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FrancT90.
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Sesso virtuale, rischi reali
Il calo delle inibizioni porta ad assumere comportamenti pericolosi
Dal virtuale al reale il passo è breve, e non privo di rischi per i comportamenti sessuali. È il monito lanciato durante un convegno organizzato dalla Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia). Dall'incontro è emerso infatti che il diffondersi di fenomeni quali i social network e le chat, che veicolano spesso contenuti ad alto indice erotico, produce di contro un calo delle inibizioni fisiologiche nella vita reale, con il rischio di un aumento delle gravidanze indesiderate e della diffusione di malattie sessualmente trasmesse.
Emilio Arisi, consigliere nazionale Sigo, precisa: “la soglia del pericolo è più bassa nei ragazzi che trascorrono ore in rete scambiandosi messaggi, foto o video ad alto contenuto erotico. Gli adolescenti usano sempre meno precauzioni con un aumento di gravidanze indesiderate ma soprattutto malattie sessualmente trasmissibili. In Gran Bretagna, per esempio, è stata riscontrata una forte correlazione tra le aree in cui Facebook è molto popolare e il numero di persone affette da sifilide”.
In realtà, il mondo dei social network e di Internet in genere è assai complesso e presenta diverse sfaccettature. Se da un lato la rete è accusata di essere alla base della diffusione di idee fuorvianti sulla contraccezione, come sostiene un'indagine pubblicata sul Journal of Adolescence Health, è anche vero che esistono molti siti che veicolano messaggi positivi ed educativi, come il portale www.sceglitu.it, dove i ragazzi possono informarsi sui vari metodi anticoncezionali e sulle malattie sessualmente trasmissibili.
È preoccupante peraltro il fenomeno crescente della micro-prostituzione, ovvero dell'abitudine fra i più giovani di scambiarsi foto o video erotici per ricevere piccole somme di denaro o addirittura semplici ricariche telefoniche, un'attività a cui si dedica, secondo le statistiche dell'Ong Save the Children, il 14 per cento degli adolescenti italiani.
Sempre durante il convegno "Adolescenti, sesso, Internet e tv: comportamenti virtuali e rischi reali", si è fatto il punto della situazione sulle strutture esistenti sul territorio italiano. Secondo una stima, il numero è inferiore del 30 per cento rispetto al necessario. Come ricorda Giovan Battista Ascone, direttore dell'ufficio Tutela della salute della donna e dell'età evolutiva del Ministero della Salute: “il consultorio familiare è il luogo della prevenzione e della cura del disagio legato al ciclo di vita personale e di coppia e ha tra i compiti istituzionali primari il sostegno alla donna e alla famiglia e in particolare alla genitorialità. Nonostante gli sforzi compiuti per offrire servizi efficaci, il numero dei consultori è andato negli anni contraendosi, un po' per accorpamento, un po' per vere e proprie chiusure. Nel tempo i consultori non sono stati né potenziati né adeguatamente valorizzati”.. -
simo23.it.
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ma che sfizio c'è xD!!!! . -
FrancT90.
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però se pensi che diminuisce la tua inibione reale.. .