA PARTE» - «Se vinco per un centesimo di secondo, come è successo oggi a me con Felix Neureuther, vuol dire che anche la fortuna in questo momento è dalla mia parte. Meglio così»: Christof Innerhofer esulta a Bansko per la sua seconda vittoria di coppa del mondo in carriera e proprio nella prima gara di cdm dopo i trionfi iridati di Garmisch-Partenkirchen da cui è uscito come lo sciatore più medagliato con oro in supergigante, argento in supercombinata e bronzo in discesa, un alloro in ogni gara disputata. «Gli ultimi giorni sono stati per me anche molto impegnativi. Stamani - racconta Innerhofer - non pensavo certo di poter vincere. Ma mi sono detto: 'Inner, fai come sempre e dai il massimo!'. Dopo la prova di slalom ero contento della mia sciata, ho preso un distacco di neppure un secondo e mezzo dal campione del mondo Jean Baptiste Grange. Poi nella prova di supergigante non è stato facile perchè è un pista difficile. Temevo Kostelic e temevo Neureuther. Ma evidentemente 'l'effetto Garmisch' per me continua ed ora anche la fortuna è dalla mia parte»
     
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