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Il tuo riflesso
Come può, il semplice nome pensato,
un po’ un volere, un po’ un’inquietudine;
far rivivere un intero passato
e angosciarmi come fosse la fine?
Come può la tua immagine riflessa,
con una nitidezza lieve e elegante,
colmarmi il cuore, anche se non ammessa,
sorridendo a due vite seperate?
Serenamente riempie il mio giorno,
affollando i miei pensieri su te,
disarmando qualsiasi freddezza.
Ostinata riempie il mio sonno,
facendosi sognare noncurante,
spiegandomi che questa vita è mezza.Autore: Mugiwara941
Dedicata a: Eleonora
Edited by Mugiwara941 - 27/3/2014, 18:33. -
~Snow.
User deleted
Bella! Molto carina; mi è piaciuto il fatto che nella prima quartina il soggetto sia il nome, che diventa l'immagine riflessa nella seconda quartina e nelle due terzine. Mi piace anche il titolo "il tuo riflesso" e non "la tua immagine riflessa", avrebbe creato una brutta ripetizione nella poesia
Complimenti. -
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Grazie mille . -
kisame.
User deleted
Bellissima *_* complimenti . -
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Molto bella mi piace bella dedica . -
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"Fai una cosa buona e una cosa buona ti accadrà, fanne una cattiva e ti si ritorcerà contro"
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ahi, che male.
Queste parole riaprono ferite recenti e non ancora rimarginate...
Dall'alto della mia esperienza millenaria posso dire che più volte nella vita si può avere l'impressione che qualcuno ci completi come nessuno, lasciando un vuoto incolmabile nel momento in cui se ne va. Poi arrivano altre persone a riempire quel vuoto, la maggior parte non ci riescono, alcune ci si avvicinano, poi capita che ad un certo momento arrivi qualcuno che improvvisamente ci fa sembrare quel vuoto piccolo e insignificante... E il ciclo si ripete fino all'arrivo dell'incastro perfetto. Se mai esiste. Devo vivere ancora un altro millennio per poterlo confermare, perché in questo millennio non è ancora successo u.u
Edited by Queenmillennia - 1/4/2014, 10:39. -
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Ottima tesi Queen Sono d'accordo . -
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Sono il pazzo tra i pazzi
In questi strani palazzi
Che hanno piani infiniti
Ma che sono crollati.- Group
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Non so ancora se una persona può bastare per colmare il vuoto, che di per certo fa male e distrugge. Non ne ho idea perché nella mia vita ho amato e sono stato amato, ma non sono mai riuscito a far coesistere le due cose.
Purtroppo per tutta la vita un uomo è costretto a entrare in contatto con gli altri, a capire cosa significa stare in compagnia, fare amicizia e infine amare, una sensazione che diventa assolutamente indimenticabile e lo rimane anche quando finisce, lasciandoti soltanto un dolce amaro ricordo, il quale, anche a distanza di anni, continua inesorabilmente a far male al cuore, all'anima. Si sta bene da soli, certo, ma dopo aver provato quel sentimento, che ti fa capire come in realtà una vita solitaria sia infinitamente meno appagante di quella con la persona verso cui è diretto, non si riesce più ad andare avanti pensando di non avere qualcuno di speciale, per cui si va alla ricerca di un'altra persona che ti possa dare la stessa sensazione, finché, come ha scritto anche Cuin, non trovi chi quel vuoto riesce a colmarlo, ma soltanto in parte e momentaneamente, finché, dopo un po', non ritorni nella "spirale di solitudine".
Chiudendo la digressione, la quale, in realtà, era pertinente, e venendo alla poesia, dico che mi piace. Presenta al suo interno il mio concetto di "vortice di emozioni", fa capire che l'amore è in parte meraviglioso e in parte devastante e infine mi porta a galla certi ricordi... Bel lavoro. U_U
P.S. Ieri finalmente è tornata l'ispirazione anche a me. xD
Edited by Kira-dn - 2/4/2014, 06:35.