Rock conquista Torino, azzurri ottavi

BMW Italian Open

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    Rock conquista Torino, azzurri ottavi

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    L’inglese Robert Rock conquista il suo primo successo in nove anni da pro nelle 68° edizione dell’Open italiano con un colpo di vantaggio sullo straordinario danese Olesen e sull’altro inglese Boyd. Ottavi Molinari e Manassero. FOTO AP/LAPRESSE

    Il colpo del torneo è stato giocato alla buca 17. Finito nel bosco di destra con il drive, Robert Rock, 34 anni inglese da nove anni sul tour europeo senza essere mai riuscito a vincere, ha giocato un ferro 4 schiacciato fra gli alberi sfiorando il lago e piazzandosi in terreno utile per giocarsi approccio e putt e strappare un par prezioso come un diamante.
    Compiuta la difficile missione l’inglese si è potuto presentare sul tee della buca 18 del percorso del Royal Park di Torino con un colpo di vantaggio sui diretti inseguitori, il danese Olesen e l’inglese Boyd che attendevano davanti ai teleschermi la conclusione del suo giro dopo aver chiuso a -20 sul par il torneo. E sulla non proibitiva ultima buca del percorso torinese, Rock è riuscito a mantenere nervi freddi e vantaggio per conquistare la vittoria nel BMW Italian Open 2011.
    Quella di Rock è la cosiddetta vittoria wire to wire vale a dire il successo ottenuto dal giocatore andato in testa dalla prima giornata e rimastoci sino al termine. Non si può quindi dire che Rock non abbiamo meritato questo trionfo che ha messo fine al suo incubo e alla sua serie di piazzamenti senza vittorie. Per lui l’assegno da 250.000 e i complimenti ricevuti dal presidente della Federgolf Chimenti che gli ha consegnato il trofeo.
    Hanno provato a guastare la festa al “capellone” inglese (che per non rovinare il suo ciuffo alla Oasis è uno dei pochi pro a giocare senza cappellino) il danese Olesen prodigioso nell’ultima giornata dove ha consegnato una carta da 62 colpi, con un 29 nelle prime nove buche, e l’inglese Boyd, salito in seconda posizione grazie a uno sprint finale con 4 birdie nelle ultime otto buche. I due però si sono fermati a un colpo dal primato e a loro volta hanno staccato di un colpo lo scozzese Pete Whiteford, giunto quarto e al suo terzo top10 consecutivo, e l’olandese Luiten finito quinto a tre colpi dal leader. Ha ceduto posizioni nelle ultime 18 buche lo svedese Fasth, partito secondo e finito sesto con un giro in 69 colpi appaiato all’altro svedese Jonzon. Ottavo posto per il sudafricano Kruger che ha diviso la posizione finale con gli italiani Francesco Molinari e Matteo Manassero.
    Attesissimi dal pubblico presente, anche nell’ultima giornata si sono sfiorate le 10.000 presenze, i due azzurri non sono riusciti ad agganciare la vetta ma a fine torneo possono comunque ritenersi soddisfatti del risultato, forse un po’ meno del gioco nel quale, entrambi, hanno perso chance soprattutto nei pressi e sui green. Nelle ultime 18 buche, Francesco Molinari era partito bene con i birdie alla buca 2 e alla 3 che lo avevamo portato a ridosso dei primissimi. Poi il doppio bogey alla buca 7 con una flappa nell’approccio lo ha riportato nelle retrovie e non sono bastati l’eagle alla buca 8 e il birdie alla 11 per rimetterlo in corsa.
    Il bogey alla buca 16, dove ancora una volta ha sbagliato l’approccio, e i due par finali hanno fatto chiudere Molinari a 70 colpi per un -2 di giornata che non poteva concedergli molto di più. Matteo Manassero, apparso insolitamente nervoso e rabbuiato per tutta la giornata del torneo, ha invece segnato un giro senza bogey con quattro birdie ma con moltissime altre occasioni di recuperare colpi sprecate sui green. Terzo, fra gli italiani, Pavan, ottimo torneo per lui con un finale al 23° posto frutto di un buon weekend che ha preceduto nella classifica azzurra Tadini, finito 33° e Gagli che ha chiuso in 39° posizione.
    Archiviato il torneo di casa l’attenzione del golf italiano si sposta al di là dell’Oceano Atlantico dove, da giovedì prossimo, scatta il secondo Major dell’anno lo Us Open con i due fratelli Molinari e Manassero al via e inseriti dall’organizzazione nelle stessa partenza per un trio tricolore tutto da seguire. Difende il titolo il nordirlandese Grame McDowell, sarà assente Tiger Woods.



    Maurizio Trezzi / Eurosport
     
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