Rory McIlroy alla prova del nove

US Open

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    Rory McIlroy alla prova del nove

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    Per la seconda volta consecutiva, dopo quella nel Masters, il nordirlandese si trova in grande vantaggio a 18 buche dal termine di un Major. Oggi il verdetto

    La prima volta lo hanno definito un peccato di gioventù. Al Congressional Country Club l’ultima giornata dello Us Open 2011 potrebbe essere la prova del nove del talento di Rory McIlroy (nella foto AP/LaPresse) o una sentenza, quasi definitiva, di condanna per un giocatore che non sa reggere la pressione. Sono ancora negli occhi di tutti gli appassionati le sue lacrime ad Augusta, dopo aver dilapidato un enorme vantaggio sparando a destra e a manca colpi senza criterio per finire il giro in 80 e sprofondare nel fondo della classifica. Ora il margine sugli inseguitori è ancora maggiore, ben otto colpi a -14 sotto il par, e solo un harakiri sportivo potrebbe portare il giocatore perfetto delle prime tre giornate a trasformarsi in un tremolante perdente.
    Nel terzo giro McIlroy ha controllato sapientemente il suo fervore agonistico, contenendo il suo talento addomesticato come un Mustang selvaggio. Alla fine ha marcato quattro birdie e un solo bogey, al par3 della buca 10, iniziando a praticare quel gioco in controllo che potrà portarlo oggi a conquistare il titolo più importante della sua carriera. Il nordirlandese giocherà l’ultimo giro con il coreano Yang, rimasto solo all’inseguimento con un totale di -6, staccatissimo e forse più concentrato sulla lotta per il secondo posto che su un possibile recupero su McIlroy. Alle sue spalle con un totale di -5, Lee Westwood, Robert Garrigus e l’australiano Jason Day, risalito sino alla terza posizione grazie a un giro senza bogey e sei birdie. Restano in corsa per il secondo posto, a meno di un tracollo di McIlroy, anche Sergio Garcia, Kuchar e lo svedese Jacobson, sesti a -4. Sono in par e occupano la 21° posizione McDowell, che non potrà quindi difendere il titolo staccato di 14 colpi dal primo, Quiros, Stricker e Oosthuizen. Molto indietro in classifica il numero uno del mondo Luke Donald, fermo a +7 e anche il tedesco Kaymer, per lui punteggio di +3 dopo 54 buche.
    Lontanissimi dai primi i due italiani che hanno passato il taglio. Edoardo Molinari ha perso posizioni scendendo in 48° posizione a +5. Dopo il bogey in apertura, il torinese si è ripreso con il birdie alla 5 per girare nelle prime nove in 36. Il suo gioco è peggiorato sulle seconde nove con il bogey alla 13 e il doppio bogey alla 14 solo parzialmente recuperati dal birdie alla 16. Il bogey alla 18 lo ha fatto finire in 74 colpi, +3 di giornata. Manassero è 53° a +6 e girerà nell’ultima giornata con il tedesco Siem. Nel suo terzo giro due bogey e un birdie nelle prime nove buche, stesso bottino anche sulle seconde nove per un totale di 73 colpi.



    Maurizio Trezzi / Eurosport
     
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