Sonda Cassini: Grand Finale

CASSINI: GRAND FINALE


Navigando in rete vi sarà sicuramente capitato di imbattervi nelle spettacolari immagini del Signore degli Anelli spaziale: Saturno.
Il fotografo esperto dietro queste pellicole mozzafiato è il viaggiatore Cassini.
La sonda ha preso i biglietti per sola andata verso Saturno nel lontano 15 ottobre 1997. Un tragitto di 3 miliardi e mezzo di chilometri durato 7 anni. E da quando è entrata nell'orbita del pianeta gigante (2004), di foto ne scattate parecchie.



Queste sono due delle numerose foto che ci arrivano a Terra dall'astronauta robotico Cassini. C'è da fare una precisazione a riguardo: le immagini che ci vengono fornite sono prevalentemente quelle simili alla fotografia di sinistra, quindi immagini scarne, in bianco e nero, non elaborate e per nulla appariscenti o che possano in qualche modo attirare l'occhio. Le immagini come la foto presente a destra sono pure rappresentazioni artistiche o rielaborazioni di immagini grezze al fine di farle apparire secondo i colori che percepirebbe l'apparato visivo umano (sono pertanto immagini a falsi colori).

Ebbene, dopo 20 anni di attività spaziale il nostro amato spacecraft ha deciso che è il momento di andare in pensione. È il momento del Grand Finale. È già iniziato a dirla tutta.



Tra aprile e settembre 2017, Cassini intraprenderà delle particolari orbite che possono essere considerate come una nuovissima missione a sè stante. Si tratta di orbite particolari, uniche. Come si evince dall'illustrazione soprastante, in questi cinque mesi la sonda effettuerà 22 orbite settimanali tra Saturno e gli anelli, fornendoci immagine inedite e mai viste dall'alba delle missioni spaziali.
Sono informazioni vitali quelle che raccoglierà Cassini in queste 22 orbite, poichè contribuiranno allo studio e al miglioramento (o eventuale confutazione) delle conoscenze attuali riguardo il pianeta.
Tra i dati più rilevanti (troppo rischiosi da ottenere in precedenza) che catturerà l'orbiter ventenne si riscontrano:
- Mappa dettagliata campo gravitazionale e del campo magnetico di Saturno;
- Gli ultimi tuffi spaziali permetteranno di analizzare in dettaglio la composizione degli anelli e la loro origine;
- Scatti fotografici estremamente ravvicinati degli anelli di Saturno e dell'atmosfera del pianeta;
- Lo spettrometro di massa caricato a bordo di Cassini fornirà un flusso continuo di informazioni (che arriverà in ritardo di ore) riguardo la composizione dell'atmosfera saturniana, fino a quando non si perderà il contatto con la sonda.

Cassini, dopo un viaggio di 7 anni, ha orbitato attorno al Signore degli Anelli per 13 anni, continuando a farci rapporto di volta in volta. Ma allora perché decidere di cambiargli rotta e condurlo al Grand Finale?
La motivazione è una: la sonda è ormai a corto di carburante a causa delle varie correzioni orbitali necessitate in queste due decadi. Ciò implica che se dovesse esaurirlo completamente, diverrebbe ingestibile.
Quest'ultimo caso deve essere assolutamente evitato poiché con la recente scoperta di possibili ambienti abitabili (ancora prebiotici forse) nelle due lune saturniane Encelado e Titano, è necessario che i loro habitat non vengano alterati da corpi esterni artificiali.

A tal scopo si è deciso di congedare, dopo 20 anni di onorevole servizio, il veterano Cassini. La sonda nell'ultimo tuffo fatale si schianterà con il pianeta. Diverrà un tutt'uno con esso. In eterno, fino a quando non verrà eroso dai millenni.

E intanto che io scrivo tutto ciò, una lacrimuccia sta scendendo al solo pensiero del Grand Finale. Brutta bestia la nostalgia! :')

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KØN